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Mondo Politica: intervista a Franco Dori sindaco di Sestino

"StIamo investendo molto su Monterone dandogli quella visibilità che merita"
È soddisfatto dell’esito dell’estate 2023 per il suo paese Franco Dori, sindaco di Sestino dal maggio del 2019. Con lui affrontiamo comunque anche altri argomenti di primario interesse per la realtà più orientale della Toscana, peraltro di stretta attualità.
Sindaco Dori, che cosa ha portato l’estate 2023 a Sestino?
“Direi intanto che è stata un’estate bellissima. Abbiamo fatto una serie di eventi iniziata il 18 giugno con la festa dei militari accompagnata da tanto di parata organizzata dall’Esercito Italiano e dal rinfresco finale. È poi seguita la oramai tradizionale Sagra della Bistecca Chianina e via di seguito l’altra festa della Madonna di Colcellalto e tantissime serate sia nel capoluogo che nelle frazioni; cito a pieno titolo la Camminata a Presciano, la Festa del Marrone a Palazzi, la Festa al Sasso di Simone e anche la Sagra della Sangri’la a Ponte Presale: tutti appuntamenti che hanno visto un afflusso di gente mai registrato prima. Per non parlare di Monterone…”.
Al proposito, la blocchiamo sindaco, perché Monterone merita un capitolo a parte. Si sta investendo scientificamente su questa autentica “perla” del vostro territorio?
“Sì, grazie all’attuale amministrazione comunale, che sta credendo molto su questo borgo, dando a esso quella visibilità che merita ampiamente. Vi abbiamo tenuto un convegno e tenuto due serate musicali, una dedicata alle poesie e anche un apericena. L’amministrazione e le persone che vogliono bene a Monterone cercano di portarlo all’attenzione di tutti. Ringrazio pertanto le associazioni per aver contribuito a dare un riscontro eccezionale per far sì che il nostro territorio più in generale possa finalmente venire alla ribalta”.
L’argomento scottante che tiene banco da mesi concerne la serie di impianti eolici previsti proprio nella dorsale appenninica della Valtiberina e dell’Alta Valmarecchia. In che misura sono toccati Sestino e il suo circondario?
“Per ora, noi abbiamo solo una richiesta di pareri tecnici da parte della Regione, che si è rivolta al nostro ufficio tecnico. Da me, in qualità di sindaco, si sono presentati due funzionari di una società di impianti per spiegare i benefici di una operazione del genere, ma si sono limitati a questo. C’è poi il comitato di Colcellalto che ha raccolto le firme e le ha inviate alla Regione e al Comune. La mia posizione in tal senso è chiara: dobbiamo evitare assolutamente un inflazionamento delle pale eoliche, poi qualsiasi decisione sarà presa dal popolo. Dispiacerebbe davvero vedere le pale attorno al Sasso di Simone: dobbiamo allora salvaguardare l’immagine della vallata”.
A fine settembre tornerà a Ponte Presale un appuntamento di settore molto atteso: la mostra dedicata ai bovini di razza chianina. Riesce questa attività a tenere in piedi una realtà come Sestino e a frenarne il rischio dello spopolamento?
“La zootecnia è la prima fonte di economia per il Comune di Sestino, ma lo stesso discorso vale per la vicina Badia Tedalda. Allevamento e agricoltura sono la nostra salvezza: generano economia e insieme garantiscono il giusto presidio di zone che con l’abbandono rischierebbero molto anche dal punto di vista ambientale. La maggior parte dei figli di agricoltori e allevatori hanno deciso di rimanere qui e allora dico che il sindaco è orgoglioso di ciò che i giovani stanno facendo, decidendo di portare avanti la tradizione avviata dai padri e dimostrando attaccamento verso la loro terra”.
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