Cna Arezzo: cantieri e pedaggi mettono in crisi l’autotrasporto

Peruzzi Presidente CNA Fita Arezzo: “Serve un piano per salvare sicurezza e lavoro”
Negli ultimi mesi CNA Fita ha richiamato con forza l’attenzione delle istituzioni sul grave stato delle infrastrutture stradali e autostradali italiane, denunciando la mancanza di una programmazione che concili manutenzione, sicurezza e continuità dei servizi di trasporto. Già a luglio la Federazione aveva sottolineato l’urgenza di un piano organico di interventi per evitare che la frammentazione e la simultaneità dei cantieri producessero effetti devastanti sulla circolazione e sui costi sostenuti dalle imprese.
Con la riapertura di numerosi cantieri dopo la pausa estiva, la situazione è precipitata: gli autotrasportatori si trovano quotidianamente ad affrontare ritardi nella consegna delle merci, maggior esposizione a incidenti e uno stress lavorativo crescente. A ciò si somma l’aggravio economico dovuto all’aumento dell’1,8% dei pedaggi autostradali entrato in vigore nel 2025, che comporta per le imprese un costo medio annuo aggiuntivo superiore a 360 euro per camion.
«La situazione è diventata insostenibile per le nostre aziende – spiega Peruzzi, Presidente CNA Fita Arezzo –. Non si tratta solo di costi crescenti e tempi di percorrenza più lunghi: i nostri autisti sono sottoposti a rischi continui, stretti tra la pressione dei committenti e l’incertezza della viabilità. Il passo dall’avvertimento verbale all’esclusione dai contratti è brevissimo, e questo penalizza proprio le imprese che rispettano le regole».
CNA Fita sottolinea inoltre che i disagi non si limitano a singoli tratti, ma riguardano l’intera rete nazionale. Il combinato disposto di cantieri mal programmati e aumento dei pedaggi rischia di minare la competitività dell’intero comparto, spingendo alcune imprese persino a comportamenti rischiosi pur di recuperare il tempo perso.
«È una questione di sicurezza, di competitività e di rispetto – conclude Peruzzi –. Gli autotrasportatori sono coloro che ogni giorno garantiscono la circolazione delle merci nel Paese: non possono essere lasciati soli ad affrontare costi, ritardi e pericoli generati da una gestione inefficiente delle infrastrutture».
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