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Quattro chiacchiere con Valerio Calabresi imprenditore di Pieve Santo Stefano
Per ripartire occorrerà un po’ di pazienza
Prima la E45, poi il Covid-19: due anni senza dubbio difficili per la società Riolo srl, che a Pieve Santo Stefano gestisce le attività della stazione di rifornimento e servizio lungo la E45 fra le due uscite del paese l’albergo ristorante “Il Portico” in paese. Valerio Calabresi è l’amministratore della società, con il quale facciamo il punto della situazione.
Calabresi, fra la E45 nel 2019 e il Covid-19 quest’anno non vi siete fatti mancare proprio nulla. Condivide?
“Sta veramente così! L’anno scorso c’era stata la vicenda del viadotto Puleto, che ci ha penalizzato per sei mesi, poi la Regione Toscana in qualche modo è intervenuta. Quest’ultima è stata una mazzata ben più grossa: l’Euro Hotel lungo la E45 è chiuso e i dipendenti sono in cassa integrazione perché si tratta di una struttura “nata” per i gruppi. Se pertanto non vi sarà un passaggio alla fase 4, le cose andranno male. L’albergo ristorante “il Portico” sta invece lavorando abbastanza bene e abbiamo riaperto dai primi di giugno”.
E come vi regolate con le attuali disposizioni contro il Covid-19?
“Il rispetto del distanziamento di almeno un metro ha dimezzato la capienza ai tavoli. Diverso il discorso per l’albergo, nei confronti del quale non abbiamo responsabilità specifiche a livello di posti letto. Dobbiamo tuttavia provvedere alla sanificazione con ozono a ogni check-out di cliente”.
Quale differenza vi è fra gli aiuti della Regione per la E45 e quelli dello Stato per il Covid-19?
“Che i primi non saranno stati pure sufficienti, ma che quantomeno sono stati abbastanza tempestivi, mentre i secondi sono molto più lenti. Abbiamo inoltrato le domande previste per la cassa integrazione, riscossa fino ad aprile, mentre quella di maggio deve ancora arrivare. È una sorta di autentico ammattimento di burocrazia per ottenere qualcosa”.
Anche la cancellazione degli eventi rischia di provocare sensibili perdite per la vostra attività?
“E’ saltata la cronoscalata dello Spino ed è saltato anche il torneo di basket che si svolge a Sansepolcro. Niente Sagra del Prugnolo e, se tutto andrà bene, si dovrebbe tenere in settembre qui a Pieve la cerimonia del Premio Diari, sempre con i criteri del distanziamento. Per l’Euro Hotel il 2020 è un anno totalmente perso, per cui si ripartirà da zero”.
Auspici ma anche preoccupazioni per l’immediato futuro?
“Spero che, al di là del vaccino, sia stato trovato un sistema più efficace di cura e comunque con questa forma di influenza dovremo continuare per un po’ a convivere. Il problema è che per ripartire occorrerà un po’ più di pazienza, dovuta all’atteggiamento di diffidenza che ancora prevale nella gente, in cerca più di luoghi all’aperto che al coperto”.
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