Notizie Nazionali Altre notizie

Il boom dei fagioli alla Bud Spencer: da zero a 10 milioni di euro in due anni

Lanciati in grande stile l'anno scorso, sono uno dei prodotti alimentari di maggiore successo

Print Friendly and PDF

Un cazzottone di Bud Spencer ai barattoli e vasetti di legumi sott'olio Kraft-Heinz. Perché negli ultimi due anni il marchio di fagioli Bud Power, lanciato dall'azienda gestita in buona parte dai familiari di Bud Spencer, ha corso così tanto nei fatturati da arrivare a puntare i 10 milioni di ricavi entro il 2025. Quello che si chiama un successone, con "l'ultimo arrivato" a togliere il centro della scena al colosso americano. Della nascita di Bud Power e del lancio dei fagioli borlotti piemontesi prodotti nello stabilimento di Rovereto, avevamo parlato qui in dettaglio in occasione della presentazione del prodotto alimentare all'evento Cibus. Al primo lancio nel 2022 i fagioli con la faccia del gigante buono Pedersoli-Bud Spencer in etichetta ricavavano 56mila euro. Oggi? Sentito dal Corriere Economia, Giuseppe Pedersoli, figlio di Carlo-Bud dice: "Oggi abbiamo il 30% del mecato dei contorni in scatola".

Cazzotti, risate e il gusto dei fagioli

La scofanata di fagioli in padella è diventata una sequenza classica, un marchio dei film di Bud Spencer e Terence Hill, a partire dal ciclo fortunatissimo di Trinità con Terence che si fa fuori una monumentale padellata di fronte agli altri clienti della stamberga western, increduli di tanta fame. E di questo 30% del settore dominato dalla Bud Power, un buon 70% è rappresentato dal successo dei Fagioli alla Bud Spencer. Mentre il marchio alimentare ispirato alle imprese di Spencer (soprattutto) e Hill avvia accordi per esportarli (dazi permettendo) in Austria, Svizzera, Grecia e Germania.

La ricetta originale, la società e i nuovi prodotti in arrivo

La Bud Power spende molto in ricerca e in qualità delle materie prime alimentari che usa per i suoi prodotti. E proclama il successo della "ricetta originale" dei fagioli alla Bud. E sarebbe? Nelle parole di Giuseppe Pedersoli: borlotti con polpa di pomodoro, cipolla, pancetta affumicata e spezie varie a insaporire il tutto. La base produttiva è nello stabilimento della Dega Food a Rovereto, ma quest'ultima fa parte del gruppo agroalimentare campano D'Amico. Chi controlla la Bud Power? Il timone è nelle mani di Giuseppe Pedersoli e dei tre nipoti di Bud scomparso nel 2016, quindi Alessandro e Carlo Eduardo Pedersoli, e Nicolò Denaro. A questo assetto si è aggiunto come socio Directa Sim. E sull'onda di questo successo, Bud Power annuncia l'arrivo della birra e il Pizzone di Bud Spencer, sul quale si sa poco ma che pare sarà una pizza o un hamburger col nome che richiama lo schiaffone che Bud assesta nei suoi film nelle spettacolari e divertenti scene di scazzottata. 

Notizia e foto tratta da tiscali.it
© Riproduzione riservata
10/04/2025 09:38:40


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Altre notizie

Borghese, la dura gavetta i giorni in mezzo al mare come naufrago >>>

I ragazzi italiani vogliono studiare l’IA a scuola. Perché hanno ragione e andrebbero ascoltati >>>

Il Papa si affaccia dal Gemelli, poi lascia l'ospedale per tornare in Vaticano. "Grazie a tutti" >>>

Italiani drogati di smartphone: fino a 80 accessi l'ora per controllare le notifiche >>>

Lotteria Italia, primo premio da 5 milioni vinto nel Lodigiano. Tutti i biglietti estratti >>>

Giubileo, aperta la Porta Santa a San Giovanni in Laterano a Roma >>>

Gli italiani sono sempre più stressati e arrivano nuove risorse per il bonus psicologo >>>

Caterina Guzzanti e l'impotenza maschile: "L'assurdità è che a risolverla ci pensiamo noi donne" >>>

Il Tar della Liguria: illegittimo l'affidamento del Festival di Sanremo alla Rai >>>

Ristoranti green: ecco chi si è meritato la stella verde >>>