Insieme Possiamo vota contro l’introduzione della tassa di soggiorno a Citerna

“Una misura affrettata, priva di visione e dannosa per le nostre realtà turistiche"
Durante il Consiglio Comunale del 7 novembre 2025, il gruppo consiliare Insieme Possiamo ha espresso voto contrario all’introduzione della tassa di soggiorno nel Comune di Citerna, ritenendo il provvedimento inopportuno, poco lungimirante e privo di un’adeguata analisi del contesto economico e turistico locale.
La scelta dell’Amministrazione arriva infatti senza uno studio approfondito degli impatti, senza una valutazione delle reali necessità del comparto turistico e con un confronto che non ha trovato condivisione di intenti con gli operatori del settore, che rappresentano l'ossatura dell’accoglienza nel nostro territorio.
Un provvedimento che penalizza un turismo fragile e stagionale
Citerna conta un limitato numero di strutture ricettive attive, con un flusso turistico estremamente modesto (6.869 presenze registrate nel 2024) e fortemente legato alla stagionalità, ai pellegrinaggi della Via di Francesco e al turismo familiare sostenibile.
La tassa di soggiorno, in questo scenario, rappresenta:
● un aggravio ingiustificato per un comparto già fragile;
● un fattore di svantaggio competitivo rispetto ai comuni vicini di pari vocazione, che non applicano alcuna tassa analoga (Monte Santa Maria Tiberina, Pietralunga, San Giustino, Anghiari);
● un deterrente per un turismo di passaggio, spesso di una sola notte, che costituisce la maggior parte delle presenze nel centro storico.
La decisione appare ancor più discutibile alla luce del fatto che molte strutture ricettive del territorio non dispongono ancora di servizi essenziali, come metano o raccolta differenziata efficiente.
Invece di colmare queste lacune, l’Amministrazione decide di imporre:
● nuovi adempimenti burocratici complessi,
● obblighi di trasmissione telematica,
● un regime sanzionatorio pesante, che rischia di colpire proprio quei piccoli operatori che garantiscono ogni giorno accoglienza, manutenzione e promozione del territorio con risorse limitate.
Un Comune con poche presenze e poche strutture dovrebbe sostenere chi tiene viva l’economia locale, non complicarne ulteriormente il lavoro.
La tassa viene introdotta senza alcun piano di utilizzo chiaro delle risorse, senza strategie definite per il turismo e senza un progetto di investimento condiviso con gli operatori.
La petizione degli albergatori, consegnata e protocollata presso il Comune di Citerna e firmata da tutte le strutture attive, evidenzia esattamente questo: non esiste una reale progettualità turistica in grado di giustificare l’introduzione del tributo.
Un’Amministrazione che non ascolta la propria comunità economica e che non coinvolge chi opera quotidianamente sul territorio rinuncia a costruire percorsi di sviluppo partecipato, danneggiando l’immagine e la credibilità dell’ente.
Il nostro gruppo continuerà a sostenere gli operatori turistici e a chiedere che l’Amministrazione adotti politiche di sviluppo più inclusive e realmente capaci di valorizzare il patrimonio e le persone che rendono questo Comune un luogo unico da scoprire.

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