Il CERN di Ginevra utilizza i superconduttori Tratos: alla presentazione l'ingegner Bragagni

"Una tecnologia reale e operativa, simbolo dell'eccellenza italiana nella scienza e nell'industria"
Nella piazza del CERN di Ginevra, tra le bandiere dell'Europa e dei principali istituti di ricerca mondiali, campeggia un'immagine suggestiva del cavo superconduttore che alimenta il futuro della scienza, e al suo centro c'è la tecnologia Tratos. Una delegazione di Tratos, ENEA e ICAS, composta da Aldo Di Zenobio, Simonetta Tartu, Alessandro Chiarelli, Luigi Muzzi, Massimo Seri, Antonio Della Corte e Albano Bragagni, si è unita ai partner ENEA e ICAS Srl per celebrare l'esposizione al pubblico del superconduttore prodotto per l'High-Luminosity Large Hadron Collider (HL-LHC) del CERN. Non si tratta di un concept o di un prototipo. È una tecnologia reale e operativa, simbolo dell'eccellenza italiana nella scienza e nell'industria.

 
			 
				 
				 
				 
				 
				 
				 
				 
				 
				
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