A Compito di Chiusi della Verna un segnale di rinascita digitale
Finalmente collegata a Internet grazie al “Patto di Connettività Solidale
Compito, una frazione del comune di Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo, è finalmente connessa alla Banda Ultra Larga di Internet. Ciò è stato reso possibile nei giorni scorsi grazie a Nibble, un provider Internet locale che sta trasformando il divario digitale di aree isolate della Valtiberina in un’opportunità di inclusione e sviluppo. Si tratta di una di quelle zone definite dai grandi player delle telecomunicazioni come "aree bianche” o a “fallimento di mercato": dove l’investimento infrastrutturale viene spesso scartato per via della scarsa densità abitativa. Luoghi dove Nibble, la microimpresa digitale della vicina Bagno di Romagna, ha scelto invece di investire: garantendo anche ai borghi più piccoli e remoti, dove la “fibra” e il 5G tardano ad arrivare, un futuro di connettività veloce. La frazione di Compito, fino a pochi giorni fa, viveva una situazione di inadeguatezza digitale significativa: impossibili attività ormai essenziali come le video chiamate, il download di documenti o l’accesso a servizi come la telemedicina. Ne è testimone Tina Detti, pensionata, dove a Compito ha passato tutti i suoi anni lasciando il suo cellulare nell’unico punto della propria abitazione dove potere contare su qualche “tacca” di copertura. Ma si è sempre trattato di un segnale appena sufficiente per telefonare, figuriamoci per navigare! Tina è stata la prima abbonata del nuovo servizio ed è probabile che anche le altre famiglie di Compito ne seguano ora l’esempio. L’attivazione di un nuovo ripetitore, cofinanziato dall’amministrazione comunale di Chiusi della Verna nell’ambito del Patto di Connettività Solidale”, ha segnato una svolta per questo piccolo borgo, aprendo prospettive nuove sia per i residenti, sia per eventuali nuovi abitanti, turisti o attività.
Modello replicabile in tutta la Valtiberina
La situazione di Compito non è un caso isolato. Grazie alla collaborazione tra Nibble e le amministrazioni comunali, il Patto di Connettività Solidale potrebbe ora estendere l’accesso a Internet in molte altre frazioni “bianche” della Valtiberina come, solo per citarne alcune, Gregnano (Comune di Caprese Michelangelo), Corposano (San Giustino), Mignano e Bulciano (Pieve Santo Stefano): località remote dove connettersi al “villaggio globale” è ancora un miraggio. Portare internet in questi borghi non è solo una questione tecnica, ma anche sociale: significa fermare lo spopolamento, permettere ai giovani di restare o tornare e offrire agli anziani un accesso più semplice a servizi essenziali.
Invito alle amministrazioni locali
Il caso di Compito dimostra che la collaborazione tra aziende e istituzioni può fare la differenza. Il team Nibble rinnova quindi il proprio appello alle amministrazioni locali della Valtiberina affinché aderiscano al Patto di Connettività Solidale e permettano ad altre frazioni di superare il divario digitale, offrendo al contempo ai loro cittadini una nuova possibilità di scelta in un mercato più aperto e competitivo.
Cos’è il Patto di Connettività Solidale.
Il Patto di Connettività Solidale promosso da Nibble, formalizzato nell’agosto 2023, è rivolto alle amministrazioni comunali dei Comuni dell’Alta Valle del Savio e della Valtiberina. L’iniziativa punta a ridurre il gap digitale, offrendo connettività affidabile e di alta qualità per sostenere lo sviluppo economico, educativo e sociale delle comunità locali delle due valli. Un punto importante del patto è l’impegno di Nibble a intervenire prontamente in situazioni di emergenza climatica o durante gravi e prolungati black out digitali, garantendo il ripristino delle connessioni e prevenendo l’isolamento tecnologico delle aree più vulnerabili. A poco più di un anno alcuni enti locali hanno aderito al patto, trasformandolo in benefici concreti per le frazioni. Tra i Comuni che hanno risposto con azioni concrete, quello di Chiusi della Verna è il primo in Toscana.
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