Il consiglio comunale di Città di Castello approva le modifiche al regolamento di videosorveglianza
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Secondi e Braccalenti: “sistema a tutela della sicurezza dei cittadini”
“Nel centro storico di Città di Castello abbiamo 61 telecamere del sistema di videosorveglianza che sono perfettamente funzionanti e che servono a tutelare la sicurezza dei cittadini. In più occasioni le immagini sono state impiegate a supporto delle indagini delle forze dell’ordine, a dimostrazione della loro utilità. Si tratta di un sistema sul quale l’amministrazione comunale di Città di Castello ha investito nell’interesse dei cittadini, senza ricevere però alcun sostegno economico, sebbene richiesto, né dalla passata giunta regionale, né dal Governo nazionale in carica”. E’ quanto hanno affermato in consiglio comunale il sindaco Luca Secondi e l’assessore all’Innovazione Tecnologica e alla Polizia Locale Rodolfo Braccalenti, rispondendo al capogruppo della Lega Valerio Mancini, che chiedeva di sapere quante fossero e se funzionassero le telecamere della videosorveglianza in città. Il botta e risposta è avvenuto nell’ultima seduta del consiglio comunale, che ha approvato all’unanimità dei presenti le modifiche al regolamento per la disciplina del sistema di videosorveglianza del Comune di Città di Castello. Modifiche che, come ha spiegato in aula l’assessore Braccalenti, hanno perfezionato il regolamento già approvato dall’assise nel settembre del 2024, senza mutare la sostanza, ma solamente la forma, chiarendo che con l’entrata in vigore della nuova disciplina viene abrogato il regolamento per l'utilizzo di impianti di videosorveglianza del 2016 e resta in vigore il regolamento sull'installazione e l'utilizzo delle fototrappole del 2020. “Vorrei sentire dal sindaco che la finalità del regolamento e del sistema di videosorveglianza, che è una battaglia della Lega di 14 anni fa, è la tutela della sicurezza pubblica, perché è un tema che avete timore di affrontare”, aveva sostenuto Mancini, ricordando come l’ordine del giorno che aveva proposto recentemente in consiglio comunale sul tema fosse stato respinto. “Sfortuna ha voluto che dopo una settimana dal voto in aula, siamo passati dai poliziotti ai carabinieri assaliti e che la gente si sia vista entrare i ladri in casa, per cui vorrei da parte di questa giunta una presa di posizione radicale su un tema che riguarda a tutti gli effetti la collettività e sul quale dobbiamo essere più incisivi”, aveva chiarito l’esponente della minoranza. “Io so che le telecamere non funzionano o ne funzionano poche, ma è importante che questo sistema non venga usato per disturbare le persone oneste, ma per individuare i delinquenti che indistintamente girano senza assicurazione, senza patente”. Nel far presente che le telecamere di videosorveglianza rispondono alla tutela della sicurezza pubblica, mentre i varchi elettronici, che nel centro storico sono sette e registrano i dati sui veicoli, appartengano a un’altra progettualità, quella della ZTL, come pure le telecamere del Targa System per il monitoraggio dei flussi di traffico e della regolarità amministrativa dei veicoli, l’assessore Braccalenti ha garantito che le apparecchiature del sistema di videosorveglianza funzionano correttamente. “Non facciamo certo un Grande Fratello, ma operiamo concretamente per la sicurezza”, ha replicato il sindaco Secondi. “Il sistema di videosorveglianza nel centro storico risponde esclusivamente all’obiettivo della tutela della sicurezza pubblica”, ha chiarito il primo cittadino, auspicando che il governo nazionale garantisca una maggiore presenza delle forze dell’ordine nel territorio. “Il piano di assunzione della nostra Polizia Locale l'abbiamo fatto, l'armamento lo l'abbiamo dato, ma c’è una carenza negli organici delle forze dell'ordine alla quale va posto rimedio e ci aspettiamo che il ministro Piantedosi provveda”, ha sottolineato Secondi. Il regolamento riguardante il sistema di videosorveglianza del Comune di Città di Castello definisce le modalità di raccolta, elaborazione, conservazione e accesso dei dati personali mediante sistemi di ripresa gestiti, nell’ambito del proprio territorio, dal Comune di Città di Castello e ha lo scopo di stabilire norme tecniche e organizzative di dettaglio, ma anche di concorrere a definire la base giuridica, le finalità e i mezzi del trattamento delle informazioni raccolte. La disciplina garantisce in particolare che il trattamento dei dati personali, effettuato mediante l’attivazione di sistemi di videosorveglianza gestiti e impiegati dal Comune nel proprio territorio, si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale.
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