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Mondo Politica: intervista ad Antonello Antonelli presidente del consiglio comunale di Sansepolcro

“Le commissioni stanno lavorando, contrariamente a ciò che era accaduto in passato"
A ottobre, saranno due gli anni di presidenza del consiglio comunale di Sansepolcro per Antonello Antonelli, volto e “voce” noti in città. L’incarico che ricopre è della massima responsabilità, trattandosi del garante dell’imparzialità e del buon andamento dei lavori consiliari. Ma Antonelli segue con particolare attenzione anche alcuni aspetti della vita politico-amministrativa, dei quali parliamo in questa intervista.
Presidente Antonelli, come è stato il primo contatto avuto per la formazione del consiglio comunale dei giovani?
“Il consiglio comunale dei giovani deve essere ancora costituito perché dobbiamo attendere le elezioni all’interno dei vari istituti, che si svolgeranno entro la fine del 2023. Per il resto, è tutto pronto a livello di regole: attendiamo soltanto che gli studenti scelgano i loro rappresentanti. C’è stato un incontro preliminare con i referenti degli istituti per spiegare quelle che sono le mansioni dell’assemblea dei giovani, ma soprattutto perché i giovani potessero avere un’idea sul funzionamento del vero consiglio comunale, perché ho notato che vi è una certa distanza nella conoscenza del ruolo del consiglio, dei rapporti con la giunta e delle competenze specifiche, quindi era necessaria una infarinatura, un primo step sul funzionamento della macchina comunale. Penso che i ragazzi abbiano colto questa occasione, poi vi sarà qualcuno più interessato degli altri, però è importante che per tutti si tratti comunque di una esperienza formativa, al fine di poter partecipare in maniera attiva a questo consiglio comunale”.
Lei è molto impegnato anche nei rapporti con città gemellate; rapporti riallacciati con tutte le realtà?
“Quest’anno abbiamo avuto l’opportunità, grazie anche alla presenza dell’interprete Maja Malbasa – croata originaria di Sinj, che vive da anni in Valtiberina e che lavora all’ufficio turistico – di riprendere appunto questi contatti, che si erano un po’ sciolti con il tempo. Abbiamo parlato con sindaco e presidente del consiglio comunale di Sinj e anche con i funzionari, ai quali abbiamo sia presentato il progetto del consiglio comunale dei giovani, sia manifestato la volontà di riallacciare i rapporti fra le associazioni. L’Alka di Sinj è una realtà importantissima: noi eravamo a Sinj la prima domenica di agosto e il canale nazionale della televisione croata ha trasmesso in diretta l’Alka, quindi si tratta di una manifestazione molto importante e vorremmo che anche loro entrassero a far parte del nostro corteo e che si integrassero di nuovo come avevano fatto in passato con le nostre tradizioni. Con Neuchatel è partita l’idea del consiglio comunale dei giovani, esperienza che nella città svizzera hanno già sperimentato e che funziona, per cui la stessa cosa l’abbiamo fatta con Sinj per elaborare assieme un progetto comune che vada oltre i confini nazionali. Con Neuves Maisons, il rapporto riprenderà in questi giorni, visto che una delegazione della città francese tornerà a Sansepolcro dopo un periodo di distanza dovuto in primis al Covid-19, però grazie all’assessore Valeria Noferi abbiamo iniziato a recuperare rapporti che si erano un po’ persi”.
È il caso di dare la visibilità che merita al premio “Cultura della Pace”, per fare in modo che Sansepolcro cominci a essere conosciuta anche per essere appunto la città della “cultura della pace” come indicato nei cartelli di ingresso?
“Ne parleremo immediatamente dopo la fine delle Feste del Palio della Balestra. Direi che questa prerogativa debba essere messa nella giusta evidenza, anche perché io stesso faccio parte dell’associazione. Vogliamo un collegamento con Assisi, capitale mondiale della pace e con tutto ciò che possa darci una visibilità maggiore. Ritengo che questo sia uno fra gli aspetti più significativi e ne parlerò con l’assessore alla cultura, Francesca Mercati, per cercare di creare una struttura stabile anche a livello di supporto economico”.
Da presidente del consiglio, si occupa anche del lavoro delle commissioni consiliari. Stanno funzionando?
“Le commissioni stanno senza dubbio lavorando, contrariamente a ciò che era accaduto in passato: alcune – vedi quella dei lavori pubblici – lavora tantissimo e così è anche per quella che si occupa di urbanistica e per quella impegnata sul fronte della sanità e del sociale, intervenuta più volte sull’ospedale di zona e sull’organizzazione del distretto. Le altre – cultura e servizi generali – rivestono ovviamente il loro peso e si riuniscono con una certa frequenza. Anche il dibattito consiliare è all’insegna della massima correttezza; colgo l’occasione per ringraziare i colleghi consiglieri, perché come presidente curo anche l’aspetto del buon andamento dei lavori, ma anche della estrema fluidità dei rapporti fra consiglieri e ho sempre notato una collaborazione ampia nei miei confronti e io nei confronti loro. A quasi due anni dall’insediamento, non vi sono mai stati scontri o screzi”.
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