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Sansepolcro: siamo sicuri che il Volto Santo di Lucca sia quello più antico?

Dopo quanto affermato anche sui tg nazionali, la questione torna di attualità

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“Non vorrei riaprire la disputa di quasi venti anni fa, perché si tratta comunque di due opere autentiche, ma se vogliamo proprio insistere sull’antichità dei rispettivi pezzi bisognerebbe valutare con attenzione”. La dichiarazione è di Dario Casini, sindaco (allora) di una città di Sansepolcro che adesso risponde idealmente a Lucca sulla questione del crocifisso ligneo del Volto Santo. Entrambe le città ne possiedono uno della stessa epoca e di autore ignoto: a Lucca si trova nella cattedrale di San Martino e anche a Sansepolcro è ammirabile nella cappella in fondo alla navata di sinistra del duomo. Persino papa Benedetto XVI, in occasione della sua visita in terra biturgense per il millenario del Borgo (era il 13 maggio 2012), vi si è fermato in preghiera. Ma quale dei due è il più vecchio? È notizia delle ultime ore, compresi i servizi andati in onda sui tg nazionali, che quello di Lucca – databile fra l’VIII e il IX secolo dopo Cristo – sarebbe il primo e unico Volto Santo e non la replica di un originale ancor più datato, per cui questa è la più antica scultura lignea dell’Occidente, sulla base anche delle indagini diagnostiche con il carbonio 14. E allora, il Volto Santo di Sansepolcro? Il restauro eseguito alla fine degli anni ’80 – e sempre dopo le analisi con il carbonio 14 – lo avrebbe fatto risalire all’epoca carolingia (siamo sempre nell’VIII-IX secolo), facendone il più antico al mondo. Ad arrivare a questa conclusione era stata la ex soprintendente di Arezzo, Anna Maria Maetzke (morta nel 2004), con l’avallo di un documento che aveva fatto storcere la bocca ai lucchesi e nel quale era scritto che il 4 giugno 1179 sarebbe avvenuta “la cessione di un crocifisso tunicato a non meglio precisati fratres de Luca ad un altrettanto imprecisato Burgus Arretii” e che il pezzo sarebbe stato venduto per “80 danari buoni”. A Lucca, quindi, sarebbe stato commissionato un altro Volto Santo in un secondo tempo. Diverse le supposizioni emerse: “C’è chi sostiene la tesi della cessione – ricorda Casini – e chi invece dice che sia stata la famiglia Cattani a portare il Volto Santo al Borgo. Ritengo credibile l’ipotesi dell’origine mediorientale dell’opera, così come non escludo che il crocifisso di Sansepolcro possa essere dapprima transitato per Lucca. Guardando le due immagini del Cristo, viene da pensare che il “nostro” sia più antico, ma una cosa è certa: non sono l’uno la copia dell’altro e nelle rispettive città godono della massima venerazione”. Casini era stato coinvolto nel 2002 in un simpatico siparietto: quando uscì fuori la querelle, un amico balestriere lucchese dell’ex sindaco, Giuliano Marchetti, si era presentato a Sansepolcro per riconsegnare simbolicamente gli 80 danari, ma Casini gli disse che avrebbe potuto al massimo custodirli e non “incassarli”. Indizi e misteri: motivi di forza tanto per Lucca quanto per Sansepolcro.

Nella foto: l'effigie del Cristo nel Volto Santo di Sansepolcro

 

 

Redazione
© Riproduzione riservata
20/06/2020 23:25:01


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