San Giustino, 'spacciava' in casa e dal finestrino dell'auto: chiesto il rinvio a giudizio

Operazione da parte della Polizia Locale: diverse le segnalazioni da parte dei cittadini
Al termine di una indagine condotta dal personale della Polizia Locale di San Giustino, l’Ufficio ha richiesto il rinvio a giudizio nei confronti di un cittadino italiano residente nell’Alta Valle del Tevere di 45 anni, pregiudicato, per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
I fatti risalgono al 2024 e le indagini della Polizia Locale si sono sviluppate nei mesi che vanno da aprile a giugno dello stesso anno.
Fondamentale per il buon esito dell’attività è stata la segnalazione dei cittadini; gli agenti nei primi mesi dell’anno ricevevano una serie di segnalazioni relative ad un continuo “via vai di persone” di tutte le età che durante le ore diurne e notturne si recavano all’interno dell’abitazione dell’imputato per uscire subito dopo.
Le indagini, finalizzate a verificare la veridicità di quanto segnalato, venivano svolte attraverso attività di osservazione, controlli e pedinamenti in orari diurni e notturni.
Gli agenti dopo aver notato un anomalo andirivieni di persone e veicoli nei pressi dell’abitazione dell’imputato, predisponevano una serie di servizi dalla cui attività emergeva che l’uomo era solito cedere lo stupefacente o direttamente all’interno della propria abitazione o mediante il “passaggio” dal finestrino da macchina a macchina.
I controlli di polizia operati nei confronti degli acquirenti fornivano i riscontri all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina che venivano tempestivamente rappresenti all’ufficio.
Il Pubblico Ministero titolare del fascicolo, acquisiti gli elementi necessari, disponeva una perquisizione locale e personale che veniva eseguita da personale del Comando di Polizia Locale di San Giustino con l’ausilio di unità cinofile della stessa Polizia Locale e che si concludevano con esito positivo.
All’esito della perquisizione veniva rinvenuta sostanza stupefacente sempre di tipo cocaina divisa in dosi, un bilancino di precisione, un involucro contenente sostanza ancora allo stato grezzo e pronta per essere confezionata.
Tutto il materiale veniva posto sotto sequestro.
Dalle successiva analisi emergeva che la sostanza grezza aveva un principio attivo di oltre il 70% da cui si sarebbero potute ricavare oltre 50 dosi pronte per essere messe sul mercato.
L’imputato ha ricevuto regolarmente l’avviso di conclusione delle indagini ed ha avuto la possibilità di richiedere di essere interrogato e di presentare elementi a sua discolpa e potrà, comunque, in sede di udienza preliminare far valere le sue eventuali ragioni.
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