Morte del bambino a Bibbiena: perchè a soccorrere il piccolo é stata la maestra appena arrivata?

Oggi a Siena si svolgerà l'autopsia: per la morte di Leo. Sono indagate cinque persone
E' in programma oggi a Siena l'autopsia di Leo, il bambino di due anni morto in un asilo nido di Soci nel comune di Bibbiena. L'esame fornirà i primi elementi oggettivi e scientifici al pubblico ministero Angela Masiello, che ieri ha voluto vedere direttamente il giardino dell'asilo, in un sopralluogo effettuato insieme al procuratore capo di Arezzo Gianfederica Dito. Perché la prima persona a soccorrere il piccolo Leo agganciato al collo dal ramo dell'arbusto mentre giocava nel giardino dell'asilo di Soci, è stata la maestra che era appena arrivata, ancora non in servizio? Quanto tempo era passato dal momento in cui il giubbottino del bimbo, 2 anni, era rimasto impigliato nella pianta maledetta nel boschetto dei giochi? E la morte di Leo è stata conseguenza diretta del soffocamento o può aver influito qualche patologia silente di cui soffriva? Sono alcune delle domande nell'inchiesta che vede indagate 5 dipendenti della cooperativa Koinè: tre educatrici del turno del 12 novembre mattina (non colei che accorse in aiuto al bimbo), una assistente e la coordinatrice. Alla fine l'attività della procura dovrà stabilire se Leo poteva essere salvato, con una maggior attenzione nel controllo e nella sicurezza dell'ambiente. O se la tragedia è figlia del caso e della natura che può trasformare un alberello e il ramo a un metro da terra in un artiglio micidiale.

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