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Quattro chiacchiere con l'imprenditore Giovanni Sassolini Busatti

Titolare della Busatti di Anghiari azienda con un mercato internazionale
Storia, tradizione, qualità e straordinaria eleganza dei suoi inconfondibili prodotti, che da Anghiari hanno proiettato il suo prestigio in uno scenario mondiale. L’azienda è la Busatti tessuti, con riferimento numero uno Giovanni Sassolini Busatti, presidente anche del gruppo imprenditori Valtiberina di Confindustria e dell’ente che organizza la Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana nel centro storico del paese di Baldaccio. Con lui, analizziamo in chiaroscuro gli effetti del Covid-19.
Sassolini Busatti, quali ripercussioni ha avuto il Covid-19 in provincia di Arezzo dal punto di vista economico?
“Come esponente di Confindustria, posso dire che i problemi nell’Aretino vi sono e in qualche caso anche seri. Non dimentichiamo che per oltre due mesi abbiamo marciato a regime inevitabilmente ridotto e che a salvarsi è stata sostanzialmente l’enorme forza di Prada, ma anche a noi non è andata per fortuna male. Per il resto, hanno tutti sofferto”.
Per ciò che riguarda la Busatti, allude alle mascherine chirurgiche che l’azienda ha iniziato a produrre e che sono già state certificate?
“Ci siamo affidati a personale specializzato e abbiamo avuto l’ok da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Le nostre sono quindi mascherine chirurgiche a tutti gli effetti e siamo già nell’onda lunga di questa produzione. Sono sincero: abbiamo attraversato un periodo di intenso lavoro, che ci ha permesso di incrementare anche sensibilmente il fatturato e allo stesso tempo di evitare la cassa integrazione per i nostri dipendenti”.
Il rispetto delle disposizioni anti Covid-19 cosa implica per voi?
“Se parliamo dei negozi – e qui in vallata li abbiamo ad Anghiari, Sansepolcro, Città di Castello e Umbertide, non dimenticando Arezzo – vi sono intanto le modifiche apportate ai percorsi di entrata e di uscita, anche se più di due persone per volta non facciamo stare nello stesso momento, ma credetemi: è una sofferenza. In fabbrica ad Anghiari siamo messi meglio: i problemi non vi sono. Tuttavia, nel reparto mascherine ogni mattina facciamo la sanificazione e negli altri procediamo ogni due-tre giorni; i distanziamenti sociali sono garantiti in misura quasi naturale, perché sono notevoli, ma la nostra azienda, che è in vita dal 1842, ha già dimostrato una capacità di reazione al sistema che fa parte della sua stessa storia, se soltanto pensiamo che ha resistito a due grandi guerre, alla “spagnola” e all’epopea garibaldina, perché in quel periodo due giovani esponenti della famiglia Busatti preferirono seguire Giuseppe Garibaldi”.
Lei è presidente anche dell’Ente Mostra Valtiberina Toscana. Il grande appuntamento di primavera con la Mostra Mercato dell’Artigianato nel borgo di Anghiari è ovviamente saltato, ma avete sempre parlato di edizione sospesa. Conta di recuperarla entro la fine dell’anno?
“Sto impegnandomi assieme al sindaco Alessandro Polcri e con l’aiuto della Camera di Commercio di Arezzo - semprechè la situazione generale non peggiori – per poterla svolgere nella seconda metà di settembre, facendo in modo che le strutture da noi utilizzate possano poi servire anche agli organizzatori de “I Centogusti dell’Appennino”, che andrà in scena a cavallo fra la fine di ottobre e l’inizio di novembre”.
La Busatti possiede negozi e punti vendita in tutto il mondo: può pertanto dire cosa sta segnando in questo momento il termometro della situazione?
“Lo dico in rapida sintesi: le cose stanno andando bene in Giappone e in Corea del Sud, dopo che erano iniziate male. Il problema grave è quello degli Stati Uniti: c’è il rischio di farsi male, anche se è già positivo che le fiere di Atlanta e Las Vegas siano state confermate, mentre su quella di New York c’è ancora un punto interrogativo. Ovviamente, si tratta di fiere reali e non virtuali. In Europa, confermata la fiera di Amburgo e cancellata quella di Parigi. Andiamo avanti, nella consapevolezza del fatto che non dovremo più assolutamente fermarci”.
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