Morto a 90 anni Antonio Sari, vecchia gloria calcistica del Sansepolcro poi divenuto biturgense

Veneto di origine, aveva giocato anche con Arezzo e Città di Castello
È morto nei giorni scorsi Antonio Sari, una fra le ultime vecchie glorie calcistiche dello spettacolare Sansepolcro degli anni ’50. Aveva compiuto 90 anni lo scorso gennaio e negli ultimi tempi le sue condizioni di salute erano improvvisamente peggiorate. Originario di Ponte di Piave, Comune veneto del Trevigiano, aveva iniziato a giocare nel Treviso sotto la guida di due allenatori chiamati Nereo Rocco e Giuseppe “Gipo” Viani, che avrebbero poi fatto le fortune del Milan. Terzino sinistro che calciava con entrambi i piedi, aveva militato nel Brindisi (dove ricordano la sua doppietta decisiva in un acceso derby contro il Bari), poi nel 1952 era arrivato all’Arezzo, rimanendovi un paio di stagioni fra Serie D e Promozione, prima di passare al Sansepolcro, dove ha militato per diversi anni e conquistato anche un terzo posto in D nel 1956 dietro Siena e Solvay. Erano tempi gloriosi per il calcio biturgense. A inizio degli anni ’60, Sari aveva vestito per due anni – sempre D – anche la maglia del Città di Castello; dopo aver attaccato le scarpette al chiodo, ha fatto per un breve periodo anche l’allenatore, vincendo campionati dilettantistici a San Giustino e con la Sulpizia di Pieve Santo Stefano. A Sansepolcro, aveva conosciuto Clara (deceduta nel 2006), la donna che poi avrebbe sposato e assieme alla quale avrebbe gestito l’elegante boutique che tuttora manda avanti il figlio Andrea, conosciuto anche come cantante lirico. A lui e alla sorella maggiore Elisabetta, la nostra redazione rinnova le proprie condoglianze.
Nella foto: Antonio Sari con la casacca del Città di Castello nella stagione 1961/'62
Commenta per primo.