Il Comune di Bagno di Romagna individua due Hub urbani a vocazione commerciale e turistica
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Il sindaco Spighi: "Vogliamo accrescere l’attrattività del territorio"
Il Comune di Bagno di Romagna ha partecipato al bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna per la redazione di uno studio di fattibilità volto alla realizzazione di due Hub urbani, ottenendo un contributo di 15.300 euro su un costo complessivo di 17.000 euro. L’obiettivo principale del progetto è quello di rilanciare il tessuto economico locale, incentivando la permanenza degli operatori economici e delle attività già esistenti, oltre a creare condizioni favorevoli per l’insediamento di nuove imprese.
Gli Hub individuati si concentrano rispettivamente nel centro di San Piero e in quello di Bagno di Romagna. A seguito dell’incontro partecipativo tenuto dalla Giunta Comunale lo scorso ottobre con gli operatori commerciali, i progetti sono stati affidati alla società Iscom e, nella giornata di ieri, i risultati dello studio sono stati condivisi presso la residenza municipale alla presenza delle Associazioni di Categoria, tra cui Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato CNA. Per quanto riguarda l’Hub di Bagno di Romagna, lo studio ha rilevato la presenza di 81 locali commerciali, di cui 12 risultano vuoti o sfitti, pari al 14% del totale. Nel borgo sono attive 69 attività tra commerciali, artigianali e di servizio, che rappresentano un elemento di attrattività fondamentale e garantiscono servizi di prossimità essenziali. L’obiettivo del progetto è preservare e valorizzare queste attività attraverso un piano di rilancio integrato che coinvolga tutti gli attori del territorio. Le azioni previste mirano a migliorare la qualità urbana, a rinnovare l’offerta commerciale e a potenziare i pubblici esercizi, rendendo il borgo ancora più accogliente e competitivo dal punto di vista turistico.
L’Hub di San Piero, invece, si distingue per la sua vocazione prettamente commerciale e di servizio, con un’offerta più orientata alla comunità locale che ai flussi turistici. Lo studio ha individuato 161 locali commerciali, di cui 32 risultano vuoti o sfitti, pari al 19%. Complessivamente, nell’area dell’Hub operano 129 attività che rappresentano un polo di attrazione economica e di servizio di grande importanza. Anche in questo caso, il progetto mira a tutelare, valorizzare e accompagnare le attività esistenti nelle trasformazioni richieste dal mercato, garantendo il mantenimento e lo sviluppo di un commercio di prossimità solido e diversificato.
"L’obiettivo – spiegano il Sindaco Enrico Spighi e l’Assessora Claudia Mazzoli – è delineare una strategia di sviluppo territoriale condivisa con tutti gli attori pubblici e privati, in cui le attività commerciali, artigianali e di servizio siano al centro di un piano di rilancio. Vogliamo accrescere l’attrattività del territorio, rigenerare il tessuto urbano e valorizzare tutte le risorse disponibili. La creazione di sinergie tra i due Hub sarà fondamentale per rafforzare l’identità locale e promuovere lo sviluppo economico.” Lo studio rappresenta un passaggio strategico essenziale per migliorare la competitività dei centri urbani, contrastare lo spopolamento dell’area montana e valorizzare le peculiarità del territorio.
A seguito della sottoscrizione di un accordo di partenariato tra il Comune e le Associazioni di Categoria e della raccolta delle manifestazioni di interesse da parte delle imprese locali, il Comune richiederà alla Regione il riconoscimento ufficiale degli Hub entro il 31 marzo 2025. Le imprese interessate potranno presentare richiesta dal 28 febbraio al 14 marzo 2025 presso lo Sportello Facile del Comune o presso le Associazioni di riferimento, tra cui Ascom Confcommercio, Confesercenti, CNA e Confartigianato, che provvederanno successivamente all’invio della documentazione al Comune.
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