Opinionisti Donatella Zanchi

Il Borgo riserva sempre qualche sorpresa...

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Qualche giorno fa, percorrendo il corridoio del Vescovado, ho incontrato alcune persone che erano alla ricerca di un sacerdote. Mi hanno chiesto informazioni e, vedendo che ormai l'ufficio parrocchiale era chiuso, ho fatto un paio di telefonate ad amici che potevano darmi qualche notizia, ma nessuno era, in quel momento, raggiungibile. Non potendo fare altro per questi turisti veneti, ho salutato augurando loro buone vacanze. La più giovane delle signore però, con una certa insistenza, mi ha chiesto come si poteva raggiungere la cappella del Beato Ranieri, dicendo che erano venuti apposta per pregare sulla sua tomba. Mi ha spiegato poi che i due ragazzi presenti, figli delle altre due coppie di sposi, erano nati, diciannove anni prima, per intercessione del Beato e che anche lei nutriva la speranza di ricevere protezione dal sant'uomo per diventare madre dato che, dopo quattro anni di matrimonio, non era ancora riuscita ad avere questa gioia. Ho risposto che la cappella del Beato Ranieri non è più aperta alle visite dei fedeli come tanti anni fa ma che, in ogni modo, avrebbero potuto andare a pregare nella chiesa di San Francesco. Ma chi le avrebbe fatto indossare il cordoncino e benedetto la camicia da notte? Ha subito domandato. Il cordoncino? Ho chiesto con aria stupita...mi dispiace ma non conosco affatto questo rituale. Allora una signora sulla cinquantina mi racconta che circa venti anni fa, mentre si trovava in visita a Sansepolcro con suo fratello e sua cognata, venne a conoscenza dei fatti prodigiosi legati al Beato Ranieri e domandò al sacerdote presente a San Francesco di poter indossare anche lei il "cingolino benedetto" normalmente riservato alle future mamme per propiziare il parto. In quella circostanza la signora e sua cognata chiesero la grazia di diventare madri. Alcuni mesi dopo, le due donne si ritrovarono in attesa di Francesco e di Grazia, i loro tanto attesi figli. Dopo aver ascoltato questa bella storia di fede e aver fatto i complimenti per i bei figlioli, ho salutato il gruppo di turisti e, tornando a casa, mi sono ritrovata a riflettere sulle contraddizioni della società contemporanea che, alla sempre più frequente trascuratezza dei valori fondamentali alterna forti convinzioni religiose e trova nella Fede il senso della vita. Pur conoscendo la storia del Beato Ranieri, non sapevo nulla del rituale del cordoncino e, per avere dettagliate spiegazioni, mi sono rivolta ad una signora, terziaria francescana, che mi ha messo al corrente di tutto aggiungendo che molte donne si recano a ritirare il "cingolino benedetto" per avere una gravidanza felice. Il nostro Borgo è veramente magico e ogni tanto ci riserva qualche bella sorpresa.

Redazione
© Riproduzione riservata
13/07/2016 09:21:46

Donatella Zanchi

Ha lavorato come educatrice per tanti anni presso il Collegio Regina Elena di Sansepolcro. Persona dotata di un enorme bagaglio culturale, ama in maniera passionale la sua città, della quale conosce nei dettagli la lunga storia, l’evoluzione della sua società e i fenomeni di costume. Collabora con associazioni e gruppi storici nell’allestimento di eventi basati sul rigore filologico.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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