Serial killer, non miliziani
Un orrore non si sana con un orrore più grande
Quanto riportato sulla strage operata dai miliziani Hamas in un kibbutz, si sono accaniti con atti bestiali su bambini e altri civili, dà misura della follia di certi individui, non bastasse il resto delle notizie recenti.
E' storia che nei rapporti fra arabi ed ebrei ci sia freddezza -se va bene-, antipatia -che si manifesti in scortesia- e via sino all'odio -le peggiori derivazioni di violenza atroce e gratuita: iniziata secondo la tradizione in Genesi con l'episodio di Abramo e Agar, la schiava araba proprietà della famiglia di Abramo, che -su incitazione della moglie di Abramo, Sara- divenne madre surrogata(non è dato sapere la sua adesione a questo progetto) del primo figlio di Abramo, Ismaele. Una notte Abramo allontanò Agar ed Ismaele dall'accampamento nel deserto fornendogli (bontà recalcitrante) un otre d'acqua ed un pane poiché Sara sarebbe diventata madre di Isacco, inizio alla stirpe degli eletti. La tradizione vuole che da Ismaele derivi la popolazione araba del medio oriente, mentre dai figli della terza fattrice di Abramo sarebbe venuto il capostipite degli arabi africani. Agar ed Ismaele vennero aiutati da Dio a salvarsi e successivamente vivere in tranquillità. Questa la tradizione per cui Abramo sarebbe il capostipite dei popoli del libro. Anche se questo allontanamento viene visto come tassello indispensabile nello sviluppo dei popoli arabi, difficile immaginare che non sottintenda il disinteresse (quantomeno) degli eletti ebrei nei confronti del resto delle popolazioni.
Molti secoli dopo, non per una brano della Bibbia, ma per fatti riportati storicamente, Maometto venne messo in pericolo dall'operato dei commercianti ebrei in Arabia che lo costrinsero a fuggire e trovare rifugio presso un re cristiano in Abissinia che tutelò Maometto dalle mire tutt'altro che amichevoli degli ebrei. E le prime lotte della nazione musulmana ebbero come nemici gli ebrei.
Quello che è successo negli ultimi secoli ha contribuito a allargare il fossato fra gli ebrei e gli arabi.
Dal controllo di Gerusalemme -città sacra alle tre religioni già ai tempi delle crociate- alle schermaglie colle prime ondate di est-europei che sin dopo la prima guerra mondiale giunsero nei territori comprati dalle organizzazioni sioniste, all'esplosione dell'immigrazione ebraica come forma di risarcimento per la Shoah (ed anche per liberare i propri paesi da gruppi sociali non benvisti), il terrorismo ebreo di Banda Stern ed Irgun cui risposero le guerre intentate dai paesi arabi contro una nazione già strutturata e forte che prende Gerusalemme (doveva essere città aperta, ma è tuttora occupata militarmente da Israele), Golan, Sinai, Libano del sud, Gaza.
In Italia, promemoria storico: la destra era stata con musulmani -duce & spada Islam-, allora la sinistra si schierò coi palestinesi.
Alle stragi terroristiche contro civili di Settembre Nero -esempi: olimpiadi 1972, lancio fuori bordo Achille Lauro di un ebreo in carrozzina, sparatorie Fiumicino- rispondono le azioni militari compiute contro gli arabi (e la strage campo profughi di Sabra e Shatila col benestare israeliano); segue il progressivo abbandono da parte dei paesi arabi del sostegno alla causa palestinese con la crescita di Israele che opera insediamenti illegali, provocazioni e la creazione dell'enclave della Striscia di Gaza dove 2 milioni sopravvivono come possono perché è Israele a decidere cosa entra ed esce da lì, compreso l'Onu il cui personale non è ammesso dove dovrebbe svolgere il suo compito; sembrava una guerra a bassa intensità.
Il bisogno di riportare in evidenza ai finanziatori l'esistenza della causa palestinese messa in bilico cogli “accordi di Abramo” che normalizzano rapporti fra Tel Aviv e le principali capitali arabe confinanti può essere il motivo di una azione, ma i miliziani sbagliano -oppure no- il metodo.
Il messaggio della strage di civili e bimbi massacrati è per quei loro amici che non concepiscono l'esistenza degli ebrei al mondo: canaglie di cui il pianeta farebbe volentieri a meno, l'infame assassinio di civili innocenti non può ricondursi ad un'azione di guerra, ma ad una operazione di pulizia etnica.
Con questa scelta le milizie palestinesi si sono giocate qualunque possibilità di rivendicare l'opposizione ad una politica imperialista di Israele e hanno preso invece la fattispecie delle SS nella soluzione finale hitleriana.
Le milizie palestinesi sanno benissimo che la reazione israeliana provocherà migliaia di morti, che diverranno martiri secondo la visione folle dei capi palestinesi ed in questo humus troveranno nuovi miliziani per le future azioni contro Israele.
Ma non si sana il torto derivante dalla Striscia di Gaza -con i suoi oltre 4.000 morti civili provocati da bombardamenti israeliani negli ultimi 15 anni- con morti raccapriccianti di ebrei.
Fottuti serial killer!
Alessandro Ruzzi
Aretino doc, ha conseguito tre lauree universitarie in ambito economico-aziendale, con esperienza in decine di Paesi del mondo. Consulente direzionale e perito del Tribunale, attento osservatore del territorio aretino, ha cessato l'attività per motivi di salute, dedicandosi alla scrittura e lavorando gratuitamente per alcune testate giornalistiche nelle vesti di opinionista. alessandroruzzi@saturnonotizie.it
Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.
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