Trump minaccia dazi del 50% sull’Unione Europea: scivola le Borse

“Formata con l’obiettivo di approfittarsi degli Stati Uniti sul commercio”
Una nuova tempesta si abbatte sui mercati finanziari globali dopo che Donald Trump, ex presidente e candidato repubblicano alle presidenziali USA 2024, ha annunciato l’intenzione di introdurre dazi del 50% sull’Unione Europea a partire dal 1° giugno 2025. L'annuncio è arrivato attraverso il suo social network Truth Social, dove Trump ha accusato Bruxelles di essersi “formata con l’obiettivo di approfittarsi degli Stati Uniti sul commercio”. “È molto difficile trattare con l’Unione Europea. Le nostre discussioni non stanno andando da nessuna parte”, ha scritto Trump, confermando l'intenzione di adottare una linea dura nei confronti del blocco europeo.
Mercati azionari in caduta: Milano, Parigi e Francoforte sotto pressione
L’effetto sulle borse europee è stato immediato e violento. A Milano, Piazza Affari ha registrato una perdita superiore al 3%, con Mps in calo del 7%, Unicredit e Stellantis del 5%. Parigi ha ceduto il 2,7%, mentre Francoforte ha perso il 2,5%. Anche Londra è scesa di oltre un punto percentuale. I futures di Wall Street sono a loro volta in calo, con una flessione dell’1,5% sui principali indici statunitensi.
Reazioni contenute sui titoli di Stato e stabilità per l’euro
Nonostante il clima di forte volatilità sui mercati azionari, le ripercussioni sui titoli di Stato sono state più limitate. Lo spread Btp-Bund è rimasto stabile intorno ai 103 punti base. Anche l’euro ha mostrato una relativa tenuta, rafforzandosi dello 0,3% contro il dollaro, attestandosi a 1,132.
Nuove minacce a Apple: “iPhone fabbricati in USA o dazi al 25%”
Non solo Europa. Trump ha anche lanciato un’esplicita minaccia ad Apple, accusando l’azienda di produrre i suoi dispositivi all’estero. “Mi aspetto che gli iPhone venduti negli Stati Uniti siano costruiti negli Stati Uniti. In caso contrario, Apple dovrà pagare dazi di almeno il 25%”, ha dichiarato, rilanciando una posizione già nota ma ora accompagnata da toni più duri in vista della campagna elettorale.
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