Umbria e Toscana: accordo su risorse idriche, sanità, infrastrutture e prevenzione incendi

L'acqua di Montedoglio arriverà nel Trasimeno a ottobre
Rafforzare la collaborazione tra Regioni confinanti per migliorare la qualità della vita delle comunità locali, superare le barriere amministrative e affrontare insieme le grandi sfide contemporanee: con questo obiettivo la Giunta regionale dell’Umbria ha approvato il nuovo Protocollo d’Intesa interregionale con la Regione Toscana, promosso congiuntamente dall’assessore alle politiche agricole e aree interne Simona Meloni, dalla presidente della Regione Umbria Stefania Proietti e dall’assessore alle infrastrutture Francesco De Rebotti.
Un accordo di programma “snello ma strategico”, che tocca temi cruciali per i territori di confine – dalla gestione condivisa delle risorse idriche, in particolare dell’invaso di Montedoglio, alla sanità interregionale, fino alla mobilità, alle infrastrutture e alla lotta attiva agli incendi boschivi.
“È un momento straordinario di collaborazione istituzionale – dichiara l’assessore Meloni – che parte dall’acqua e si estende alla sanità, alla sicurezza ambientale, alla mobilità sostenibile. Programmare e progettare il futuro con la concretezza che serve ai territori, significa prendersi cura davvero delle persone, dei loro bisogni e delle loro opportunità. La firma di questo protocollo dimostra che Umbria e Toscana, insieme, possono fare sistema per attrarre risorse, governare i cambiamenti e garantire servizi migliori ai cittadini”.
Di seguito i pilastri dell’intesa:
- Risorse idriche. L’accordo istituisce una governance condivisa del bacino di Montedoglio, infrastruttura idrica strategica per l’Italia centrale. È prevista la fornitura al lago Trasimeno, a titolo sperimentale, di 10 milioni di metri cubi di acqua annui, per contrastare la crisi idrica, sostenere l’ecosistema e dare respiro all’economia turistica e della pesca. Le due Regioni lavoreranno anche all’armonizzazione delle tariffe d’uso e alla tutela della biodiversità acquatica.
- Sanità. L’Umbria e la Toscana avviano una collaborazione stabile sul piano sanitario: sarà sottoscritto un accordo bilaterale sulla mobilità sanitaria, per una più equa distribuzione delle prestazioni tra i sistemi sanitari regionali. Saranno condivisi protocolli operativi nei presidi ospedalieri, nella gestione dell’elisoccorso interregionale e nell’estensione dello screening neonatale anche alle malattie rare come la Sma.
- Infrastrutture e mobilità. L’intesa rilancia il completamento delle connessioni strategiche come la SS71 Umbro-Casentinese-Romagnola, i collegamenti tra Cortona e Bettolle–Perugia e il corridoio Chiusi–Perugia. Viene riaffermata la centralità delle stazioni ferroviarie esistenti e si tiene aperto il confronto sulla futura stazione AV “Medio Etruria”, nel rispetto delle esigenze di accessibilità e sostenibilità ambientale.
- Prevenzione incendi boschivi. Si rafforza il coordinamento operativo tra i due sistemi regionali per lo spegnimento degli incendi nelle aree di confine. L’accordo prevede l’uso congiunto di mezzi e risorse, la formazione condivisa degli operatori e la promozione di una gestione attiva delle aree rurali e forestali.
“Nei territori di confine – prosegue Meloni – l’integrazione tra Regioni non è solo auspicabile: è necessaria. In Valdichiana, nell’Alta Valle del Tevere, sul Trasimeno, le persone vivono e lavorano senza soluzione di continuità. Il nostro dovere è costruire risposte unitarie, concrete, capaci di generare sviluppo e coesione. Questo protocollo è la base per un nuovo modo di fare politica interregionale”.
Il Protocollo rappresenta infine anche una leva importante per accedere a finanziamenti europei e nazionali, rafforzando la capacità di intercettare risorse con progetti congiunti, in ambiti strategici come la transizione ecologica, la rigenerazione delle aree interne e la protezione civile.
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