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Mondo Politica: Alessandro Polcri sindaco di Anghiari e presidente della Provincia di Arezzo

"Oggi la provincia è un ente con un ruolo forte del Presidente"

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Sindaco di Anghiari, assessore (ex presidente) all’Unione montana dei Comuni della Valtiberina Toscana e dallo scorso 18 dicembre presidente della Provincia di Arezzo: insomma, il lavoro non manca per Alessandro Polcri su tutti i fronti politico-amministrativi, anche perché vi sono novità all’orizzonte degne di rilievo.

Polcri, come è partita questa sua esperienza da presidente della Provincia di Arezzo e quali sono i limiti di fondo nei quali si trova costretto a operare?

“Proprio venerdì scorso, si è tenuta la seconda seduta consiliare da quando sono presidente e abbiamo approvato all’unanimità tutti i punti all’ordine del giorno. Si parla sempre più di controriforma della Province con la possibilità di un ritorno alla elezione diretta per non farne più un ente di secondo livello; è stata costituita una commissione ristretta in Senato, al fine proprio di arrivare a una riforma organica e sembra che anche tutti i partiti, tanto di centrodestra quanto di centrosinistra, siano favorevoli in tempi relativamente stretti a un ritorno al suffragio diretto del popolo. Il ruolo della Provincia deve essere rilanciato, specie quale “casa dei Comuni” e per materie di importanza prioritaria chiamate edilizia scolastica e viabilità. C’è la volontà di accelerare i tempi e io stesso sono consapevole – qualora si tornasse al vecchio sistema elettorale – di guidare un’operazione transitoria e di essere il traghettatore dell’ente. Oggi la provincia è un ente con un ruolo forte del Presidente. Non vi è una giunta e il governo è nelle mani del presidente. Ritengo che sia quantomeno necessario portare alcuni correttivi per dare maggiore collegialità alle scelte. La mia idea di creare le commissioni va letta in questa direzione”.

Quali le priorità operative che da presidente si ritrova a dover affrontare?

“In questa fase il lavoro non manca di certo, fra cantieri nelle scuole e fondi del Pnrr, ma davanti a tutto c’è il bilancio di previsione 2023-25. Debbo mettere in moto la macchina organizzativa e ora sono dietro a formalizzare il bilancio, che poi dovranno approvare anche i sindaci. Ecco, anche in questo caso emergono le stranezze legate all’attuale organizzazione delle Province: il bilancio passa dapprima in consiglio, poi ai sindaci e infine torna in consiglio. Come dire, in altre parole, che se ne andrà un mese e mezzo”.

Lei è stato il primo promotore della proposta di candidare la Valtiberina Toscana a capitale italiana della cultura per il 2026. Qualcuno vi ha visto un’idea provocatoria, ma c’è l’intenzione di andare avanti?

“Certamente! Non appena uscirà il bando del Ministero, ci metteremo subito al lavoro per l’elaborazione del progetto, andando alla composizione di un comitato tecnico-politico che dovrà occuparsi della sua redazione. Possiamo decidere se accreditarci quest’anno e quindi andare a concorrere per il riconoscimento che verrà assegnato nel 2026. Personalmente, vorrei farlo quest’anno, anche se non è semplice: la Valtiberina è sempre stata la vallata “cenerentola” dell’Aretino, ma ora può invece esprimere numeri e qualità. Sono fiducioso”.

Il 2023 anno importante anche per Anghiari, il Comune che Lei guida dal 2016?

“Vi sono due cose delle quali io e la mia amministrazione andiamo orgogliosi. La prima riguarda la partenza dei lavori della ciclovia, dopo aver completato le relative procedure di assegnazione. Abbiamo superato al meglio lo scoglio dei Programmi Operativi Regionali (Por), arrivando proprio in tempo per la scadenza prevista di fine 2022, poiché abbiamo consegnato il tutto il 28 dicembre. L’altro motivo di soddisfazione è il reperimento dei fondi per la progettazione definitiva ed esecutiva di piazza Baldaccio, per cui si può cominciare a parlare già di cantieri. È l’intervento più significativo di questa amministrazione, per un importo di un milione e mezzo di euro. Quest’anno, poi, Anghiari è il Comune con il maggior numero di cantieri, con quasi sei milioni di euro provenienti da finanziamenti vari (Pnrr compreso) e con 400mila euro di investimenti attraverso le risorse della nostra amministrazione”.

Redazione
© Riproduzione riservata
01/03/2023 11:12:30


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