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Sottosopra: "mettiamo a nudo" l'assessore del Comune di Monterchi Manuela Malatesta

Titolare delle deleghe a scuola, cultura e turismo
Sottosopra, la rubrica dove un personaggio pubblico viene “messo a nudo”. Una chiacchierata a 360° gradi nella quale vengono affrontate numerose tematiche, dalla vita privata al lavoro, dalla politica all’economia e tanto altro. Accendiamo i riflettori in questa puntata con Manuela Malatesta, 32 anni di professione operatrice culturale e turistica ma anche assessore a scuola, cultura e turismo del Comune di Monterchi.
PERCHE’ GLI ITALIANI SI SONO ALLONTANATI DALLA POLITICA?
“Vero che i sondaggi dimostrano che ci siamo allontanati dalla politica, però secondo me è un fenomeno che nel tempo si è ripetuto. Probabilmente con l’avvicinarsi della politica ai nuovi mezzi di comunicazione si può anche pensare di ricominciare a manifestare un interesse diverso per le nuove generazioni, anche se i continui scandali che la coinvolge non aiutano certamente”.
UN PREGIO E UN DIFETTO DEL SINDACO DI MONTERCHI ALFREDO ROMANELLI?
“Il pregio è sicuramente la competenza che ha acquisito in tutti gli anni dove è stato immerso nel mondo politico, sia in opposizione che in maggioranza: per me Alfredo è sicuramente uno dei sindaci più competenti del territorio. Il suo difetto, che alla fine neppure lo è perché io poi capisco il motivo per il quale lo fa, è che qualche volta sembra chiudere gli occhi di fronte ad alcune situazioni. Ma questo atteggiamento Lo fa solo perché non vuole perdere tempo ed energie, in cose banali: io lo capisco sempre dopo, ma devo dire che la ragione è sempre dalla sua parte”.
QUALI SONO I SUOI HOBBY PREFERITI?
“Praticare yoga e pilates, poi se potessi viaggiare per andare a vedere tutti i musei del pianeta sarei la persona più felice del mondo. Mi piace scoprire nuove culture e poi mangiare: il comparto enogastronomico per me è forse anche un ‘tallone d’Achille’; mangio volentieri e mi piace scoprire nuovi modi di cucinare”.
QUANDO ANDAVA A SCUOLA QUALE ERA LA MATERIA CHE PREFERIVA E QUELLA CHE NON SOPPORTAVA?
“Oddio, devo dire che la matematica proprio la odiavo, mentre amavo l’italiano: una cosa quasi scontata, essendomi poi laureata in lettere moderne”.
CI DICA TRE COSE CHE RICORDA CON PIACERE DELLA SUA INFANZIA
“L’essere diventata sorella maggiore, i viaggi in macchina con tutta la famiglia cantando lo Zecchino d’Oro e i pomeriggi davanti al camino abbracciata al nonno”.
SCELGA I NOMI DI TRE PERSONE CHE CONSIDERA VERAMENTE AMICI
“Questa è una domanda difficile, ci sono molte persone che stimo, ma se proprio devo citarne solo tre dico Matilde, Pierfrancesco e Simone”.
COME MAI HA SCELTO DI ENTRARE IN POLITICA?
“Venivo da un momento difficile. Dopo la laurea a Bologna, ho ricominciato a studiare per la magistrale ma evidentemente non era la strada giusta da perseguire perché ho iniziato a soffrire di attacchi di panico, che mi hanno costretto a tornare a casa perché era diventato difficile vivere in una grande città; non ero neppure più in grado di entrare da sola all’interno di un bar per chiedere un caffè. Questo ritorno forzato a casa mi faceva vivere male, ero arrabbiata e frustrata perché avevo vissuto quattro anni a Bologna e in qualche modo avevo la mia autonomia. Dopo un po’ di tempo ho iniziato ad avvicinarmi alle realtà del Comune di Monterchi, che non conoscevo affatto perché dopo le superiori sono voluta andare via. Ho scoperto un mondo associativo fervido e il modo che ho ritenuto migliore per poter essere di aiuto al mio paese era quello di entrare a far parte del consiglio comunale, o comunque provarci. Incontravo spesso Alfredo che entrava in Comune per fare le riunioni per prepararsi alle elezioni, mi ha invitato a partecipare e ho trovato un gruppo dove mi sono trovata subito a mio agio, che veramente lavorava per il bene del paese, ma soprattutto un gruppo aperto; un gruppo che ascolta i pensieri di tutti, anche quando possono essere in contrasto con il primo cittadino. Mi sono trovata molto bene e l’assessorato è arrivato per la fiducia che mi ha dato il sindaco, per il lavoro che avevo fatto e forse perché donna. Sono stata riconfermata cinque anni dopo, quindi, penso di aver fatto bene o comunque il meglio che potevo”.
A CHE ETA’ IL PRIMO BACIO?
“I soliti baci adolescenziali, frequentavo le superiori, avevo 16 anni”.
QUAL È IL SUO RAPPORTO CON I SOCIAL?
“Li utilizzo come fonte di informazione. Può capitare che ascolto il telegiornale se mi trovo a casa dei genitori o dei suoceri, però principalmente io utilizzo i social come mezzo di informazione. Il rapporto con ‘loro’ è cambiato nel corso del tempo perché inizialmente era quello di comunicare, poi però si sono imbarbariti. Sono nati per tenere in contatto le persone e per mostrarsi all’esterno; ecco, negli ultimi anni questo aspetto del ‘mostrarmi’ o del ‘mostrare’ quello che faccio è decisamente diminuito; quindi è un utilizzo più volto alla comunicazione e all’informazione”.
DA QUALCHE MESE È DIVENTATA MAMMA, COME È CAMBIATA LA SUA VITA E COME RIESCE A METTERE INSIEME IMPEGNI POLITICI, PROFESSIONALI E FAMILIARI?
“Anna Luna ha portato una ventata di forza, un modo di rivedere la mia vita e prendere determinate decisioni che non avevo mai avuto prima. L’esperienza della maternità, per quanto difficile e per quanto metta in luce anche i difetti e le fragilità della mamma, è per adesso molto positiva. Il lavoro è in ‘stop’ perché sono in maternità fino a metà mese, anche se effettivamente non mi sono mai fermata perché cerco più o meno di stare sempre dietro a tutto. Essendo nel campo del turismo, questo è un mondo che va veloce e devi stare sempre sul pezzo. Ho provato a portare avanti gli impegni politici, quelli che potevo, seppure ovviamente meno presente. Tutto questo è possibile solamente grazie al bonus nonne”.
COME IMMAGINA IL SUO FUTURO TRA 5 O 10 ANNI?
“Sicuramente in Valtiberina, con un bimbo in più dal punto di vista familiare. Sempre impegnata a livello politico, con la speranza che la motivazione che mi ha fatto entrare in politica diversi anni fa sia rimasta sempre la stessa. Ci sono entrata per fare il bene del mio paese, senza dietrologie particolari: nel momento in cui dovesse venire meno questa purezza nel farlo, sarei la prima a fare un passo indietro”.
SI PUO’ FARE SESSO SENZA AMORE?
“Credo che si può avere attrazione verso un'altra persona anche senza provare amore, quini dico assolutamente sì”.
QUAL È LA TUA CANZONE PREFERITA?
“1950 di Amedeo Minghi”
CON QUALE POLITICO NAZIONALE LE FAREBBE PIACERE FARE UNA BELLA CHIACCHIERATA?
“Se è possibile ne direi due, perché di recente con il mio compagno ho visto una delle prime puntante di ‘Pif il testimone’ dove Pif, appunto, trascorre delle intere giornate prima con Giorgia Meloni e poi con Matteo Renzi. Erano giovanissimi, più o meno miei coetanei di ora: il botta e risposta di entrambi era entusiasmante. Mi piacerebbe capire se ad oggi hanno mantenuto quel modo di rispondere, di fare politica che avevano in momento storico”.
A CHE ETA’ IL PRIMO RAPPORTO SESSUALE?
“Con il mio primo amore, ci volevamo bene, anche se eravamo molto giovani e quindi parlare di innamoramento forse è anche un po' esagerato, in ogni caso avevo 17 anni”.
POTRESTI SOPRAVVIVERE SENZA IL TUO CELLULARE?
“Dipende dove uno vive, personalmente credo che in un Paese diverso dal nostro probabilmente sì, ma oggi sarebbe impossibile”.
CON QUALE UOMO DELLO SPETTACOLO LE PIACEREBBE ANDARE A CENA?
“Mi intriga particolarmente non tanto per la sua bellezza ma per il suo fascino, Vincent Cassel, l’ex marito di Monica Bellucci, mi farebbe molto piacere cenare con lui”.
QUAL È IL CAPO DI BIANCHERIA INTIMA CHE LA FA SENTIRE PIU’ DONNA?
“Amo la biancheria intima, ma Il body, senza dubbio è quello che preferisco, che poi metto anche in contesti normalissimi perché lo considero un capo trasversale”.
HA PIERCING O TATUAGGI NASCOSTI?
“Non mi piace nascondere nulla, quindi posso dire serenamente di non avere piercing, ho invece dei tatuaggi ma alla fine sono tutti abbastanza visibili”.
QUAL È LA COSA CHE LE PIACE PARTICOLARMENTE IN UN UOMO?
“Ci sono diverse cose che apprezzo particolarmente in un uomo, ma se devo sceglierne una a livello fisico dico le braccia, mentre a livello caratteriale è fondamentale per me avere accanto a me una persona con il polso delle situazioni”.
CI DICA TRE PROBLEMATICHE E TRE PREGI DI MONTERCHI
“Le problematiche sono l’esodo dal centro storico, la burocrazia che in un paese piccolo come Monterchi mette veramente in ginocchio e poi il calo demografico. Tra i pregi è sicuramente il paese che ospita un affresco con una storia e un valore inestimabile come la Madonna del Parto di Piero della Francesca, è poi un territorio ben tenuto ed un paese che ancora oggi conserva tutti i servizi essenziali”.
C'È UNA TRADIZIONE DI FAMIGLIA CHE LE PIACE MOLTO?
“Fino a qualche anno fa, tra l’altro dovremmo anche rispolverare, ogni 5 gennaio, data del compleanno del nonno si andava a mangiare una pizza tutti insieme: questo sia per la ricorrenza che la fine delle vacanze natalizie; era un momento di incontro e dava l’input all’inizio dell’anno”.
QUAL È IL LUOGO PIU’ BIZZARRO DOVE HA FATTO L’AMORE?
“Domanda difficile, potrei citarne tanti, no scherzo, quello che mi ricordo con piacere era una chiesetta sconsacrata di campagna”.
CI DICE I NOMI DI TRE POLITICI DEL PASSATO E TRE DEL PRESENTE CHE LEI APPREZZA IN MODO PARTICOLARE
“Del passato potrei dirne tanti, del presente mi resta difficile, in ogni caso dico Silvio Berlusconi, Rosy Bindi e Sandro Pertini mentre del presente Giorgia Meloni, Giuseppe Conte ma solo nel periodo del Covid e Antonio Tajani”.
COME SI IMMAGINA DI SOLITO IL PRIMO APPUNTAMENTO CON UN UOMO?
“Mi piacciono le cose semplici ma che vengono dal cuore, come del resto è stato l’ultimo appuntamento che ho avuto: un invito a cena”.
COSA LA FA IMPAZZIRE DI GELOSIA?
“Se il rapporto della persona che frequento con un’altra donna non è chiaro, se non capisco quindi che tipologia di rapporto lega il mio compagno con un’altra donna che sia poi di amicizia, collaborativo o lavorativo. È una cosa che non sopporto e parto di testa”.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE CHE DEVE AVERE UNA PERSONA CHE FA POLITICA?
“Farei una distinzione tra politica locale e politica nazionale. Per quella locale secondo me conta l’empatia con la cittadinanza, la conoscenza della città nelle sue sfaccettature e l’essere scaltri con gli uffici, quindi districarsi bene con la burocrazia. Dal punto di vista nazionale, invece, occorre essere da tutti i punti di vista un leader con le caratteristiche che un leader deve avere; quindi essere portatori di un messaggio chiaro che non deve avere equivoci, purtroppo di politici veri ne abbiamo pochi”.
HA MAI RIVELATO UN SEGRETO CHE AVEVA PROMESSO DI MANTENERE?
“Se è un segreto non lo si rivela, quindi posso dire tranquillamente di no”.
IL SUO PARTNER LE CHIEDE DI PROVARE UNO SCAMBIO DI COPPIA, COME REAGISCE?
“Domanda imbarazzante ma non troppo, le rispondo dicendo che ne potremmo parlare”.
QUAL È LA SUA PIÙ GRANDE PAURA?
“È subentrata da poco, il non poter vedere Anna Luna crescere”.
HA MAI VISTO UN FILM PORNO?
“Si. Chi non lo ha mai guardato?”.
TRE PERSONAGGI DELLO SPETTACOLO CHE NON SOPPORTA?
“Non ci sono dubbi: Paolo Bonolis, Nunzia De Girolamo e Alfonso Signorini”.
SI RICORDA L’ULTIMO LIBRO CHE HA LETTO?
“Ho letto in gravidanza e nel post-parto tutta la saga dell’Amica Geniale e ho capito il motivo di tanto successo”.
LEI CREDE NELLA MERITOCRAZIA?
“Solo in determinati ambienti, poco o niente a livello politico. Mentre è per me determinante nell’ambito lavorativo e nel comparto del privato, dove è un piacere lavorare con persone capaci e una sofferenza con i raccomandati: poco nel comparto pubblico”.
QUALE PARTE DEL SUO CORPO AMA E QUALE ODIA?
“Diciamo che come tutte le donne abbiamo il bello e il brutto, se siamo obbiettive. Amo le guance perché piacciono agli altri, non mi piacciono le mani”.
COME ARGINARE IL FENOMENO DELL’IMMIGRAZIONE?
“Non lo arginerei, cercherei di gestirlo meglio sia all’interno del nostro Paese che a livello europeo. Però non è un fenomeno che arginerei inteso nel senso di provare a diminuirlo, perché anche il mio bisnonno è stato immigrato in Argentina. Credo, quindi, quello dell’immigrazione sia un fenomeno che esiste, che passerà e che toccherà ad altri Stati e parti del mondo. Cercherei, quindi, non di arginarlo bensì di distribuirlo”.
QUAL È LA PAROLACCIA CHE DICE PIU SPESSO
“… Vacca Boia”.
QUAL È LA COSA PIÙ IMBARAZZANTE CHE LE È CAPITATA?
“Quando i miei genitori mi hanno caldamente consigliato di fare Miss Italia. Io mi volevo sotterrare ad ogni passerella: c’è chi ha delle inclinazioni e chi no; mia sorella Mariangela, per esempio, è arrivata terza a Miss Toscana mentre personalmente è una cosa che non ho proprio sopportato”.
QUALI SONO I VALORI PIU IMPORTANTI CHE LE HA TRASMESSO LA SUA FAMIGLIA?
“Il babbo l’onestà fra le tante cose, la mamma mi ha trasmesso l’impegno nel fare le cose. Mia sorella Mariangela la determinazione, mentre Celeste la spensieratezza”.
SE POTESSE CAMBIARE UNA COSA DAL TUO PASSATO, QUALE SAREBBE?
“Non sono solita ad avere rimorsi e rimpianti, perché ritengo che la vita – se siamo qui oggi – sia andata in un determinato modo. Però, forse, avrei stretto i denti e provato a finire la magistrale a Bologna. Poi la mia vita sarebbe andata completamente in modo diverso rispetto ad oggi e quindi sarebbe un salto nel vuoto. Però sì, probabilmente se mi dessero un’altra possibilità, proverei ad essere più tosca. Ma lo dico perché oggi ho altre risorse interiori, cosa che all’epoca non c’erano”.
SE LE FACESSERO “PIEDINO” DURANTE UNA CENA O UN ALTRO EVENTO, QUALE SAREBBE LA SUA REAZIONE?
“Premetto che non mi è mai capitato, ma se dovesse succedere la prenderei sul ridere. Sicuramente mi imbarazzerei moltissimo, perché non sono capace a flirtare con nessuno”.
SE FOSSE IN SUO POTERE RISOLVERE UN PROBLEMA CHE AFFLIGGE L'UMANITÀ, SU COSA CADREBBE LA SCELTA?
“Le malattie, soprattutto quelle che colpisco i bambini”.
GLI UOMINI E LE DONNE QUANTO SONO DIVERSI?
“Non siamo così diversi tanto quanto ci hanno fatto credere fino ad oggi. Nel senso che per molto tempo c’è stata una narrativa che voleva l’uomo forte e pugno sul tavolo, però in fondo tolta quella maschera siamo identici”.
SI SENTIREBBE PRONTA DI CANDIDARSI A SINDACO DI MONTERCHI?
“Sinceramente ancora no! Alla fine del secondo mandato probabilmente si, tenendo però conto del tempo che poi devo investire nella famiglia e che non mi consentirebbe di stare molto dietro alle questioni politiche. Forse un altro mandato da assessore o da vicesindaco non sarebbe male. Poi nella vita non si è mai pronti finché non ci si trova a fare determinate cose, però, osservando Alfredo mi rendo conto che per sopravvivere in quegli ambienti occorre essere veramente competenti. Personalmente mi mancherebbe la parte economico-finanziaria, tutta la parte del bilancio che in un Comune pesa tanto: come primo cittadino sarei, ad oggi, veramente in difficoltà a gestire. Vero che hai gli uffici in supporto, ma non sono la persona che riesce a delegare completamente e quindi per dire sì, dovrei potenziare quella parte lì”.
DOMANDA FINALE: DEI SETTE COMUNI DELLA VALTIBERINA TOSCANA CI DICA DI OGNUNO, CON LA MASSIMA FRANCHEZZA, UN PREGIO E UN DIFETTO. SANSEPOLCRO, ANGHIARI, MONTERCHI, PIEVE SANTO STEFANO, CAPRESE MECHELANGELO, BADIA TEDALDA, SESTINO
“Sansepolcro è una città che ha un passato glorioso e che andrebbe assolutamente ricordato: il difetto è che spesso i biturgensi non si ricordano quanto sopra e si perdono in mille polemiche, per me ci sono ancora delle potenzialità enormi da sfruttare, in particolare a livello turistico.
Anghiari è il borgo più bello della Valtiberina, magico dal punto di vista strutturale mentre pecca sui parcheggi dove spesso si vedono le macchine ferme negli scorci più belli del paese.
Monterchi è una città fortunata per essere il custode della Madonna del Parto, il difetto sono le continue diatribe che vanno avanti da anni relativamente a questo affresco e che rendono la vita degli amministratori molto difficile e che speriamo di chiudere tempestivamente.
Pieve Santo Stefano ha come pregio il tessuto associativo che consente di portare avanti iniziative durante l’anno, mentre tra i difetti è poco appetibile dal punto di vista architettonico.
Caprese Michelangelo ricchissimo nel comparto enogastronomico, tanti ristoranti, i prodotti del bosco tra cui il Marrone oltre naturalmente essere la città che ha dato i natali a Michelangelo Buonarroti. Il problema è che si trova dislocato male dal punto di vista geografico e a livello turistico fa un po’ fatica.
Badia Tedalda e Sestino li voglio mettere insieme: vanno forte dal punto di vista naturalistico con le riserve che sono diventate appetibili, in particolare nel post pandemia. Tra i difetti è che si trovano un po’ dislocati rispetto alla Valtiberina, quindi più che dal nostro bacino sono sfruttare e godute da Emilia Romagna e Marche”.
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