In manette un 50enne rumeno per l'omicidio di Marielle Soethe avvenuto a Pistrino di Citerna
Le tracce biologiche sul corpo della donna hanno fatto emergere una corrispondenza con l'arrestato
Svolta nell’omicidio di Marielle Soethe, avvenuto un anno fa a Pistrino, frazione di Citerna. In manette è finito un rumeno di 50 anni, secondo la Procura perugina, sussistono gravi indizi di colpevolezza relativi all'omicidio della settantenne cittadina tedesca residente da molti anni in Altotevere. La donna era stata ritrovata morta all'interno della propria abitazione dai carabinieri di Citerna, con evidenti tracce di un’aggressione subìta, anche di tipo sessuale. I numerosi sopralluoghi tecnici, eseguiti nell'appartamento dai Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche di Perugia e del R.I.S. di Roma, unitamente ai medici dell'Istituto di Medicina Legale, hanno consentito di raccogliere elementi indizianti - comprese tracce biologiche - che, correlati ad ulteriori risultanze, hanno poi consentito l'emissione del provvedimento restrittivo. L’efferatezza del reato, la mancanza di effrazione e l'anomala chiusura delle persiane della casa, avevano portato gli investigatori a ritenere che vi fosse un rapporto di conoscenza fra la vittima e l'omicida e che quest'ultimo potesse essere anch'egli della zona. Attraverso verifiche documentali, escussione di soggetti vicini alla vittima, anche per rapporti di tipo economico, gli investigatori hanno progressivamente ristretto il campo, fino ad arrivare all’arrestato che aveva con la vittima una conoscenza risalente nel tempo.
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