Grandi assenti al Museo di Sansepolcro...
Qualche giorno fa, ho accompagnato alcune amiche provenienti da Montecatini a visitare il nostro bellissimo Museo. La visita però è stata un pò deludente, oltreché imbarazzante, perché quasi tutte le opere sono in restauro. La Resurrezione, anche se parzialmente visibile, mantiene il suo fascino ma non rende quanto potrebbe in condizioni normali; la tavola centrale del Polittico della Misericordia è stata inviata a Forlì per la grande mostra su Piero e sostituita da una copia digitale; le opere di Raffaellino dal Colle da tempo giacciono sotto teli bianchi; scomparso il Polittico di Matteo di Giovanni, perché è stato trasferito altrove, anch'esso per restauro; la stanza di Santi di Tito che, momentaneamente, accoglie il Coro Ligneo, ha una illuminazione insufficiente. Insomma, un gran vuoto! Sappiamo benissimo che le opere devono essere curate e restaurate, ma ci sembra singolare che l'operazione avvenga per tutte contemporaneamente. Venerdì pomeriggio, guardando per caso un programma su La 7, alla quale partecipava Vittorio Sgarbi in collegamento esterno, ho notato con immenso piacere che l'illustre professore compariva con la nostra Madonna della Misericordia alle spalle. Mi sono rallegrata pensando che l'idea di inviare il capolavoro a Forlì, non condivisa da gran parte dei cittadini, non era poi così malvagia se assicurava un importante ritorno d'immagine per il Borgo. Ho atteso con pazienza di sentire dal Professor Sgarbi, accompagnato dal Direttore dei Musei Vaticani, Prof Antonio Paolucci, un commento sulla nostra opera e sulla sua provenienza e, quando finalmente, la conduttrice ha concesso la parola ad entrambi gli esperti, è stato detto che Piero della Francesca è il più importante pittore del Rinascimento e che un meraviglioso ciclo pittorico da lui realizzato si trova ad Arezzo. Perfetto! Ancora una volta, sulla nostra città nemmeno una parola. Mi chiedo per quale ragione grandi eventi su Piero, arricchiti dal contributo delle nostre opere, vengano organizzati ad Arezzo, a Rimini, a Urbino e ora anche a Forlì e mai a Sansepolcro; c'è qualcuno che mi sa rispondere?
Donatella Zanchi
Ha lavorato come educatrice per tanti anni presso il Collegio Regina Elena di Sansepolcro. Persona dotata di un enorme bagaglio culturale, ama in maniera passionale la sua città, della quale conosce nei dettagli la lunga storia, l’evoluzione della sua società e i fenomeni di costume. Collabora con associazioni e gruppi storici nell’allestimento di eventi basati sul rigore filologico.
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.
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