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Mondo Politica: intervista al sindaco di Caprese Michelangelo Claudio Baroni

"Dal punto vista economico-finanziario siamo un Comune virtuoso"

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Imprenditore nella vita di tutti i giorni a Sansepolcro e da due anni e mezzo anche sindaco del suo paese, Caprese Michelangelo. Claudio Baroni è stato all’opposizione, durante la breve legislatura del sindaco Paolo Fontana interrotta per la morte di quest’ultimo, poi nel giugno del 2018 è stato eletto primo cittadino.

Baroni, come è stata gestita l’emergenza Covid-19 a Caprese Michelangelo?

“Secondo le nostre possibilità e comunque bene. Nella prima ondata abbiamo avuto un solo positivo e questo fatto ci ha preso alla sprovvista, creando panico e diffidenza fra la gente, che ovviamente si preoccupava non appena lo vedeva in giro anche per effettuare il tampone. Ma quanto accaduto in primavera è stato nulla rispetto alla seconda ondata: abbiamo contato 18 persone contagiate (con tre ricoveri in terapia intensiva), ma è anche vero che il comportamento dei cittadini è stato più consapevole e meno allarmistico. Si è trattato di qualche nucleo familiare, rimasto in isolamento e al momento vi sono ancora tre positivi in fase di guarigione. Diciamo quindi che la prima fase ci ha dato meno problemi e più paura, mentre la seconda più problemi e meno paura”.

Caprese è il capoluogo della ristorazione e per giunta di quella di qualità. Quanto ha pesato il Covid-19 su una delle principali attività economiche del paese?

“Molto: la situazione è grave, perché appunto Caprese è caratterizzato dalla presenza di esercizi di ristorazione e se questi sono chiusi il paese diventa morto in automatico. Oltre al momento conviviale, vi è anche il passeggio e qui, nel periodi di emergenza, non si è visto nessuno. Un paese stravolto e irriconoscibile. La chiusura dei ristoranti è poi grave anche perché gli esercenti hanno riaperto facendo investimenti e rinunciando a metà della capienza dei locali, quindi anche le prenotazioni sono scese. Per fortuna che i nostri ristoranti possono contare anche su un attiguo giardino, che specie quando la stagione è favorevole offre un contributo importante. Ecco perché ritengo inconcepibili le manovre messe in atto su scala nazionale: le disposizioni attuate per le grandi città e per i loro centri storici non possono essere valide anche per comunità di montagna, dove i ristoranti beneficiano di spazi per lavorare in sicurezza”.

Nonostante il Covid-19, l’attività amministrativa del 2020 da che cosa è stata contraddistinta?

“Stiamo andando tuttora avanti con i lavori pubblici, attraverso bandi già organizzati anche per gli appalti più difficili: i lavori dell’ascensore sono invece ancora da appaltare. E poi, l’amministrazione si è dedicata molto al bando per i ristori a imprese e famiglie nelle quali vi sono figli che vanno a scuola. Cimiteri e viabilità le voci sulle quali abbiamo insistito di più, non dimenticando la messa in sicurezza del giardino dell’asilo nido inaugurato a inizio anno”.

L’agenda dal 2021 che cosa prevede?

“Porteremo avanti i progetti di riqualificazione dei borghi e dei centri storici del nostro Comune, beneficiando peraltro di finanziamenti regionali. Un altro obiettivo significativo è quello della riqualificazione della Corte Alta del Castello, con l’impianto di allarme sugli edifici comunali e un investimento sul centro commerciale naturale nel cuore del paese. Lavoriamo insomma in chiave di rilancio turistico per Caprese”.

La fine del 2020 segna anche il giro di boa per la legislatura con Claudio Baroni sindaco. È soddisfatto di quanto finora è riuscito a portare avanti?

“Diciamo che non sono mai soddisfatto, nel senso che vorrei fare di più. Abbiamo però retto bene la pandemia e dal punto vista economico-finanziario siamo un Comune virtuoso, con oltre un milione e mezzo di euro per il finanziamento di opere pubbliche. Abbiamo completato l’asilo nido e gestiamo da noi la Tari, i cimiteri e la pulizia delle strade: ciò mi rende soddisfatto, ma se avessimo la possibilità di assumere personale in pianta organica riusciremmo a fare senza dubbio di più”.

L’auspicio per il 2021?

“Che ci si possa vaccinare tutti. Io mi sottoporrò al vaccino non appena sarà il mio turno, per cui spero che si riesca a superare una fase critica divenuta insostenibile, al fine di poter procedere con il lavoro e con gli investimenti in generale. Per ciò che riguarda il turismo, c’è il camping che è rimasto fermo e che necessita di lavori. Spero quindi di tornare con spirito positivo a gestire ciò che Caprese può offrire dal punto di vista turistico e ambientale e a veder lavorare imprenditori e ristoratori in un clima di maggiore serenità”.

Redazione
© Riproduzione riservata
31/12/2020 07:40:04


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