Fedagripesca Toscana: “A rischio centinaia di lavoratori, servono ristori immediati"

“Il blocco della pesca per due mesi è insostenibile"
“Un blocco della pesca a strascico per due mesi consecutivi è economicamente e socialmente insostenibile per le marinerie toscane, che rischiano il collasso senza sostegni immediati”.
A dirlo è Andrea Bartoli, vicepresidente di Fedagripesca Toscana, commentando il nuovo stop obbligatorio alle attività deciso dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste in applicazione del Regolamento Ue 2025/219.
Il provvedimento, in vigore dal 31 ottobre al 30 novembre 2025, arriva dopo un mese di fermo biologico e riguarda oltre cento imbarcazioni e centinaia di lavoratori lungo la costa toscana.
“L’impatto è devastante – spiega Bartoli – non solo per le imprese di pesca, ma anche per le cooperative che gestiscono i mercati ittici, i servizi di filiera e, a cascata, per la ristorazione e il commercio locale”.
“A complicare ulteriormente la situazione c’è anche il fermo della pesca del nasello, previsto per il mese di novembre e relativo alla pesca artigianale: si tratta di un comparto già duramente colpito durante l’estate dall’emergenza del granchio blu – ricorda il vicepresidente di Fedagripesca Toscana – e che oggi si trova a fare i conti con un’ulteriore interruzione di reddito”.
“Siamo i primi a riconoscere gli sforzi del Ministero per evitare un blocco totale fino a fine anno - aggiunge Bartoli - ma questa situazione doveva e poteva essere gestita in modo diverso. Le motivazioni di questo nuovo fermo erano note da tempo: serviva una pianificazione più attenta e un piano di gestione calibrato sui singoli areali di pesca e sulle flotte locali, per evitare che decisioni generali penalizzassero indiscriminatamente tutto il comparto”.
“Le nostre imprese – conclude il vicepresidente di Fedagripesca Toscana – hanno un’assoluta e impellente necessità di poter programmare il proprio lavoro, senza subire le conseguenze di fattori esterni che nulla hanno a che fare con la pesca locale. Chiediamo alle istituzioni nazionali e regionali l’attivazione immediata di strumenti di sostegno, ristori adeguati e liquidità rapida per salvaguardare il futuro di un settore che rappresenta un presidio economico e sociale fondamentale per le nostre comunità costiere”.

			
				
				
				
				
				
				
				
				
				
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