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Mondo Politica: intervista a Annalisa Mierla vicesindaco a Umbertide

"Faccio una politica chiara, trasparente, pragmatica e paradigmatica al tempo stesso"
Nella tornata amministrativa che ha confermato Luca Carizia e il centrodestra alla guida del Comune di Umbertide, lei è uscita vincitrice anche per le 632 preferenze ottenute (un record) nella lista di Fratelli d’Italia. Annalisa Mierla comincia quindi la sua seconda legislatura con la conferma del ruolo già rivestito: quello di vicesindaco.
Vicesindaco Mierla, che sapore ha acquisito questo successo elettorale, che costituisce una bella conferma per la vostra squadra? E anche a livello personale, è stato per lei un trionfo andato oltre le sue aspettative?
“Non mi piacciono i trionfi, che fanno rima con… tonfi. Faccio solo la politica che vorrei veder fatta: chiara, trasparente, pragmatica e paradigmatica al tempo stesso. Presentarsi la prima volta è emozionante, ma non ti carica di aspettative. Presentarsi dopo cinque anni di governo della città, al cospetto dei tuoi concittadini, è un esame impegnativo che ti erode psicologicamente. Averlo superato battendo tutti i record ha avuto chiaramente un sapore incommensurabile, che auguro a tutti di poter vivere”.
Siete stati premiati dagli elettori, ma la fiducia riposta implica adesso ulteriori responsabilità. Quali sono le priorità sulle quali mettere le mani fin da subito?
“Un carico enorme di responsabilità che non ti fa sconti. Ne ho piena consapevolezza. Ho lavorato comunque fino all’ultimo giorno come se non venissi eletta, ma con la dovizia di chi sa di doversi prestare pro-tempore al servizio dei cittadini. La buona continuazione implica comunque dei cambiamenti: anche nel metodo. Se ci sono stati errori, non debbono essere commessi di nuovo. E oltre a completare l’impegnativo Pnrr abbiamo anche cinque scuole da terminare, nonché l’attuazione del cambio di illuminazione pubblica. C’è poi tutta una serie di punti focali della città, che nei cinque anni non siamo riusciti a toccare: parlo di Mola Casanova, dell’anfiteatro del Parco Ranieri, del piano pubblicità da completare, del piano del commercio da mettere in atto e del nuovo Piano Regolatore urbanistico, strumento fondamentale per lo sviluppo ed il futuro del nostro territorio”.
Post terremoto nell’Umbertidese: a che punto siamo sul piano operativo?
“Primo fronte: erogazione del Cas. Stiamo completando i controlli incrociati. Per dare prima possibile corso a questo ultimo atto ho creato, grazie alla delega speciale alla ricostruzione assegnatami, un team composto da quattro figure: un funzionario dei servizi sociali, uno dell’anagrafe, un ingegnere dell’ufficio tecnico e un informatico per l’inserimento nella piattaforma dedicata dei dati. Secondo fronte: ricostruzione. Per questo è necessaria l’immediata approvazione dell’inserimento delle zone interessate dal sisma del 9 marzo nel cratere di Norcia 2016. Per questo coinvolgemmo nell’immediatezza il commissario straordinario Guido Castelli. Terzo fronte: il 30 giugno, il centro di accoglienza che ospita ad oggi 9 nuclei familiari verrà chiuso. Ad ognuno di essi sono state proposte nel tempo soluzioni abitative alternative, escludendone per quanto possibile le Sae poiché considerate, come dice il nome stesso, soluzioni abitative di emergenza e di certo da non preferire rispetto a “case” vere. La sussistenza del centro preclude ogni attività ludico ricreativa al paese che timidamente prova a ripartire (sono state riaperte la parrucchieria e la macelleria e anche il bar, a breve, troverà nuova allocazione interna al centro abitato). Il costo di mantenimento del centro di accoglienza grava ad oggi sulle casse della pubblica amministrazione per un importo di gran lunga superiore ai 100miola euro, considerando il fatto che al 9 Marzo c’erano quasi 200 persone, su un totale nei tre Comuni coinvolti dal sisma (Umbertide/Perugia/Gubbio) di 800 sfollati. Il Cva, che è stato sede di pasti giornalieri, è stato liberato in occasione delle operazioni di voto dello scorso maggio, questo ha consentito al gestore la piena ripresa delle attività come ad esempio eventi socio-culturali e di crow-founding per la ricostruzione stessa. Quarto fronte: la ricollocazione delle scuole “medie” a Pierantonio”.
Si è parlato di Annalisa Mierla come possibile candidata alle regionali del 2024. Quanto c’è di vero?
“Non vivo la politica in termini di carriera o di percorsi da progressioni verticali. Non vivo di politica perché svolgo uno dei lavori più bello del mondo, quello dell’insegnante e non sarò dunque mai ricattabile dalla politica stessa. Ora sono troppo impegnata nell’impostare tutto quanto di cui sopra, anche solo per pensare ad una nuova campagna elettorale; l’ultima mi ha disgustata per la scorrettezza e i colpi bassi che ho dovuto subire”.
E’ il giorno delle esequie per Silvio Berlusconi. Lei ha avuto modo di incontrarlo; ci può lasciare un ricordo dell’ex capo del governo?
“La notizia della scomparsa mi ha colpita al cuore. Un grande uomo, un giusto, un grande lavoratore al servizio dell’Italia. E chi lo critica, purtroppo, non ha fatto nella vita neanche una briciola di quello che ha invece saputo costruire lui”.
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