Festa di Natale alla Muzi Betti di Città di Castello

Festa di Natale alla Muzi Betti con,  Nour e Red, i due pony dallo sguardo gentile ormai divenute le vere e proprie mascotte grazie al progetto,  “Un cavallo sotto gli alberi” il primo a livello nazionale di questo genere rivolto a disabili adulti o anziani ospiti presso la residenza protetta Asp “Muzi Betti” di Città di Castello che ha offerto la possibilità di accedere e fare esperienza di interventi assistiti con cavalli. Dopo oltre un mese, in dieci incontri di circa due ore l'uno, a cadenza settimanale, questa attività, ovviamente,  non ha previsto, la messa in sella, ma, tra gli obiettivi più importanti si è prefigurata di raggiungere il miglioramento delle capacità e delle abilità motorie, la riscoperta del proprio corpo attraverso grooming e conduzione da terra del pony e lo stabilire un rapporto di fiducia con gli operatori e con l'animale. Una originale ed importante iniziativa, destinata a fare scuola, a cui hanno partecipato una quindicina di utenti che è stata voluta fortemente dalla presidente della Fise Umbria, Mirella Bianconi e dalla responsabile di progetto, Antonella Piccotti, docente Scienze e Tecniche dello Sport e delle Attività Motorie Preventive e Adattate – Corsi di Lauree Magistrali – Università di Perugia.  I “ragazzi” del Muzi Betti sono stati fantastici – hanno esordito Bianconi e Piccotti - molti di loro hanno raccontato di sentirsi più rilassati e sereni, e anche più attivi e motivati a muoversi. Il contatto con il cavallo li ha aiutati a ritrovare fiducia, migliorare l’umore e riscoprire il piacere di stare all’aria aperta, infatti sono aumentati i sorrisi e le battute spiritose.  Tra i tanti momenti belli di questa esperienza, ci ha colpito, in modo particolare, una ragazza con autismo, normalmente un po’ assente e inespressiva, che, quando ha affondato le mani sul mantello di Red, ha sorriso e battuto le mani: è stata una grande emozione”. Anche Veronica Cenciarini, assieme alle colleghe, tecniche collaboratrici del Centro Equestre Caldese,  Matilde Faverio ed Elisa Ricci, parla di esperienza straordinaria e delle bellissime sensazioni che hanno provato nel vedere felici i due pony, di stare a contatto con gli ospiti della Muzi Betti. “Parliamo di Red e Noor – ha dichiarato Cenciarini - due pony dal carattere molto diverso, scelti per questo progetto tenendo conto di numerose caratteristiche. L’altezza, innanzitutto: poiché molti anziani utilizzano carrozzine, deambulatori o presentano difficoltà motorie, il pony stesso diventa un supporto per camminare e un compagno in un percorso di esercizi studiato per ciascuna classe di utenza. La loro statura risultava quindi ideale. Nei primi due incontri sono state impiegate insieme, così da permettere loro di ambientarsi in totale tranquillità. Sono compagne di branco al Caldese Horse Academy e questo ha favorito un approccio sereno al progetto”, ha concluso. Parole di apprezzamento del progetto da parte della presidente del Consiglio di amministrazione di Asp “Muzi Betti”, Annalisa Lelli, del direttore sanitario, Michele Cacioni, del sindaco Luca Secondi e dell’’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti” “si è pensato di trasferire i cavalli o pony presso la struttura, per rendere tutto più agevole per gli ospiti, che possono essere più accuratamente coinvolti e partecipare ad Interventi Assistiti mediante i quali avvicinarsi all’alterità attraverso il gioco, il disegno e l’esercizio delle capacità psicomotorie, motivandoli alla collaborazione, oltre che esercitando disciplina, autocontrollo e concentrazione.” L’obiettivo principale del progetto dunque è la promozione del benessere psico-fisico e relazionale degli anziani attraverso attività motorie assistite con il cavallo, che si sono svolte in un contesto controllato e guidato da istruttori qualificati e operatori socio-educativi.”