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Mondo Politica: intervista a Francesco Algeri Rignanese candidato sindaco a Monte Santa Maria

"Il comune denominatore di questa lista é l’impegno per la comunità e l’amore per il territorio"

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Un giovane candidato sindaco di area centrodestra come avversario di Letizia Michelini, che mira alla terza legislatura nel Comune di Monte Santa Maria Tiberina. Si chiama Francesco Algeri Rignanese, ha 27 anni e ha iniziato il suo impegno in politica in Azione Universitaria e in Gioventù Nazionale, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, per cui ricopre incarichi nel direttivo nella sezione di Milano. Dal 2021 è segretario di Ugl Giovani Milano e membro osservatore della commissione “Agricoltura e ambiente” del Consiglio Nazionale dei Giovani per la stessa sigla. Accanto all’impegno in politica è attivo nel volontariato, dal 2017 è socio del Rotaract Club di Città di Castello, di cui è attualmente presidente. Nel 2014 partecipa al progetto formativo Model United Nations dell’Onu. “Uniti per Cambiare” è il motto della lista che lo supporta a Monte Santa Maria Tiberina.

Rignanese, per lungo tempo si era paventata l’ipotesi che a Monte Santa Maria Tiberina vi fosse una sola lista in corsa per le comunali. Quando, allora, hanno preso corpo la sua candidatura e quella della lista di supporto?

“Uniti per Cambiare è una lista che ha già preso parte alle elezioni amministrative di Monte Santa Maria Tiberina. Stavano lavorando da tempo all’individuazione di un candidato sindaco che potesse coniugare una certa esperienza politica con un approccio fresco e - se vogliamo - coraggioso alle problematiche che il territorio presenta. È stata un’idea maturata in seno alla lista, che rappresenta varie sensibilità ed è fortemente legata al territorio, per questo sono molto contento di aver accettato la proposta e all’inizio ero molto colpito dal fatto che la scelta fosse ricaduta su di me: l’ho interpretato come chiaro segno della voglia e del bisogno di cambiare”.

Su quali credenziali ha costruito la squadra dei candidati consiglieri?

“Come dicevo, la lista “Uniti per Cambiare” è una realtà che esiste da tempo a Monte Santa Maria Tiberina e raccoglie anime di diversa sensibilità, che hanno come comune denominatore l’impegno nella comunità e l’amore per il territorio. Abbiamo due ex consiglieri comunali, di cui uno uscente. Abbiamo imprenditori e imprenditrici, lavoratori, tutte persone molto attive nella comunità locale che sanno perfettamente di cosa il comune ha bisogno e cosa sia necessario fare”.

Da una parte, Monte Santa Maria Tiberina si fregia dei risultati ottenuti in ambito turistico; dall’altra, voi siete preoccupati per il tendenziale svuotamento del territorio in favore dei grandi centri urbani. In che modo contrastare questo fenomeno?

“Le due cose non sono correlate. Certamente, il dato sul turismo è incoraggiante e tanto dice sulle potenzialità di Monte Santa Maria Tiberina più che sull’azione dell’amministrazione in questi anni, soprattutto se si considera che, ad esempio, nel borgo non sia disponibile neanche un servizio igienico pubblico: sicuramente sono stati consolidati dei canali turistici già avviati e questo è meritorio, ma non sufficiente. Porto degli esempi: ad oggi non esiste una pagina ufficiale del comune su social network e non serve che sia io a spiegare quanto sia importante una presenza digitale curata, soprattutto per un Comune che dovrebbe essere il primo sponsor del territorio dei servizi e delle attività al suo interno; nel sito del Comune è presente una sezione “sito turistico”, ad oggi non accessibile. Questioni da cui si evince una mancanza d’attenzione verso le nuove tendenze, cosa che non possiamo permetterci considerata l’influenza del digitale nel settore turistico. Arrivando alla questione demografica, bisogna avere il coraggio di dire che la situazione è critica. Basta dare un’occhiata alle statistiche sui principali indici: quello di vecchiaia e di ricambio della popolazione attiva sono molto alti e l’indice di natalità molto basso. Questa tendenza si può invertire solo con una strategia seria, che miri allo sviluppo di nuove attività produttive, così da rendere sostenibile per i giovani la scelta di crearsi un futuro nel proprio territorio e perché no attrarre persone anche da fuori. In questo senso i prossimi cinque anni saranno cruciali, perché sarà necessario saper sfruttare il Pnrr e in generale tutti i fondi disponibili: digitalizzazione, industria 4.0 e cooperazione con le altre amministrazioni del territorio, per arrivare a Regione e Governo sono le tappe fondamentali di un progetto di rigenerazione non più rimandabile”.

Quali sono i punti qualificanti del suo programma elettorale?

“L’aspetto principale è la pianificazione della rigenerazione produttiva. I prossimi anni sono un’opportunità troppo importante da mancare e ricordo che il piano “Next Generation EU”, da cui deriva il Pnrr, ha come orizzonte temporale il 2027. Andranno coinvolte le associazioni presenti nel territorio insieme agli operatori economici, per stimolare l’accesso a programmi di trasferimento tecnologico e formazione, come ad esempio quelli forniti dai centri di competenza ed alta specializzazione. L’impiego delle nuove tecnologie, se adeguatamente calato nel contesto del territorio, può essere il fattore determinante per coniugare produttività e sostenibilità sia ambientale che economica. Lo sviluppo di infrastrutture adeguate, che agevolino i collegamenti con i territori limitrofi, è fondamentale per potenziare l’integrazione delle attività economiche presenti e delle reti turistiche del Comune con quelle dell’area di cui facciamo parte. In questo senso, la presenza digitale può ricoprire un duplice ruolo: aiutare le imprese a farsi conoscere e allocare i propri prodotti in mercati più profittevoli e fare da volano per il turismo. Sul turismo, aggiungerei che la pianificazione di un calendario eventi che tenga conto delle tradizioni e delle peculiarità del territorio, abbinandole però anche a una proposta più innovativa e coraggiosa è tra le nostre priorità. Inoltre, seria valorizzazione dei beni nella disponibilità del Comune, sicurezza e nuovo impulso alle politiche abitative sono altri punti caratterizzanti di un vasto programma che sarebbe riduttivo provare a restituire in poche righe”.

Redazione
© Riproduzione riservata
04/05/2023 10:16:38


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