Covid-19: tartufai dell'Alta Valle del Tevere insieme per una iniziativa di solidarietà
Con il valore monetario delle trifole hanno donato 135 tute per l'ospedale di Città di Castello
Quando i tartufi profumano anche di… solidarietà e di unione territoriale. In un anno nel quale il Covid-19 ha fatto saltare in massa tutti gli eventi del periodo legati alla trifola e ai prodotti del bosco in tante località della vallata tosco-umbra, ecco che è un cercatore (o cavatore, se preferite) di Città di Castello, Cristiano Caldei, ha deciso di esaltare i pregi di questo prodotto mettendolo al centro di una iniziativa particolare: ha infatti creato su WhatsApp un gruppo dei suoi colleghi cavatori di tartufi e insieme hanno messo una cinquantina di grammi ciascuno, monetizzandoli dal titolare di un nota azienda di commercio, la Jimmy Tartufi, che li ha appoggiati nell'iniziativa. E allora, con l’inedita “colletta” di tartufi sono state acquistate 100 tute antivirali per il reparto Covid e 35 per il consultorio nel quale si effettuano i tamponi. Nel pomeriggio di sabato prossimo, 14 novembre, si procederà con la consegna dell’equipaggiamento all’esterno dell’ospedale tifernate, con tanto di mascherina e distanziamenti. Fra i cavatori vi sono persone anche del versante toscano della vallata e alludiamo a Sansepolcro, ma ecco i nomi di coloro che hanno aderito sono: Cristiano Caldei, Luca Aluigi, Michele Tosti, Sandro Bandini, Alessandro Angeli, Duccio Traversini, Marco Angeloni, Riccardo varassi, Francesco Puddu, Andrea Corsi, Paolo Fratini, Gabrio Fiorucci, Giacomo Lucci, Daniele Pescari, Alessandro Pazzagli, Davide Pincardini, Gaetano Quintini, Lorenzo Busatti, Luca Silvestrini, Simone Nardi, Bartolomeo Maurelli, Fabrizio Gragnoli, Alfredo Pecorelli, Jimmy e Fabio Cecchini, Massimiliano Fiorucci, Lorenzo Brunoni, Matteo Guerri, Stefano Paoloni, Enrico Montini, Francesco Mastrangeli, Andra Canuti, Andrea Urbani, Maurizio Polchi, Massimiliano Tosti a Andrea Malatesta. “Con questa iniziativa – ha detto l’ideatore Caldei – abbiamo dimostrato che il tartufo, oltre che invidia e rivalità, porta anche solidarietà e la figura del tartufaio in queste cose è sempre in prima linea”.
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