Opinionisti Giorgio Ciofini

La Francesca de Piero

È l’unica che ha visto Piero quand’era ancora in vita, al Borgo

Print Friendly and PDF

Viene da Anghiari e di calcio ci capisce quanto io di cucito, ma porta nel football il punto di vista femminile. Più che per l’Arezzo fa il tifo per il suo Piero. Ora è diventata anche scrittrice.

La Francesca de Piero

            È l’unica che ha visto Piero quand’era ancora in vita, al Borgo. Praticamente gli bastava afacciasse a’ la finestra, che lo vedeva ‘n fondo a la dritta, a cazzeggiare col Pacioli. Ma sia ben chiaro: unn’ha l’età di Matusalemme anzi, a l’epoca, era piutosto giovanina. Il su’ Piero non fa il pittore e non viene dal Borgo, ma da’ la Rassinata, con ben altre prospettive. Lei è d’Anghiari, come quel Baldaccio che, a ’Rezzo, cià regalato quel parcheggione sempre voto, uguale al capo di chi l’ha fatto. Una volta era tonda com’il su’ Piero, che il Brunacci faceva col compasso, ma ora pare una di quelle che fanno le sfilate e son’ottime con ‘n filo d’olio e quattro capperi sul pane. Orfana di Piero, tra i romani, è ardotta com’uno della Minghelli senza curva, o come Piero tra Chianese e Martinetti, senza ‘l garofano a l’occhiello. Per artrovallo ha frugato tutt’i boschi della Rassinata, anche col can de Betto, che ha ‘n naso che manco l’Alighieri. Gnente! Piero de’ la Francesca è sparito dalla giografia del calcio. A’ la fine la Francesca ha messo ‘l cuore in santa pace e s’è fidanzata con bravo citto tutto casa e chiesa. Così, dopo Piero, palloni, penne, tastiere, format, Salvi e Corriere (che non sono quelle del Baschetti) finalmente la Francesca ha ‘nguminciato a dasse da fare col pennello, come que’ l’altro Piero, che vedeva dalla finestra in fondo a’ la dritta da ’Nghiari, quand’era cittarella. Ultimamente la Francesca di Piero, non se regge più. Ha ‘l palletico a’ dosso e s’è fatta più vasche in piscina, di quante n’hanno fatte l’aretini pel Corso, dal nervoso. La Ferla ha anche riempito d’acqua la dritta, per far sfogare la concittadina illustre, diventata anche scrittrice di successo. Ma, a furia di far le vasche da ‘Nghiari al Borgo e viceversa, la Francesca s’è fatta trasparente com’i bilanci e i pezzi, per il Corriere, li tesse col tombolo e l’uncinetto. Fa i golfi pel su’ Piero, che s’è armesso a spaccar legna e quand’artorna dal bosco, parino, deve star’al caldino. Co’ la nova silouette, la Francesca, fa anche le sfilate d’alta moda. Cià ‘n par par de tacchi che, co’ la metà, anche Piero diventerebbe una stanga. Di calcio ce capisce quanto io di cucito, però que’ la volta che l’Arezzo è artorno in serie B, più ch’a Somma, Pasqual, Venturelli, Gelsi, Serafini e’ Abbruscato, sapete a chi si deve la promozione, dopo vent’anni di digiuno? A’la Francesca di Piero. Bastava ‘nfatti che lei mettesse un piede fori da’ lo stadio, che l’Arezzo segnava. Praticamente que’ l’anno l’amaranto l’hanno vinte tutte, perché la Francesca faceva come l’Avvocato. Dopo ‘n oretta in bianco fantasma, se n’andava a prendere il su’ tombolo e l’Arezzo segnava. Così la Francesca se fece il corredo e la Minghelli, ‘nvece che striscioni ‘nveliniti com’a Piero, gli dovrebbe fare un monumento!               

Giorgio Ciofini
© Riproduzione riservata
02/02/2021 20:40:18

Giorgio Ciofini

Giorgio Ciofini è un giornalista laureato in lettere e filosofia, ha collaborato con Teletruria, la Nazione e il Corriere di Arezzo, è stato direttore della Biblioteca e del Museo dell'Accademia Etrusca di Cortona e della Biblioteca Città di Arezzo. E' stato direttore responsabile di varie riviste con carattere culturale, politico e sportivo. Ha pubblicato il Can da l'Agli, il Can di Betto e il Can de’ Svizzeri, in collaborazione con Vittorio Beoni, la Nostra Giostra e il Palio dell'Assunto.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Giorgio Ciofini

Via Tarlati ad Arezzo >>>

Vittorio Farsetti, teneva banco come gli svizzeri e aveva due nemici mortali: Siena e i Tedeschi. >>>

Vittorio Farsetti teneva banco come gli svizzeri e aveva due nemici mortali: Siena e i Tedeschi. >>>

Walter Sabatini, il poeta dei diesse >>>

Per la verità e per un Arezzo all’altezza della città e anche dei sogni >>>

L’erigenda chiesa >>>

Il Pionta >>>

L’Avato >>>

Il Sugnaccio >>>

Il Sinatti >>>