Sport Mondiale Motociclismo (Mondiale)
MotoGp, Valentino Rossi: “Non vorrei smettere di correre. Deciderò prima della ripartenza”
Il Dottore sembra convinto di non ritirarsi proprio adesso
«Io ho voglia di correre» parola di Valentino Rossi, che chiuso in casa conta i giorni che lo dividono dall’inizio della MotoGp. Una stagione a cui l’epidemia di coronavirus ha impedito di partire. «Speriamo di tornare in moto ad agosto o settembre» incrocia le dita il Dottore. Sulla carta, potrebbero essere le sue ultime gare. Il contratto con la Yamaha scade a dicembre e la sua intenzione era quella di prendersi un po’ di tempo per decidere se continuare o meno. «Mi basterebbero 6 o 5 gare – ha detto -. Il tempo per capire se i cambiamenti che ho fatto nella mia squadra con l’arrivo del nuovo capomeccanico David Munoz mi permetteranno di essere più competitivo. Nella seconda metà del 2019 sono stato lento troppe volte». Probabilmente non avrà questa possibilità, i mesi passano e le moto restano ferme, quindi «Mi trovo in una situazione difficile».
La soluzione c’è: «Decidere se continuare senza correre. Penso che dovrò prendere questa decisione prima che il campionato inizi» ha spiegato. La Yamaha gli ha garantito una moto di primo livello, uguale a quella di Vinales e Quartararo che saranno nella squadra ufficiale, i colori però saranno quelli del team Petronas, in cui potrebbe trovare l’allievo Franco Morbidelli, anche se Jorge Lorenzo (ora collaudatore per la Casa giapponese) potrebbe pensare di tornare a correre. Il Dottore sembra convinto di non ritirarsi proprio adesso. «Non sarebbe il momento migliore – ha osservato -. Il campionato potrebbe venire cancellato e smettere senza neanche potere correre non sarebbe bello. Io ho voglia di continuare».
Stare distante dalle moto gli pesa e nelle ultime settimane ha sentito Carmelo Ezpeleta, boss della Dorna, società che organizza il campionato. «Gli ho chiesto aggiornamenti – ha spiegato il Dottore – Ho sentito varie idee, non mi piacerebbe fare due gran premi sullo stesso circuito e nemmeno due gare nel fine settimana, come succede in SBK. Meglio una decina di Gp ma fatti bene». L’importante sarà farsi trovare pronti e non lasciare troppo spazio alla ruggine. «Un piccolo test prima di partire sarebbe utile, magari sulla stessa pista in cui si organizzerà la gara. È tanto tempo che non saliamo su una MotoGp».
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