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Al via in Casentino il recupero dell’attività di screening

Riservato alle donne che non hanno aderito negli ultimi 5 anni

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In relazione alle linee progettuali previste dal progetto Tuscany Health Ecosystem – Spoke 10 “Population Health” in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna, finalizzato al recupero delle persone che non hanno aderito agli screening, sono partite quasi 200 lettere a donne tra i 50 ed i 64 anni con screening HPV in scadenza tra gennaio e maggio (ovvero hanno effettuato il test 5 anni fa oppure non hanno risposto all'invito).

Il progetto è stato avviato dalla Zona distretto del Casentino con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con l’Unità operativa Screening, con la Radiologia, il Consultorio, con il Laboratorio e l’ospedale di Bibbiena.

Le donne che hanno ricevuto la lettera di adesione dovranno presentarsi alla Ginecologia dell’ospedale di Bibbiena, consegneranno la provetta per screening fecale, ed effettueranno l'HPV test. Al termine della visita, si recheranno in Radiologia per effettuare la mammografia. 

Le sedute si terranno il 21 e 28 gennaio per le donne che devono effettuare solo HPV (ed eventualmente consegnare la provetta per la ricerca del sangue occulto nelle feci). Le giornate del 4, dell’11, del 18 e del 25 febbraio saranno riservate a chi deve effettuare sia HPV che mammografia (ed eventualmente consegnare la provetta per la ricerca del sangue occulto nelle feci) in orario 8 -14,45. 

«La prevenzione è un’arma fondamentale contro lo sviluppo delle patologie e per diagnosi sempre più precoci - sottolinea la direttrice della Zona distretto del Casentino, Marzia Sandroni – ricordiamo che il test HPV, ad esempio, riduce la mortalità dal 60 al 90%. Grazie a questo progetto le donne potranno effettuare gli screening a cui non avevano aderito in una sola volta, nello stesso luogo, con minimo dispendio di tempo. Una sfida non solo per l’Azienda Sanitaria ma per tutto il Casentino, lo attesta il grande apprezzamento che i Sindaci hanno dimostrato nell’ultima Conferenza dei Sindaci su questo tema».

«La prevenzione è tra le nostre mission e come Asl Toscana sud est, in sinergia con la Regione Toscana, puntiamo molto alla massima adesione della cittadinanza alle campagne di screening – evidenzia la direttrice sanitaria Assunta De Luca – La raccomandazione è quella di aderire sempre agli inviti per sottoporsi ai programmi di screening e tutelare la propria salute. L’azione preventiva migliora la qualità di vita, individua precocemente le patologie e permette una rapida e tempestiva presa in carico». 

Nell’anno 2024 per lo screening cervicale ha aderito il 67,9% della popolazione femminile, per lo screening mammografico il 67,4% e per quello colon rettale il 43,3%, in linea con la media provinciale aretina.

Redazione
© Riproduzione riservata
20/01/2025 14:37:31


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