Smart working, Brunetta: “Tra un mese il contratto per il lavoro da remoto nella Pa”
"Riguarderà la parte la normativa e sarà un pacchetto parallelo al lavoro in presenza"
«Un mese e il contratto è fatto". Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta annuncia - al Festival dell'Innovazione - dell'arrivo del contratto sul lavoro da remoto, facendo presente che si tratterà della «parte normativa», e sarà un «pacchetto parallelo» a quello del lavoro in presenza. La decisione di mettere tutti i lavoratori della Pubblica amministrazione in «smart working», sottolinea il ministro, è stata «un'idea intelligente, ma non c'era un contratto, non c'era l'organizzazione del lavoro, non c'era la piattaforma tecnologica». Per questo motivo, dice ancora, «mi sono arrabbiato: si voleva far diventare questa esperienza un modello». Di qui la decisione di creare per la prima volta un vero contratto per il lavoro agile. E a proposito di lavoro, «stiamo vivendo un momento magico come Paese – sottolinea -: Fauci ha detto che siamo tra i più bravi per la vaccinazione, stiamo uscendo bene dalla pandemia, stiamo crescendo del 6% e forse anche di più: non dovrei dirlo, ma se la strategia del Green Pass funziona viaggiamo verso il 7% di Pil. E' una congiuntura astrale strepitosa».
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