Giornata Mondiale della Menopausa, Asl Tse dedica un weekend alle donne

Visite gratuite, consulenze e punti informativi all’ospedale San Donato di Arezzo
Due giornate, il 17 e il 18 ottobre, dedicate interamente alle donne in menopausa che all’Ospedale San Donato di Arezzo potranno trovare tutte quelle informazioni utili a vivere questo importante e delicato periodo della vita. L’iniziativa è stata promossa nell’ambito della Giornata Mondiale della Menopausa (18 ottobre 2025) in collaborazione con Fondazione Onda ETS e gli ospedali Bollino Rosa e prevede l’offerta di servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi per sensibilizzare le donne sui cambiamenti che accompagnano la menopausa e sulle strategie comportamentali, diagnostiche e terapeutiche da adottare per migliorare i disturbi e prevenire e/o ridurre le complicanze a medio-lungo termine, come le malattie cardiovascolari e l’osteoporosi.
Da una indagine di Fondazione Onda ETS su 600 donne tra i 45 e i 55 anni, infatti, emerge che l’informazione sul tema della menopausa è superficiale e le donne convivono passivamente con i sintomi di questa fase di grande cambiamento quali i disturbi del sonno, vampate di calore, sudorazione eccessiva e stanchezza. Circa la metà delle donne non assume alcun rimedio per prevenire o far fronte alla sintomatologia considerando la menopausa come una normale fase della vita.
Si comincia venerdì 17 ottobre quando Asl Toscana Sud Est offre alle donne interessate la possibilità di avere un colloquio (prenotazione obbligatoria) con il medico endocrinologo e con la specialista di Dietetica medica che fornirà consigli su uno stile alimentare corretto. A queste visite si aggiunge la conferenza dedicata alla menopausa che il dr. Ciro Sommella, direttore UOC Ginecologia e Ostetricia, terrà nell’Auditorium dell’ospedale di Arezzo venerdì 17 ottobre con inizio alle ore 17: lo specialista, oltre a fornire tutte quelle informazioni utili per affrontare al meglio la menopausa, risponderà alle domande delle donne presenti. Tutte coloro che parteciperanno all’incontro, avranno diritto, se lo desiderano, il giorno dopo a una visita per la menopausa gratuita. Sabato 18 ottobre dalle 9 alle 12, invece, il Centro di Senologia dell’ospedale San Donato sarà disponibile per offrire tutte quelle informazioni utili a sensibilizzare sull’importanza di aderire allo screening mammografico in post-menopausa.
A questo si aggiunge il 21 ottobre la Camminata notturna in rosa, organizzata, come ogni anno, da Calcit Arezzo in collaborazione con Asl Toscana Sud Est, al parco Giotto con ritrovo dei partecipanti alle 20,45.
«La Giornata Mondiale della Menopausa rappresenta un’importante occasione per sensibilizzare le donne su un momento fisiologico della vita femminile – spiega il dr. Ciro Sommella Direttore UOC Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale San Donato di Arezzo –. Noi abbiamo scelto di farlo con un incontro gratuito durante il quale verranno affrontati diversi temi legati alla menopausa, con l’obiettivo di fornire alle donne informazioni chiare e precise su questo delicato periodo della vita. Sarà un momento di confronto tra professionisti del settore e cittadinanza dove io e le mie colleghe saremo a disposizione per fornire informazioni scientifiche e sfatare false credenze sulla menopausa».
Le donne che parteciperanno all’incontro, se lo vorranno, il giorno successivo potranno avere una visita per la menopausa gratuita presso l’Ospedale San Donato, finalizzata all’inquadramento della menopausa, alla prevenzione e alla eventuale terapia.
«La menopausa è un processo naturale che comporta una serie di cambiamenti fisici ed emotivi – prosegue il dr. Sommella -. Informarsi e confrontarsi con altri può essere di grande aiuto per affrontare al meglio questo periodo della vita. Con l’allungamento dell’aspettativa di vita, la donna oggi ha la prospettiva di trascorrere in menopausa circa trent’anni: un lungo periodo in cui una corretta informazione, un’attenta prevenzione e un adeguato trattamento dei sintomi possono contribuire a migliorare la qualità della vita limitando l’impatto delle malattie croniche degenerative».
Commenta per primo.