Un super esperto per l'autopsia di Roberta Mazzuoli morta in una clinica di Arezzo

Nel frattempi il Pm Laura Taddei indaga con ipotesi di reato l’omicidio colposo
L’autopsia sul corpo della 48enne Roberta Mazzuoli morta venerdì scorso alla clinica San Giuseppe Hospital di Arezzo, prima di un intervento chirurgico agli occhi, non é stata ancora fissata. Manca della documentazione, fa sapere la procura, che con il pm Laura Taddei indaga con ipotesi di reato l’omicidio colposo. Sarà il professor Mario Gabbrielli ad eseguire l’esame autoptico che si preannuncia incentrato sull’aspetto apparso fin da subito centrale nel drammatico caso: l’anestesia. Uno specialista di questo campo medico affiancherà il medico legale senese, forse domani il conferimento. E i quesiti, è presumibile, dovranno fornire risposte decisive in queste direzioni: Roberta Mazzuoli soffriva di allergie? Erano note oppure no? Il dosaggio è stato corretto? Quando si è manifestata la violenta crisi respiratoria, è stato fatto tutto il possibile? La struttura era in grado di fronteggiare una situazione del genere? Mentre la casa di cura mantiene il silenzio e la famiglia pure, gli inquirenti sviluppano il loro lavoro. La ricostruzione di tutto l’iter sanitario, la storia clinica di Roberta il cui sorriso dietro al banco gastronomia del supermercato di Piancastagnaio si è spento per sempre. E si deve capire se qualcuno ha sbagliato oppure no, se è stata un tragica fatalità. Gli avvisi di garanzia sarebbero ormai quasi pronti, con i carabinieri di Arezzo e di Abbadia che hanno raccolto elementi, dalla cartella clinica nella struttura di via Fleming fino alle dichiarazioni dei familiari, dal percorso di pre ospedalizzazione con gli esami che si fanno prima di ogni intervento (elettrocardiogramma e quant’altro) alle fasi cruciali in sala operatoria.
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