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Mondo Politica: intervista a Manuel Maraghelli amministratore unico di Afor Umbria

Si occupa della gestione dei beni agroforestali appartenenti della Regione Umbria

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Svolge attività politica da tempo e ora fa parte di Fratelli d’Italia, ma in primis Manuel Maraghelli di Città di Castello è amministratore unico di Afor Umbria, l’agenzia forestale (ente pubblico non economico) che si occupa in particolare della gestione dei beni agroforestali appartenenti al patrimonio della Regione. In ultimo, Maraghelli è intervenuto anche in occasione delle elezioni comunali a Monte Santa Maria Tiberina.

Maraghelli, Lei è amministratore unico di Afor Umbria: quali sono i principali problemi che si ritrova a dover risolvere l’Agenzia Forestale?

“Sono stato nominato nei primi giorni del periodo Covid, quindi ho dovuto subito affrontare un serio problema, dato che la nostra Agenzia conta circa 600 dipendenti e 10 Sedi: ho dovuto investire molto per garantire la sicurezza dei miei dipendenti. Mi sono poi reso conto che i lavoratori di Afor avevano un’età media molto avanzata (per Legge Regionale non potevamo assumere dal 2012) e con molti problemi fisici dato il lavoro usurante (il 50% degli operai ha limitazioni al lavoro) e quindi la produttività era più bassa di un’azienda media del settore privato. Assieme alla Regione abbiamo redatto il nuovo organico ottimale sia dei dipendenti pubblici che degli operai e, di conseguenza, la Regione ha tolto il divieto di assunzione: il primo grande risultato ottenuto. In prima battuta, abbiamo assunto quasi 70 operai stagionali giovani ma già esperti nel lavoro: nella selezione abbiamo coinvolto le Università di Scienze Forestali di Firenze e Viterbo. A novembre scorso abbiamo pubblicato 9 bandi di concorso per tecnici e amministrativi, prevedendo ausilio di nuove tecnologie: a fine aprile tutti i concorsi erano conclusi a tempo di record (i partecipanti sono stati circa 5mila) ed a breve andremo ad assumere oltre 30 persone di alto profilo che miglioreranno la qualità dei servizi erogati all’utenza ma anche nei lavori pubblici. Nel prossimo mese sarà pubblicato anche il bando per operai a tempo indeterminato: per un totale di oltre 100 unità nel prossimo biennio. Questo permetterà di migliorare la produttività con un riverbero importante nei lavori che andremo a fare nel territorio regionale. Abbiamo intrapreso la strada della digitalizzazione che ci permetterà tra un paio di anni di garantire servizi più rapidi prenotandoli da remoto con indubbio vantaggio per gli utenti. E’ iniziato un percorso di certificazione Pefc dei Boschi demaniali che garantirà degli standard elevati per i nostri boschi assieme ai nuovi Piani di Gestione Forestali che stiamo appaltando (quello del Subasio è in via di approvazione). Del pari, ci stiamo incamminando per ottenere la Certificazione ISO 9001 per migliorare i nostri standard di lavoro. Inoltre, stiamo portando a termine un piano sui mezzi (che purtroppo sono mediamente vetusti) che ci permetterà nei prossimi 3 anni di fare investimenti di circa 4 milioni di euro garantendo un turnover di circa il 15% del nostro parco mezzi: cercheremo di acquistare nuove tecnologie e mezzi maggiormente rispettanti dell’ambiente. In questo triennio abbiamo ridotto le spese superflue, diminuito i costi della macchina per diverse centinaia di migliaia di euro ed aumentato gli investimenti sul territorio: questo dialogo aperto con i sindaci ci ha portato ad un aumento del 30% delle convenzioni con i comuni (per manutenzione del verde) e anche un’approvazione all’unanimità del nostro programma lavori 2023 da parte del Cal. Per quanto attiene l’idraulica: a) abbiamo redatto progetti esecutivi sulla misura 4.3.1. del PSR (miglioramento condotte irrigue) per circa 5,6 milioni di euro (quasi 4 in Altotevere; b) abbiamo redatto progetti esecutivi sulla misura 5.1.1. del PSR (manutenzione straordinaria di fiumi e fossi) per circa 3 milioni di euro (oltre uno in Altotevere); c) abbiamo finanziato progetti esecutivi su un bando del Mipaaf per cercare di ottenere circa 9 milioni di euro per interventi di miglioramento delle condotte irrigue in Altotevere: i due progetti sono risultati idonei e siamo in graduatoria (in attesa di finanziamento). Infine, ma non meno importante, vorrei sottolineare che Afor, cosa che pochi sanno, ha una parte molto importante nella prevenzione e lotta attiva agli incendi: possiamo affermare che la nostra Regione è al vertice in Italia per il rapporto investimenti/ettari bruciati di bosco (in sostanza spendiamo meno di altri con miglior risultato). Per il futuro, se proprio devo esprimere un desiderio, vorrei chiedere alla nostra Regione un maggiore investimento sulla manutenzione ordinaria di fiumi e fossi, anche in considerazione dei grandi cambiamenti climatici che tutti noi stiamo toccando con mano”.

Si è votato a Monte Santa Maria Tiberina: al di là dell’esito netto, è stata una campagna elettorale non priva di frizioni. Lei stesso si è ritrovato a dover prendere posizione. Cosa è successo?

“Ho dato una mano al candidato Francesco Algeri Rignanese sul territorio senza fare uscite pubbliche, ovviamente, quale amministratore di Afor. Un giorno, Rignanese ha chiesto pubblicamente a Letizia Michelini se è vero che si candiderà il prossimo anno alle regionali. Lei ha risposto di guardare nella coalizione di centrodestra poichè in passato qualcuno (il riferimento a me era, ovviamente) aveva sfruttato il ruolo di consigliere comunale per farsi nominare in un ruolo apicale senza passare per il voto dei cittadini. A questo punto ho dovuto rispondere a questa dichiarazione inopportuna e falsa: nel 2018, quando mi candidai al consiglio comunale di Monte Santa Maria Tiberina, in Regione c’era un governo di centrosinistra a metà mandato; di certo nessuno si immaginava che nel 2019 la Marini si sarebbe dimessa e che il centrodestra avrebbe vinto le elezioni; men che meno che il sottoscritto, a distanza di 2 anni dalle elezioni comunali del 2018, sarebbe stato nominato quale amministratore unico di Afor. La mia nomina non è chiaramente avvenuta perché ero consigliere comunale di Monte Santa Maria Tiberina, ma per il mio curriculum vitae. Inoltre, come prevede il Tuel, in caso di dimissioni di un consigliere comunale avviene una semplice sostituzione con il primo dei non eletti; qualora le dimissioni fossero del sindaco, lo scenario sarebbe quello di un commissariamento o di un governo del vicesindaco fino al primo appuntamento elettorale (sostanzialmente sarebbe necessario tornare al voto). Infine, nel mio triennio di lavoro in Afor, gli investimenti verso il nostro territorio sono raddoppiati rispetto al triennio precedente: quindi il nostro Comune ci ha guadagnato nel mio passaggio in Afor”.

Elezioni amministrative a livello nazionale: come giudica l’esito del centrodestra, alla luce anche delle aspettative del Partito Democratico e del suo nuovo segretario?

“Ritengo che il centrodestra abbia rispettato le attese di essere leader in Umbria, anche se abbiamo avuto la sorpresa di Trevi e la delusione di Passignano. Fratelli d’Italia si è confermato primo partito della coalizione. Attendiamo chiaramente l’esito di Terni e Umbertide prima di una valutazione definitiva sulla tornata elettorale”.

Non manca oramai molto alle regionali in Umbria: i risultati delle recenti amministrative, seppure vi fossero pochi Comuni coinvolti, possono essere ugualmente considerati un indicatore?

“Ritengo che i nostri concittadini stiano dandoci molta fiducia, dato che abbiamo fatto degli ottimi lavori nei singoli territori. Un anno è molto lungo in politica e ritengo dobbiamo continuare a lavorare sodo senza pensare troppo alle scadenze elettorali: i risultati, se uno centra gli obiettivi, poi vengono di conseguenza”.

Redazione
© Riproduzione riservata
19/05/2023 11:05:52


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