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Don Patriciello dopo le parole di De Luca: "A repentaglio la mia vita, sei fuori luogo"

Il governatore della Campania ha definito il sacerdote 'Pippo Baudo dell'area nord di Napoli'

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"Mi dispiace per Pippo Baudo e non ci posso fare niente per la frangetta. Sono stato preso alla sprovvista dalle parole di De Luca. Il problema politico tra destra e sinistra mi riguarda poco, io sono il parroco di questo quartiere e mi sono rivolto a Meloni oggi, come in passato a Conte o a Renzi. Il governo sta mantenendo gli impegni presi ed è mio dovere non solo dirlo ma anche ringraziare". Commenta così don Maurizio Patriciello, intervenendo a Rainews24 tramite i microfoni della Tgr Campania, dopo le parole del governatore della Campania, che ieri lo aveva definito "il Pippo Baudo dell'area nord di Napoli, con relativa frangetta". Il sacerdote aggiunge: "Io sono pronto ad abbracciare De Luca, sono un prete, ma tirare in ballo me in questo momento, sono sotto scorta perché i camorristi mi hanno messo una bomba, significa mettere a repentaglio la mia vita perché dice ai camorristi 'avete fatto bene' e questo mi preoccupa, sono parole del tutto fuori luogo".

Meloni: De Luca deride don Patriciello, segnale spaventoso

"'Pippo Baudo dell'area nord di Napoli'. Così, deridendolo, il presidente della Regione Campania definisce Don Maurizio Patriciello, un prete, un uomo che cerca di combattere la camorra e dare risposte alle famiglie perbene dove quelli come De Luca non sono riusciti a farlo, o non hanno voluto farlo". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni, commentando le dichiarazioni del governatore Vincenzo De Luca, che ieri ha ironizzato sui vip "scelti dalla Meloni per promuovere il premierato", tra cui il sacerdote.
"Padre Maurizio vive sotto scorta perché è diventato un obiettivo dei camorristi che non gradiscono la sua tenacia nell'allontanare i giovani dalla droga e dalla criminalità - aggiunge la presidente del Consiglio nel suo post su Facebook -.
Invece di aiutare Padre Maurizio, fargli sentire il sostegno delle istituzioni, De Luca lo deride, e così facendo dà un segnale spaventoso. Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato c'è, al suo fianco. Che non è solo. E che gli uomini e le donne che non hanno scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un cabaret, ma svolgono il loro compito con disciplina e onore, conoscono e riconoscono il valore dei suoi sacrifici.

De Luca: "Meloni pensi al Fondo di coesione e non alle fanfaluche"

"Apprendo con animo turbato e contrito che l'on. Meloni ha trovato 'spaventosa' una mia battuta relativa alla sua performance sul premierato, e al carattere propagandistico che l'ha caratterizzata. Sono grato e commosso per l'attenzione. Ma sono spaventato del suo spavento".
Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. "Mi aspetterei - dice - che il presidente del Consiglio, oltre che delle fanfaluche, si preoccupasse di sbloccare i nostri fondi di sviluppo e coesione bloccati da un anno, e consentisse così la realizzazione di opere e la creazione di lavoro. Consideriamo questa la risposta più efficace ai poteri criminali".

De Luca: 'Don Patriciello non ha monopolio lotta a camorra'

 "Quanto a don Patriciello va detto con il massimo rispetto, ma con assoluta e definitiva chiarezza, che apprezziamo le sue battaglie, ma che non ha il monopolio della lotta contro la camorra". Lo dice, in una nota, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. "Ci sono innumerevoli cittadini, lavoratori, uomini di Chiesa e giovani, che sono quotidianamente e silenziosamente impegnati in questa battaglia. E che qualcuno di noi questa battaglia la fa da cinquant'anni, e magari avendo rinunciato a ogni scorta.
Suggerirei a don Patriciello, amichevolmente, di avere un po' più di ironia, soprattutto quando ci si presenta non sul piano dei rapporti istituzionali relativi alla tutela del nostro territorio, ma sul piano improprio della politica politicante".  "Siamo impegnati oggi - precisa De Luca . in un lavoro importante e positivo, anche con il contributo fondamentale del mondo religioso, sui temi della famiglia e della relativa legge regionale a cui stiamo lavorando. E stiamo combattendo, da soli, per sbloccare le risorse decisive per aprire cantieri e creare lavoro". 

La risposta del sacerdote a De Luca

"Caro Presidente, caro fratello Vincenzo De Luca, la sua ironia nei confronti di un povero prete dell'area nord di Napoli, la stessa della quale lei ebbe a dire: 'A Caivano lo Stato non c'è. Stop' mi ha tanto addolorato. Se era questo che voleva, c'è riuscito". Così, su Fb don Maurizio Patriciello risponde al governatore della Campania Vincenzo De Luca che oggi lo ha criticato per la sua presenza nella lista delle personalità scelte dalla premier Giorgia Meloni per promuovere il cosiddetto "premierato".
"Non mi permetto - non ne sarei capace e non credo di averne il diritto - di risponderle per le rime. A che servirebbe? Le ferite vanno lenite non procurate. Penso, però, in piena coscienza, di non meritare le offese del tutto gratuite del presidente della mia regione", scrive ancora nel post il prete anticamorra di Caivano.
"Che dirle? - continua don Maurizio - Alle offese e alle minacce - larvate o meno - ci sono abituato da tempo. Non a caso, da due anni vivo sotto scorta. Un conto, però, è quando arrivano dai camorristi, ben altra cosa, invece, quando a pugnalarti a tradimento è una persona come lei. Fa niente. Offro al Signore anche questa mortificazione. Sono un prete, non dimentico mai che 'se il chicco di grano caduto in terra non muore, la spiga non nasce'. La saluto, Presidente. Penso che da domani bulli e camorristi inizieranno a prendermi in giro gridandomi alle spalle: " Sta passando Pippo Baudo". Dio benedica lei, la sua famiglia, la regione che amiamo", conclude padre Maurizio Patriciello. 

Notizia e Foto tratte da Tiscali
© Riproduzione riservata
12/05/2024 07:18:04


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