La Bce taglia i tassi di interesse al 2,75%
Lagarde: l'economia resterà debole nel breve termine
La Bce ha tagliato i tassi per la quinta volta nell'attuale fase di allentamento monetario, con una nuova sforbiciata da 25 punti base come nelle quattro decisioni precedenti. Il tasso di riferimento, quello sui depositi, passa così dal 3% al 2,75%. Il tasso sui rifinanziamenti principali scende al 2,90% e quello sui prestiti marginali al 3,15%.
Stagnazione economica e prospettive di ripresa
L’economia dell’area euro è in una fase di stagnazione nel quarto trimestre, con prospettive deboli nel breve termine. Il settore manifatturiero è in contrazione, mentre i servizi continuano a espandersi. Tuttavia, la fiducia dei consumatori è in peggioramento e la spesa delle famiglie non registra aumenti significativi. Nonostante questo scenario incerto, la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha dichiarato che “le condizioni per la ripresa restano”, lasciando aperta la possibilità di una futura ripresa economica.
Politica monetaria e incertezza sui tassi di interesse
Lagarde ha sottolineato che è ancora troppo presto per determinare il punto di arresto della riduzione dei tassi di interesse. Ogni decisione in merito sarà basata sui dati economici, senza confermare né smentire l’ipotesi di alcuni esponenti del board di portare i tassi al livello neutrale. La presidente della BCE ha anche precisato che la decisione presa oggi è stata unanime, ma non vi è stata una valutazione definitiva sulla sua correttezza.
Il Bitcoin e le riserve delle banche centrali
Rispondendo a una domanda sulla possibile inclusione del Bitcoin nelle riserve delle banche centrali europee, Lagarde ha espresso forte scetticismo. Ha affermato di essere fiduciosa che nessuna banca centrale dell’UE adotterà il Bitcoin nelle proprie riserve, sottolineando che gli asset riservati devono essere liquidi, sicuri e privi di rischi legati al riciclaggio di denaro o ad attività illecite. La BCE, finora molto critica nei confronti delle criptovalute, non sembra aver cambiato posizione nonostante recenti dichiarazioni favorevoli di Donald Trump.
Inflazione e prospettive di crescita
Secondo la BCE, il processo disinflazionistico è avviato e l’inflazione sta evolvendo in linea con le previsioni, con l’obiettivo di tornare al 2% nel corso dell’anno. Tuttavia, l’inflazione interna rimane elevata a causa dell’adeguamento tardivo di salari e prezzi agli aumenti precedenti. La crescita delle retribuzioni si sta moderando, e i profitti stanno contribuendo a ridurre l’impatto sull’inflazione. Nonostante le condizioni finanziarie restrittive, Francoforte prevede che l’aumento dei redditi reali e l’allentamento degli effetti della politica monetaria restrittiva possano sostenere la crescita della domanda nel tempo.
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