Notizie Locali Interviste locali
Mondo Politica: intervista a Gabriele Marconcini assessore al comune di Sansepolcro

Escludo che alle prossime elezioni si punterà a un bipolarismo, il mondo civico é vivo
Fra gli assessori più attivi all’interno della squadra di giunta del Comune di Sansepolcro, Gabriele Marconcini non boccia assolutamente l’alleanza civica che guida la città. Dal 2016, ha la responsabilità in materia quali cultura, pubblica istruzione e beni comuni, dopo che nel 2015 era stato candidato alle regionali per Rifondazione Comunista.
Marconcini, l’esperienza dell’alleanza civica a Sansepolcro – al di là degli ultimi sviluppi e di una legislatura prossima alla conclusione – è da considerarsi al capolinea?
“A mio avviso no: c’è ancora margine per lavorare su progetti fuori dai partiti, come c’è sempre stato. Noi abbiamo fatto progetti forti, la tradizione civica esiste anche nella nostra città e dopo questa esperienza vi potranno essere casi omologhi, quindi lo stesso tipo di progetto nostro può continuare ad avere forza, anche con figure diverse. Non credo poi che quanto avvenuto di recente possa averne ridimensionato la portata; anzi, gli avvicendamenti sono normali e Luca Galli ha fatto una scelta di vita”.
Andrà avanti l’esperienza di “Insieme Possiamo”, oppure tornerà ad avere la sua connotazione politica, che è quella di Rifondazione Comunista?
“Per come la vedo, la lista civica può andare avanti senza problemi. Abbiamo appurato che il modello ha forza e potenzialità, per cui può avere benissimo un futuro. “Insieme Possiamo” è diventata una piattaforma attraverso la quale mettersi al servizio della città, con le esperienze che hanno le sue persone, senza stare ad abiurare idee. Si tratta di lavorare su progetti civici con una base programmatica e su questa “maglia larga” possono entrare coloro che si riconoscono in questa direzione”.
E come mai, allora, qualche esponente di Rifondazione Comunista non si trova più in sintonia con il sindaco Mauro Cornioli?
“All’interno del partito non ho notato risvolti di questo tipo. Forse, potrebbe trattarsi di alcuni rapporti personali. Posso dire che a livello di partito e di lista civica non vi sono problemi; semmai – ci può stare – quando ci si trova all’interno di una coalizione spesso occorre trovare delle sintesi che magari non collimano con il programma di questo o quel gruppo. È qui che probabilmente può originarsi qualche divergenza”.
Di conseguenza, sbaglia chi sostiene che la campagna elettorale per le comunali a Sansepolcro sarà caratterizzata da un possibile ritorno al bipolarismo?
“Sinceramente sì, anche se questa è una lettura strettamente personale. Sono infatti convinto che non si tornerà al bipolarismo o dualismo che sia. Le basi civiche esistevano radicate a Sansepolcro già prima della nostra alleanza e l’esito delle elezioni regionali di settembre non ha fatto altro che confermarlo, nel senso che i partiti tradizionali soffrono quando si va alle urne per le amministrative. In questo contesto, il centrodestra ha ottenuto un consenso maggiore perché il centrosinistra ha perseguito in Toscana politiche rivelatesi penalizzanti per i territori marginali”.
Si ritiene soddisfatto del lavoro portato avanti come assessore alla cultura, all’istruzione e ai beni comuni? E vi sono altri obiettivi da realizzare di qui a fine mandato?
“Gli obiettivi ancora ci sono. Sono nel complesso soddisfatto, anche se tutto è perfettibile; paghiamo il periodo attuale, non certo favorevole per completare progetti con il coinvolgimento di altri assessorati (lavori pubblici, per esempio, in relazione al cantiere della scuola media Buonarroti), a cominciare da quello del grande museo, per il quale ora cerchiamo di intercettare i canali di finanziamento. Lo stesso piano integrato della cultura ha dovuto fare i conti con il Covid-19 e poi da un paio di mesi c’è un nuovo assessore regionale in materia, quindi vi sono stati rallentamenti. Sui beni comuni – contrariamente a quanto si dice – il risultato si porta sempre a casa; sull’acqua, per esempio, abbiamo ottenuto il massimo a proposito di due punti forti: la ripubblicizzazione totale in Toscana (votata all’unanimità due anni fa e ovviamente non è una battaglia solo del Comune di Sansepolcro) e la gestione del servizio improntata su modelli di prossimità. Sul versante rifiuti, quanto abbiamo fatto è riuscito a produrre un balzo in avanti nella percentuale della raccolta differenziata e stiamo per approvare un ordine del giorno per garantire ai Comuni soluzioni alternative a quella di Sei Toscana per alcuni servizi”.
Lei, tempo addietro, aveva detto che nella scala personale delle priorità vi erano lavoro e vita privata. Rimane sulla stessa posizione, oppure c’è una finestra aperta per il secondo mandato?
“Non ambisco a rivestire ruoli per lungo tempo, ma allo stesso tempo mi piacerebbe completare i progetti portati avanti. Vi saranno le condizioni? Non lo so. Mi auguro comunque che i progetti ai quali alludo vengano portati avanti, anche con un titolare di ruolo diverso dal sottoscritto”.
Commenta per primo.