Mondo politica: intervista con Marida Brogialdi, candidato sindaco a Caprese Michelangelo

Una carriera professionale all’interno di Comunità Montana e Unione dei Comuni della Valtiberina Toscana, ente del quale è stata dirigente. Ora Marida Brogialdi si appresta ad affrontare la prima esperienza politico-amministrativa come candidato sindaco nel suo paese, Caprese Michelangelo, alle comunali del 14 e 15 maggio prossimi. E “Insieme per Caprese” è il motto della lista che la supporta.

Brogialdi, come si è arrivati alla sua candidatura a sindaco e perché ha accettato di scendere in campo?

“I motivi che hanno stimolato la mia candidatura sono le premesse del programma amministrativo della lista che rappresento, “Insieme per Caprese”. Sono una cittadina di questo paese ho sempre vissuto con la mia famiglia in questa terra, sebbene abbia studiato e lavorato in altre realtà territoriali e qui ho deciso di crescere i miei figli che vi continuano a risiedere con le loro rispettive famiglie. Inoltre, ho lavorato alle dipendenze della pubblica amministrazione, sviluppando un’ampia esperienza e un’approfondita conoscenza dei meccanismi che governano la gestione della cosa pubblica. Vorrei mettere al servizio della collettività di Caprese la mia esperienza, perché possa essere utile al conseguimento dell’interesse comune nella gestione della cosa pubblica quale è appunto il Comune. Aggiungo rispondendo anche seconda parte della sua domanda che questa idea ha preso forma grazie anche ad un gruppo di persone capaci e volenterose, che intendono impegnarsi per mettersi al servizio della collettività di Caprese. La lista è civica e si richiama alla democrazia partecipativa alternativa a quella rappresentativa cui si trovano molte aggregazioni politiche, i cui candidati fanno parte della società civile, ovvero personaggi noti e stimati nell’ambito locale, dotati di professionalità diverse (imprenditori, artigiani, dipendenti del settore privato e pubblico, dalla scuola alla sanità). Tutti insieme e quindi “Insieme per Caprese” quale oggetto di una visione comune per dare una risposta concreta ai problemi dei cittadini di questa realtà territoriale. Le variegate competenze, esperienze e professionalità dei componenti la lista rendono il gruppo preparato ad affrontare le sfide e a cogliere le opportunità che via via si presenteranno, guidati da un unico obiettivo: la salvaguardia degli interessi dei cittadini e del territorio”.

Nella sua lista vi sono alcuni candidati consiglieri che nel 2018 erano addirittura avversari. Da una parte ciò suona come un segnale della trasversalità del suo movimento, ma dall’altra non rischia di porre qualche problema di gestione del gruppo?

“La lista è trasversale anche per includere le migliori competenze presenti nel territorio al servizio del cittadino. I componenti della lista sono coesi nel nostro obiettivo, che è quello di mantenere e migliorare i servizi e fare il meglio possibile per il nostro bellissimo Comune.

Il suo programma elettorale contiene elementi di continuità con i cinque anni di Claudio Baroni?

“Il programma di “Insieme per Caprese” si occuperà di esercitare al meglio i compiti e le funzioni amministrative che fanno istituzionalmente capo al Comune e che riguardano la sua popolazione e il suo territorio. E’ nostro intendimento salvaguardare i servizi esistenti, dalla scuola alla sanità del territorio al sociale, migliorandone l’erogazione e ampliandone le potenzialità. Non da ultimo, anche la gestione comunale del servizio di smaltimento rifiuti, in modo da renderlo il più possibile efficiente e moderno, con particolare riguardo alle politiche ambientali. Valorizzare i beni culturali e i siti storico-artistici, partecipare alle politiche attive dello sviluppo del turismo programmate in seno all’ambito turistico territoriale. Valorizzare i nostri prodotti, attraverso i quali il turista può fare esperienza della nostra cultura. Riteniamo fondamentale il mantenimento di una efficiente rete di servizi nel territorio anche per arginare la diminuzione della popolazione ed evitare lo spopolamento. Ci faremo rappresentanti di queste necessità nei confronti delle istituzioni e nelle politiche previste nelle aree interne. E’ nostro intendimento cogliere le opportunità finanziarie che si presenteranno per la realizzazione di progetti di manutenzione straordinaria, di sviluppo e riqualificazione. Certo, è un progetto ambizioso ma è nostra volontà di perseguirlo, mettendo a fattore comune tutte le nostre professionalità. Il nostro vantaggio è quello di avere un’ampiezza di vedute che vanno ad abbracciare tutto il Comune ed è questo il metodo con il quale vogliamo realizzare il nostro programma, che - al di là di eventuali elementi di continuità con il programma del sindaco Baroni - ne costituisce la differenza”.

Lei ha trascorso la vita professionale all’interno di Comunità Montana e poi Unione dei Comuni della Valtiberina, del quale è stata dirigente. È un ente che sta svolgendo il suo compito, oppure dovrebbe essere più incisivo in determinate materie?

“Per quanto riguarda il rapporto con l’ente Unione dei Comuni, nel caso della mia eventuale elezione a sindaco la partecipazione sarà nella veste di amministratore e non di gestore delle scelte stabilite dai sindaci che formano l’organo di indirizzo. Ritengo che la forma associativa dell’Unione sia comunque molto diversa da altri modi con i quali il legislatore ha inteso gestire alcuni servizi espropriandoli, dalle competenze comunali; nell’Unione, le decisioni restano in capo ai soggetti pubblici, sindaci a cui competono le scelte e gli indirizzi. Pertanto l’Unione è un ente importante per il territorio, in quanto consente di gestire in forma associata alcuni importanti servizi per i cittadini. Personalmente, sono convinta che i Comuni - in particolare i piccoli - nell’associare alcuni servizi potrebbero trovare soluzioni alla carenza di professionalità e alla scarsità di risorse finanziarie”.