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Lazio, da febbraio pillola contraccettiva gratuita nei consultori

Vincenzi: "Un passo importante per la nostra Regione"

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Nei consultori del Lazio la pillola contraccettiva sarà gratuita a partire da febbraio. Un passo avanti annunciato dal presidente del Consiglio regionale, Marco Vincenzi, reso possibile da «uno stanziamento di dieci milioni di euro da parte della Regione» che, sottolinea, «mette al primo posto i diritti dei nostri cittadini». 

La scelta avviene «mentre all'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, la decisione sulla rimborsabilità degli anticoncezionali orali si è arenata – ha spiegato la ginecologa Laura Anelli –. Ufficialmente per un problema di copertura finanziaria (nel 2021 la spesa per la pillola è stata in Italia di 272 milioni), ma in realtà per la resistenza politica messa in atto nella Commissione prezzi e rimborsi dai rappresentanti delle Regioni guidate dal centrodestra. La decisione è stata rimandata, ma non si può sapere a quando, dal momento che presto i vertici dell'Aifa verranno rivoluzionati».

Intanto, il Lazio va avanti. La questione della pillola anticoncezionale gratuita per le giovanissime e le donne in difficoltà economica era tornata al centro del dibattito dopo la contestazione a Laura Boldrini al corteo per l'aborto organizzato da Non una di meno. «Avete reso la pillola anticoncezionale a pagamento», le avevano urlato alcune studentesse, invitandola ad allontanarsi: «Dovete andarvene da questa piazza, perché voi non rappresentate le rivendicazioni di questa piazza. Le donne il diritto all'aborto accessibile e gratuito non ce l'hanno anche per colpa sua».

Le Regioni in cui è gratuita
Stando ai dati dell'Agenzia italiana del farmaco, in Italia sono oltre 2,5 milioni le donne che assumono la pillola contraccettiva. Negli ultimi anni, alcune Regioni hanno iniziato a consegnare la pillola gratuitamente nei consultori ad alcune categorie di donne, in particolare alle giovani fino a 24 o 25 anni. In Toscana la pillola è gratuita anche per le donne disoccupate e per 24 mesi per coloro che hanno fatto l'interruzione di gravidanza. Regole simili sono attive in Emilia-Romagna, in Puglia e in Lombardia. È però necessario recarsi al consultorio per ottenere il farmaco.

L’esempio della Francia
Non solo i contraccettivi gratuiti. Dall’anno scorso la Francia non fa pagare la pillola alle minori di 25 anni. «Assurdo che le donne non possano proteggersi da una gravidanza indesiderata, se decidono di farlo, perché costa troppo», aveva dichiarato il ministro della Sanità Olivier Vèran, annunciando con entusiasmo la nuova misura.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
25/01/2023 06:03:41


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