Cascate del Bucamante
Un luogo adatto per immergersi in un rinfrescante contatto con la natura
A pochi chilometri da Modena, l’oasi naturalistica delle Cascate del Bucamante, è un ottimo modo per scappare dalla calura della città. Un luogo adatto per immergersi in un rinfrescante contatto con la natura.
Il Rio Bucamante prende il nome dalla leggenda di Odino e Titiro. Nasce dal più importante affluente del torrente Tiepido del monte di Monfestino sugli Appennini Modenesi. Facilmente raggiungibili, sono anche ben segnalate per chi transita in zona.
Seguendo le indicazioni per Serramazzoni e Pavullo nel Frignano sulla Strada Statale SS12 Nuova Estense. Dobbiamo girare al bivio per Pazzano e successivamente per il piccolo borgo di Granarolo. Qui troverete a un comodo parcheggio gratuito dove poter sostare con la macchina o la moto.
Assolutamente sconsigliato per chi viaggia in camper essendo le vie e la salita assolutamente troppo strette per poter passare!
Il percorso in mezzo alla natura è consigliato a un pubblico senza problemi di deambulazione. Assolutamente sconsigliato per passeggini o bambini non ancora ben sicuri sulle proprie gambe essendo in parte in mezzo al bosco e in parte su un terreno scivoloso. L’attrezzatura adatta all’escursione è quella di ottime scarpe da ginnastica con suola non liscia. In alternativa scarpe da trekking adatte a sentieri boschivi sono le più adatte.
Il percorso è il classico ad anello. Si può scegliere se utilizzare il bivio tra il sentiero rosso Odina, il quale costeggia il torrente, in mezzo alla vegetazione. Oppure il sentiero verde Titiro che è parte asfaltato, in salita e assolutamente al sole nelle giornate più calde.
Noi consigliamo assolutamente di partire con il sentiero rosso Odina. Esso permette di raggiungere in breve tempo i quattro balzi delle cascate. E le relative aree di sosta. La scelta è voluta in quanto sono in discesa e permettono cosi di non stancarsi subito prima di raggiungere la meta desiderata.
Essendo ad anello, il percorso può continuare seguendo le indicazioni per Titiro. Essorisulterà una parte in salita e una parte in assoluta facilissima discesa costeggiando l’abitato di Granarolo.
Lungo il percorso troverete alcune aree di sosta dove poter stendere un telo e poter mangiare qualcosina prima di intraprendere la passeggiata ma essendo totalmente in mezzo alla natura non ci sono cestini dove buttare i rifiuti e le normali regole di comportamento civile sono sempre ben accette dagli amanti della natura.
A questo punto vi domanderete ma chi sono Odina e Titiro? La storia della giovane castellana e del timido pastore, assomiglia molto a quella di Romeo e Giulietta romanzata dal noto drammaturgo inglese Shakespeare. Il finale è molto similare alla nota storia degli amanti di Verona.
La leggenda infatti racconta che dopo innumerevoli incontri nel bosco per poter vivere la loro storia d’amore. I due amanti vennero scoperti e Odina fu segregata in un castello. Riuscì nonostante tutto, a scappare dalla sua prigione. E a ritrovare il suo Titiro con cui scelse la morte, piuttosto che vivere una vita l’uno lontana dall’altro.
Mano nella mano, si gettarono da una delle cascate trovando la morte. Creando così la leggenda da cui presero il nome i rivoli di acqua fresca ovvero “Buca degli amanti”
Siamo giunti alla fine di questo percorso. Prima di salutarvi, troverete un breve riassunto per raggiungere le tranquillissime Cascate del Bucamante sugli Appennini Modenesi. Questo percorso merita una piccola considerazione da fare. Non aspettatevi salti delle Cascate come nelle migliori tradizioni. A seconda del periodo e della potenza dell’acqua, avrete diverse esperienze.
Ma una cosa è certa: la pace e la tranquillità unita alla freschezza dell’acqua vale sicuramente lo sforzo della passeggiata.
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