Alla soglia dei 100 anni, le arriva una bolletta dell'acqua che supera i 900 euro

E' quanto accaduto ad una tifernate che vive nella prima periferia della città
Alla soglia dei 100 anni, le arriva una bolletta dell'acqua che supera i 900 euro. E' quanto accaduto ad una tifernate che vive nella prima periferia della città. La signora, che necessita di continua assistenza da parte dei familiari, nei giorni scorsi ha visto la lettera di Umbra Acque nella cassetta della posta e così è andata ad aprire. Ma questa volta, quando ha letto il costo del servizio, quasi le sono mancate le forze, creandole non pochi problemi - tanto che i familiari l'hanno tranquillizzata per quanto possibile - visto che si trattava di una bolletta da 966,45 euro.
Secondo la società che gestisce il servizio idrico (acqua, fognatura e depurazione) per conto dei comuni in Umbria, la signora in meno di un mese avrebbe consumato circa 222 metri cubi di acqua, il quantitativo per riempire una piscina. Un utilizzo impossibile, con una spesa assurda, dato che la spesa media mensile per la pensionata si aggirava intorno ai 30 euro con un incremento di quasi 30 volte.
Il figlio, saputo della bolletta “pazza”, ha deciso di mettersi in moto, e subito dopo l'arrivo della bolletta riesce a prendere un appuntamento con la società Umbra Acque per cercare di capire il motivo di una fattura così esosa. Il giorno dell'appuntamento, si trova a parlare via schermo con un’addetta alla clientela, che le dice esclusivamente di poter fare tre rate da oltre 300 euro l'una.
Il figlio insiste facendo notare il gran numero di metri cubi usati e la improbabilità che possa averli consumati la madre. Nonostante tutto Umbra Acque è irremovibile, parlando di un eventuale perdita. A questo punto il figlio chiede di mettersi in contatto con i dirigenti, richiesta che non è andata a buon fine.
A questo punto il figlio ha inviato una Pec alla società che gestisce il servizio idrico, ricostruendo quanto avvenuto ed evidenziando che il consumo di oltre 200 metri cubi, per una donna di quasi 100 anni che vive da sola in un piccolo appartamento con continua assistenza da parte dei familiari, che avrebbero potuto notare qualsiasi anomalia, è impossibile.
Visto la probabile e quasi certa interruzione del servizio per la signora, i familiari a questo punto - oltre a chiedere come sia stato possibile questo abnorme uso di acqua - si dicono disponibili a rifornire la signora con le vecchie “brocche” di acqua.
Ing. Atos Gonfia
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