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Mondo Politica: intervista ad Alberica Barbolani da Montauto assessore al comune di Anghiari

"Credo che Anghiari abbia un potenziale enorme, in termini di bellezze artistiche e naturali"

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Un altro volto nuovo in consiglio e in giunta ad Anghiari. Alberica Barbolani da Montauto, nata e cresciuta a Firenze dove lavora, si è poi trasferita ad Anghiari dove ha deciso di andare a vivere: la bellezza del paese e della Valtiberina hanno fatto la differenza. Guida turistica abilitata in lingua inglese e tedesca dal 1998, la Barbolani da Montauto lavora come assistente presso le Gallerie degli Uffizi dal 1999:

Qual è stato il suo primo commento non appena i risultati elettorali l’hanno “promossa” consigliere?

“Il 4 ottobre, essendo lunedì, ero regolarmente al lavoro a Firenze e mentre si svolgevano gli scrutini ero di ritorno su un treno sovraffollato, in ritardo e, se vi ricordate, proprio mentre erano in tilt sia Facebook sia Whatsapp. Quindi ero all’oscuro di tutto: ovviamente stavo sulle spine e quando Ilaria Lorenzini mi ha chiamato per dirmi del risultato sono rimasta incredula. Penso di aver detto: ma stai scherzando?”

Quanto ha inciso sulla conferma di Alessandro Polcri l’operazione portata a termine con la Galleria degli Uffizi?

“Sicuramente le due mostre portate ad Anghiari in collaborazione con gli Uffizi – quella nell’anno leonardiano 2019 e quella aperta da poco nell’ambito del progetto “Terre degli Uffizi” - hanno portato grande visibilità ad Anghiari, anche a livello internazionale. Il sindaco si è dimostrato coraggioso e lungimirante e la crescita costante dei visitatori non è passata inosservata agli anghiaresi. Direi che in qualche modo questo ha inciso sulla conferma di Alessandro Polcri, soprattutto in un periodo nel quale c’è voglia di arte e di cultura”.

A Lei le deleghe a cultura, rete teatrale e sistema museale e tradizioni popolari. Come dire che, dopo lo stop imposto dalla pandemia, avrà l’obiettivo di far compiere un salto di qualità ad Anghiari. Una scommessa sulla quale è pronta a giocare?

“Sono fiorentina di nascita, ma ho scelto di vivere ad Anghiari perché credo che abbia un potenziale enorme, in termini di bellezze artistiche e naturali e anche di umanità. Rispetto a centri più grandi, Anghiari ha il vantaggio di possedere un patrimonio materiale e immateriale notevole, del quale mi piacerebbe rendere consapevoli i miei concittadini; offre un connubio perfetto fra percorsi artistici, naturalistici, enogastronomici e culturali in senso lato, con spettacoli teatrali e concerti di qualità altissima. Ma allo stesso tempo si presenta come un centro vivo, dove le persone si salutano e si fermano a fare quattro chiacchiere anche con i turisti, rendendoli protagonisti e non solo osservatori della vita quotidiana. Questo è un valore aggiunto, che difficilmente si trova nelle grandi città turistiche e che sarà sempre più ricercato, secondo me, per cui sicuramente vale la pena di scommettere sul successo di Anghiari”.

Una delega tanto importante quanto… inedita è quella alla tutela degli animali. Come mai si è avvertito questo bisogno ad Anghiari?

“Avevo detto ad Alessandro Polcri che avevo apprezzato la recente creazione dello sportello per la tutela degli animali ad Anghiari: sono nata in un allevamento di cani e sono istruttrice di equitazione, per me gli animali completano la famiglia e ne fanno parte a tutti gli effetti. Ad Anghiari non ci sono gravi problemi di randagismo, ma - seguendo l’attività di alcune associazioni animaliste - mi sono resa conto che gli abbandoni di cucciolate indesiderate, soprattutto di gattini, sono frequenti: non si sente il bisogno di sterilizzare e questo è un grave errore. Per non parlare dei frequenti casi di avvelenamento di cani, pratica indegna di un paese civile. Anche la corretta tutela degli animali è una forma di cultura e di civiltà, per cui sarò ben lieta di occuparmene”.

Quale mossa considera prioritaria nel suo nuovo incarico di assessore?

“Mi sta particolarmente a cuore la continuazione del programma di mostre progettate dal direttore del Museo della Battaglia e di Anghiari: hanno il pregio di unire la presenza di opere d’arte a un solido progetto scientifico, che valorizza le radici della cultura anghiarese e si rivolgono dunque sia ai nostri concittadini sia ai turisti. Considero importantissimo anche offrire delle rievocazioni storiche, scientificamente curate, che possano coinvolgere attivamente gli abitanti che lo desiderano: è un ottimo modo per rivivere la nostra storia divertendosi. Ho già diverse idee legate ad anniversari di eventi particolari della nostra storia, ovviamente bisognerà verificarne la fattibilità”.

Che tipo di contributo può dare, con il suo assessorato, anche alla promozione di Anghiari e a un definitivo sviluppo sul piano turistico?

“Il mio intento sarebbe di lavorare in sinergia con i comuni vicini per offrire degli itinerari condivisi, a disposizione sia dei residenti che di eventuali visitatori. Questi dovrebbero essere legati a temi caratterizzanti della nostra storia e dovrebbero invogliare i turisti a fermarsi più giorni in Valtiberina. Particolarmente importante è la nuova frontiera del turismo esperienziale, del quale è esperta Ilaria Lorenzini e penso che con le sue indubbie capacità e la sua frizzante energia saprà proporre grandi cose: insomma, conto molto di creare insieme a lei una valida offerta per far innamorare un numero crescente di persone della nostra vallata. Per il futuro sviluppo turistico, al quale ovviamente aspiro, vorrei che fosse di tipo sostenibile e non portasse a problemi di sovraffollamento, sporcizia e confusione, togliendo spazi vitali per i residenti: quindi ben vengano percorsi escursionistici, percorsi ciclabili, corsi residenziali come quelli della Libera Università dell’Autobiografia o della Southbank, che permettono una proficua interazione tra ospiti e residenti”.  

Redazione
© Riproduzione riservata
29/10/2021 09:12:52


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