Caso Pecorelli, gli avvocati scrivono al Ministero degli Affari Esteri e al Consolato a Tirana

L'ex imprenditore di San Giustino aveva denunciato la situazione del carcere albanese
Hanno giocato una nuova carta gli avvocati di Davide Pecorelli, l’ex imprenditore di San Giustino che nel 2021 aveva finto la sua morte in Albania e poi è stato ritrovato naufrago – 9 mesi dopo – su un gommone al largo dell’isola di Montecristo. Dallo scorso 8 maggio, infatti, si trova estradato in Albania dove si trova tuttora in attesa di processo. Gli avvocati Massimo Brazzi e Andrea Castori hanno scritto al Ministero degli Affari Esteri e al Consolato italiano a Tirana per mettere in luce la questione poiché – nella missiva si legge – “Ci sarebbero presupposti per alleggerire la misura cautelare”. Lo stesso Pecorelli aveva avviato, poi interrotto, lo sciopero della fame denunciando le “condizioni inumane e degradanti” in cui si trovava nel carcere. Le accuse nei suoi confronti vanno dalla truffa alla profanazione di tombe, fino alla distruzione di beni con incendio. Il processo d’appello è fissato per il prossimo 18 settembre.
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