Che sollievo, non sono ebreo
Non di origini giudaico-cristiane: cristiano. Incompleto, ma ci provo
Ho approfondito, sono di stirpe gentile (cioè non ebreo): i miei avi non discendono dalla tribù di Davide e certo non credo alle manipolazioni di chi mi ci vuol far sentire imparentato basandosi sul libro sventolato come una arma. Se poi da qualche parte lungo il mio albero genealogico è intervenuto qualche stupro o qualche allargamento di coscia, quei geni non sono sufficienti a modificare il fatto che io mi sento pienamente cristiano.
Non di origini giudaico-cristiane: cristiano. Incompleto, ma ci provo.
Anzi se dessi retta a qualche lettore di carte che mi è capitato di sentire in giro per il mondo, il mio cognome mi indirizzerebbe più verso il mondo arabo (da destra a sinistra diviene izzur, vicino alla fonetica araba).
Mi sento meglio, non potrei mai accettare che vengano sterminati innocenti perché "glielo chiedo": no, non voglio, anzi.
Lattanti che hanno diritto come tutti i bimbi del mondo a crescere e divenire quello che natura, situazioni, misteri della vita vorranno. Qualunque sia l'idea di Dio a cui si riferiscono in famiglia.
È evidente che gli ebrei israeliani intendono sterminare quanti più arabi possibile e allontanarli da un territorio messo a loro disposizione dalla comunità internazionale quasi 100 anni fa con un errore imperdonabile per dabbenaggine e mancanza di visione. Hanno dichiarato illegale la agenzia Onu che prova a tenere in vita chi è rinchiuso in quei territori. Gli caverebbero anche l'aria se potessero.
Le popolazioni arabe di quella terra hanno fortemente contribuito a alzare i muri che oggi rendono impossibile qualunque avvicinamento. Avrebbero potuto trovare un equilibrio con quel popolo così dotato, una stirpe con una marcia in più per capacità di sacrificio, abnegazione, preparazione, certo anche presuntuoso ed egoista. Basta l'idea del popolo eletto per capire il loro rapporto con tutti gli altri. Ho avuto frequentazioni con gli uni e gli altri, semplifico (mi scuso, qualcuno si offenderà): per gli arabi la vita può passare davanti ad un bicchiere di thè, con la shisha in mano, mentre con la mano libera si scaccolano le dita dei piedi. Gli ebrei invece sono come le palline da ping-pong: in perenne agitazione, sempre tesi alla crescita personale sia intellettiva che di posizione. Non c'è gara...
Hanno iniziato ad uccidere anche in Libano, chi c'è c'è. Negli anni '90 visitai Beirut, accolto da cristiani e arabi: un paradiso terrestre sciupato dalle tensioni religiose insufflate da mire giudee. Ora piovono direttamente le bombe del popolo eletto. Sono disgustato al punto di aver fatto ordine dei miei rapporti con i sionisti.
Tanto per fare pulizia sulla bislacca idea di una comune origine da Abramo: ricordo che il tutto trova sostegno sul libro detto antico testamento che costituisce la base della religione ebraica, chi chiunque segua un criterio ragionato potrà facilmente riportare il tutto al suo valore.
I cristiani traggono ispirazione e origine da Gesù Cristo: “figlio unigenito” di Dio. E Dio avrebbe avuto bisogno di una donna ebrea per completare l'opera di gestazione? È persino offensivo confronti di Dio pensare che abbia bisogno di un essere inferiore per questa opera. Cristo doveva apparire ebreo per azzerarne il rilievo nel mondo, solo uno che era immerso sino al midollo in quella società la poteva sconvolgere. Ditemi quali significativi riti e tradizioni sono stati traghettati nel cristianesimo: persino la iniziazione rappresentata dalla circoncisione non rientra nel canone cristiano.
Quindi: not in my name. O mia difesa: i tagliagola che aggrediscono in giro per il mondo -o nei dintorni di Gaza come un anno fa- sono monnezza con cui dobbiamo convivere per punizione per quanto i nostri avi papalini hanno combinato nei secoli passati. Stupidità e orrore sono distribuiti nel tempo e nei luoghi, ma prima o poi verranno superati. Intanto non c'è bisogno di buttare benzina sul fuoco, come piace a Bibi ed i suoi.
Ed inizierò a boicottare i prodotti israeliani specie se ottenuti rubando acqua alle comunità arabe. E non spenderò un euro per ridare casa agli arabi, siano gli israeliani a pagarne il conto. Lo facciano i tedeschi, popolo che ha sterminato migliaia di civili italiani oltre a milioni di ebrei, tutti ritenuti inferiori e sacrificabili; o la amministrazione USA che detesto poiché rifornisce Israele di armi: ringrazio e onoro i tanti giovani coscritti alleati che ci hanno sottratto al giogo nazi-fascista, ma questo non si applica ai loro governanti ed alle loro azioni liberticide.
Se esistono ebrei in buona fede è necessario che si alzino in piedi e correggano il corso degli avvenimenti. Quanto accade non può trovare giustificazione nell'orrore del 7 ottobre 2023.
Se mi apostrofano nuovamente quale anti semita, me ne farò una ragione, cercando una charity cui dare un euro verso la riduzione in macerie dei caseggiati israeliani affinché gli israeliani vivano come costringono gli abitanti di Gaza.
Smettano gli ebrei di provare a farmi sentire colpevole perché 80 anni fa alcune centinaia di italiani hanno cooperato con i nazisti per deportare ed eliminare molte centinaia di cittadini italiani di fede ebraica. È evidente che io non ho responsabilità, anche i miei genitori e avi non ne hanno. Purtroppo il regime e l'indifferenza che esso distendeva sulla nostra nazione hanno dimostrato che queste cose possono accadere. Come individuo me ne vergogno e lo uso come monito a perenne memoria, come odierno cittadino italiano non mi tocca.
E qui una riflessione sul cerchiobottismo dell'attuale governo italiano: assumano una posizione netta su questa strage. E devono prendere nettamente le distanze dal fascismo. Il fascismo non è un'ideologia, non è sostenuto da un testo, non ha sostegno culturale. Il fascismo è culto del capo (peraltro un pavido ladruncolo che scappa verso la Svizzera con l'oro della Banca d'Italia) e le infamanti leggi razziali. Null'altro, non lo si provi a elevarlo in paragone a nazismo, marxismo leninismo o altre teorie che perlomeno si poggiano su testi farneticanti: era solo servilismo e imitazione. Facciano pulizia una volta per tutte, altrimenti il giudizio non può che essere negativo al di là delle argomentazioni di Bocchino (un grande sofista, ma null'altro che un clown, l'ho conosciuto ai tempi di Fini con il suo movimento futuro e libertà).
Alessandro Ruzzi
Aretino doc, ha conseguito tre lauree universitarie in ambito economico-aziendale, con esperienza in decine di Paesi del mondo. Consulente direzionale e perito del Tribunale, attento osservatore del territorio aretino, ha cessato l'attività per motivi di salute, dedicandosi alla scrittura e lavorando gratuitamente per alcune testate giornalistiche nelle vesti di opinionista. alessandroruzzi@saturnonotizie.it
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.
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