Notizie Locali Interviste locali

Mondo politica: intervista con Michele Bettarelli, consigliere regionale umbro Pd

"Umbria fanalino di coda per liste di attesa, esami e visite specialistiche"

Print Friendly and PDF

A un anno e poco più dal ritorno alle urne in Umbria per le regionali, il consigliere di opposizione Michele Bettarelli scalda i motori in preparazione dell’appuntamento. Bettarelli, tifernate ed ex vicesindaco di Città di Castello, è vicepresidente dell’assemblea legislativa della Regione dell’Umbria, consigliere regionale del Partito Democratico e componente dell’assemblea nazionale dello stesso Pd.

Bettarelli, liste d’attesa lunghe, ricorso sempre più obbligato verso il privato per ottenere tempi celeri. Quanto è “caldo” il tema sanità a livello di consiglio regionale?

“Il tema della sanità è di gran lunga il più trattato e il più sentito dai cittadini umbri. E non potrebbe essere altrimenti per una Regione come la nostra in cui, quasi l’80% delle risorse di bilancio, sono investite in sanità. L’Umbria proprio in questo settore, non ce lo dimentichiamo, fino al 2018 è stata Benchmark, ovvero una delle realtà più efficienti del nostro Paese. Purtroppo però, ad oggi, nonostante l’emergenza Covid-19 abbia dimostrato quanto sia importante investire nella sanità pubblica territoriale, dopo quattro anni di governo del centrodestra, la situazione del sistema sanitario umbro appare drammatica: lo testimoniano e lo riscontrano quotidianamente cittadini che per curarsi devono sempre più spesso ricorrere alla sanità privata. Lo stesso vale per i lavoratori del comparto sempre più sotto pressione per carenze di mezzi e personale. Da ultimo, anche il recente rapporto dell’Agenzia Nazionale per i Sevizi Sanitari Regionali (Agenas) certifica la bocciatura della sanità umbra, attraverso i dati pubblicati dal 2019 al 2022, che ribadiscono come l’Umbria è il fanalino di coda per liste di attesa, esami e visite specialistiche”.

Sulla petizione per la Casa della Salute, a distanza di due anni dalla consegna all’assemblea legislativa regionale siete riusciti ad avere risposte?

“Sul progetto della Casa della Salute da realizzare presso l’ex ospedale di Città di Castello, in questi anni di attività in consiglio regionale ho presentato innumerevoli interrogazioni, accesso atti e mozioni per fare in modo che si potesse ripartire almeno dai 10 milioni che la giunta Marini aveva reperito a tale scopo. E solo grazie a questa serie di incalzanti richieste sono state rese nuovamente disponibili le risorse del post sisma che la presidente della Regione, Donatella Tesei, aveva destinato altrove. Quello della Casa della Salute è un progetto che risponde a diverse esigenze: di prossimità dei servizi sanitari, di potenziamento di quelli territoriali e di recupero di un edificio ormai fatiscente che appartiene proprio alla stessa Regione dell’Umbria. Lo scorso 23 marzo, nel corso del sopralluogo effettuato proprio all’interno dell’ex nosocomio cittadino, si è palesata, con tutta evidenza, una situazione di degrado generale di una struttura che versa ormai in un pericoloso stato di abbandono. Nonostante ciò, la Regione dell’Umbria ha scelto di destinare ad altra sede la realizzazione della Casa della Salute. Una scelta incomprensibile che ignora quanto è stato chiesto da oltre 3mila cittadini che hanno promosso la petizione. Nessuna risposta è ancora arrivata in proposito da parte delle Istituzioni regionali, in barba al regolamento e allo statuto regionale. Per questo tornerò, ancora una volta, a farmi sentire rinnovando la richiesta di convocazione dei proponenti in commissione così rimettere la questione all’attenzione della Regione”.

Anche la questione trasporti è sempre al centro dell’attenzione. L’assessore Enrico Melasecche ha dato certezze sulla ex Fcu. E per quanto riguarda le altre infrastrutture, a cominciare dalla E78?

“Le infrastrutture sono centrali per lo sviluppo di un territorio, tanto più in una regione come la nostra. Sia che si tratti di trasporto su gomma o su ferro o che si lavori su nuove possibilità e potenzialità (penso alle ciclovie sviluppate dalla vicina Regione Toscana), è fondamentale tornare a parlare di investimenti sulla mobilità. Per fare un po’ di ordine: sulla questione ex Fcu si stanno spendendo le risorse reperite dall’allora ministro dei trasporti, Graziano Delrio. Un progetto sicuramente importante per i nostri territori, a cui però (proprio per questo) sarà necessario dare un respiro non solo regionale. Per quanto riguarda invece la E78, è sicuramente una vicenda complessa e annosa su cui ultimamente abbiamo letto di lavori imminenti proprio sulla Guinza. Tuttavia, a quanto mi risulta - nonostante il grande lavoro e la disponibilità mostrata dai sindaci di Città di Castello, Citerna e San Giustino - appare ancora ferma al palo la progettazione (e le risposte) per il tratto umbro. Anche in merito alla E45, i lavori sono stati finanziati dai precedenti governi e ora servirebbe solo monitorare che i lavori che sta facendo Anas procedano in modo celere e ben organizzato. Infine il tema dell’alta velocità, con la stazione della Medio Etruria. Un progetto ambizioso e centrale per lo sviluppo regionale, che è diventato tema caldo e scottante. In questi mesi abbiamo dovuto prendere atto di come la Regione Umbria abbia cambiato idea rispetto al precedente piano dei trasporti, indicando come sede della stazione della Medio Etruria (a differenza della Regione Toscana) Creti e non Rigutino. Una scelta che peserà sul tavolo tecnico che è stato convocato anche di recente. Per questo motivo, ho chiesto alla giunta Tesei di rendere pubblici i motivi di questa scelta di campo e approfondire questo tema nelle commissioni competenti. Ad oggi però, anche su questo argomento, non abbiamo risposte”.

Il 2024 sarà anno di elezioni europee, regionali e comunali in una sessantina di municipalità dell’Umbria. Quante e su quali versanti vi sono probabilità di vittoria per il centrosinistra?

“Il prossimo anno sarà fondamentale per comprendere se, come partito e come coalizione, in questi anni abbiamo lavorato bene per l’Umbria. Le elezioni europee e amministrative del giugno 2024, che riguarderanno 62 comuni umbri (su 92 totali) fra cui Perugia e Foligno, non potranno che rappresentare un banco di prova anche per le elezioni regionali di ottobre. Per quanto riguarda poi proprio la Regione, le possibilità di vittoria ci saranno nella misura in cui saremo capaci di presentare agli umbri una proposta politica seria, basata su progetti concreti e fattibili, anche per rimediare ai disastri della destra, in particolare nel campo della sanità e del sociale. Serve una proposta di ampio respiro e una progettualità politica regionale che parta dal Partito Democratico, sulla quale poterci confrontare con tutti gli alleati di centrosinistra. Questo è il primo passo da compiere. Poi, coerentemente, verrà il tempo delle scelte sulle persone”.

 

Redazione
© Riproduzione riservata
23/08/2023 13:34:40


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Interviste locali

Sottosopra: "mettiamo a nudo" Loretta Zazzi, assessore del comune di San Giustino >>>

Sottosopra: "mettiamo a nudo" Marcello Polverini consigliere comunale a Sansepolcro >>>

Intervista a Ferrer Vannetti imprenditore di successo e uomo di punta di Confartigianato >>>

Sottosopra: "mettiamo a nudo" Alessandro Bandini consigliere comunale a Sansepolcro >>>

Mi chiamo Andrea, “dj-prof” Franceschetti >>>

Sottosopra: "mettiamo a nudo" l'assessore del Comune di Monterchi Manuela Malatesta >>>

Un pievano a New York per insegnare marketing alla Columbia University >>>

Camice e stetoscopio al chiodo per il Dottor Enrico Brilli, medico di Badia Tedalda e Sestino >>>

Sottosopra: "mettiamo a nudo" l'assessore del comune di Anghiari Ilaria Lorenzini >>>

Maria Grazia Spillantini, la ricercatrice amica e collega di Rita Levi Montalcini >>>