Trevi la città dell'olio
Questa antica cittadina è inserita nella lista dei Borghi più belli d’Italia
Trevi è tra le città più rinomate dell'Umbria, sorta in epoca romana nei pressi della via Flaminia e delle rive del Clitunno, proprio vicino ad Assisi la città di San Francesco, a Montefalco e alla zona che è divenuta la patria del Sagrantino.
Questa antica cittadina è conosciuta come Città dell’Olio e inserita nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Scopri allora cosa vedere durante una giornata da trascorrere a Trevi con la nostra mini guida!
Immersa tra gli ulivi, Trevi conserva testimonianze romane, come le poderose mura (I secolo a.C.) che cingono il centro abitato, e medievali come porta del Bruscito, porta del Cieco, porta San Fabiano e l’arco del Mostaccio che conferiscono al luogo un’atmosfera particolarmente affascinante.
Lungo il percorso che sale verso il centro storico del borgo, incontrerai il Santuario della Madonna delle Lacrime. Secondo la tradizione, il Santuario deve il suo nome alla lacrimazione di un dipinto raffigurante la Madonna, episodio al quale seguirono vari miracoli. La struttura è a croce latina irregolare con un’unica navata slanciata verso l’alto con ampie volte a crociera e rappresenta un significativo esempio del Rinascimento in Umbria. Tra le varie cappelle affrescate meritano particolare attenzione l’"Adorazione dei Magi" del Perugino (1522), secondo altare a destra, e la "Deposizione" di Giovanni di Pietro detto lo Spagna (1520).
La costruzione della chiesa segna per Trevi un periodo di grandi trasformazioni urbanistiche che, a partire della seconda metà del Quattrocento, vedono la realizzazione di una consistente edilizia civile con palazzi nobiliari che cambiamo il volto medievale della città.
Il cuore del centro storico è Piazza Mazzini, chiusa ad angolo dal Palazzo comunale del XIII secolo con la torre civica. Del XIX secolo, opera dell'architetto Domenico Mollaioli, il Teatro Clitunno, con all'interno un bel sipario dipinto da Domenico Bruschi. Inserito, dopo il restauro del 1993, nei circuiti regionali, ospita numerosi spettacoli nell’arco dell’anno.
Poco distante la chiesa di San Giovanni Decollato, in stile Neoclassico, e Casa Petrucci, elegante costruzione rinascimentale la cui facciata conserva scene graffite di carattere profano raffiguranti il "Mito di Diana e Aneone".
La Chiesa di San Francesco, del XIV secolo, in stile Gotico, fu eretta per onorare il Santo che aveva predicato a Trevi nel 1213. La facciata presenta sopra il portale una lunetta con un affresco trecentesco mentre, l’interno, custodisce il sepolcro del XIV sec. di Giacomo Valenti. All’interno potrete ammirare resti di affreschi del XIV e XV secolo, un organo monumentale del 1509 ed un Crocifisso del XIV secolo, opera del Maestro del Crocifisso di Trevi.
L’ex convento annesso alla chiesa ospita il complesso museale dove sono raccolte le opere d’arte di San Francesco, con dipinti dal XIV al XVII sec. (da segnalare un trittico e polittico di scuola folignate, una Pala d’altare dello Spagna) ed il Museo Regionale della Civiltà dell’Olio.
La Chiesa di Sant'Emiliano è intitolata al primo vescovo di Trevi, patrono della città. Realizzata in stile romanico ma rivisitata più volte nei secoli successivi, presenta in facciata un bel portale quattrocentesco coronato da un timpano con pregevole altorilievo raffigurante “Sant’Emiliano tra i Leoni“.
Altre opere degne di nota sono la Cappella di San Girolamo, splendidamente affrescata dallo Spagna e da Tiberio di Assisi, e adiacente, la chiesa di San Martino con l'annesso convento che reca nel portale una pittura a fresco di Tiberio di Assisi e all'interno opere di Pierantonio Mezzastris e dello Spacca; la chiesa del Crocifisso che custodisce altri affreschi dello Spacca; il convento di Santa Chiara e adiacente la chiesa di Santa Croce (di arte contemporanea) che custodisce una tela di Lazzaro Baldi.
Oltre agli edifici sacri, vi suggeriamo una visita ai palazzi più importanti della città:
- Palazzo Lucarini, uno dei più prestigiosi, sede del Trevi Flash Art Museum, dove sono ospitate mostre periodiche di arte contemporanea di livello internazionale;
- Palazzo Natalucci, dalle caratteristiche porte arabe;
- Palazzo Valenti che conserva una delle più antiche raccolte archeologiche dell'Umbria.rte
Cosa Fare a Trevi
Cosa fare a Trevi, dopo aver visitato il centro storico? La verde collina che ospita questo grazioso paesino offre numerose possibilità di effettuare attività all’aria aperta: visite guidate e passeggiate nei campi alla scoperta delle erbe selvatiche e del loro impiego nella civiltà contadina, praticare biking, orienteering, bird watching, equitazione... o organizzare un pic-nic!
Essendo una delle zone più importanti dell’Umbria per l’elevatissima qualità dell’olio, la visita ai frantoi è fortemente consigliata! Avrai così l’occasione di assistere a tutti i processi di lavorazione, dall’entrata delle olive all’imbottigliamento.
Una meta imperdibile per una gita “fuori porta” sono le Fonti del Clitunno, nei pressi del borgo di Campello sul Clitunno: alimentate da sorgenti sotterranee che fuoriescono da fessurazioni della roccia, costituiscono un vero gioiello naturalistico della zona. Lo specchio d’acqua limpidissima che viene a formarsi e le sue rive circondate da una fitta vegetazione di salici piangenti e pioppi conferiscono all’ambiente un’atmosfera suggestiva e romantica.
Cosa Mangiare a Trevi
La tradizione gastronomica umbra ha radici molto antiche e legate ai prodotti della terra. Ma cosa mangiare a Trevi? Prodotti tipici del luogo l'olio extravergine d’oliva e il sedano neroutilizzato per preparare salse, crostate e ripieni di carne. La ricetta più semplice, che abbina insieme due prodotti tipici di Trevi, è quella dei sedani in pinzimonio o a “cazzimperio”.
Tra gli squisiti prodotti locali sono da menzionare gli insaccati di maiale, il formaggio pecorino e il miele. Non sufficientemente valorizzato è il vino Trebbiano, che nel nome porta l'indicazione dell'origine (Trevi, in latino = Trebia, da cui l'aggettivo Trebianus), da tempi remoti diffusosi ovunque con nomi diversi.
E per chi ama la cucina rustica, vi consigliamo di provare zuppe e insalate a base di farro e orzo o legumi locali.
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