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Il consuntivo 2023 dei flussi turistici per le province di Arezzo e Siena

I dati pubblicati dalla Camera di Commercio Arezzo-Siena

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I dati dell’indagine ISTAT “Rilevazione statistica del movimento dei clienti negli esercizi ricettivi” pubblicati dalla Regione Toscana relativamente all’anno 2023 evidenziano il buono stato di salute del settore.

“I prima dati provvisori dei flussi turistici 2023 in Toscana e nelle nostre province – spiega Massimo Guasconi, Presidente della Camera di Commercio di Arezzo-Siena e di Unioncamere Toscana – evidenziano una situazione positiva per un comparto così strategico per il nostro sistema economico. Gli arrivi nelle province di Arezzo e Siena crescono rispetto al 2022 rispettivamente del 13,4% e del 9,6%, mentre il risultato medio regionale si attesta a +12,7%. In ogni caso il numero dei turisti in entrambe le province torna al di sopra dei livelli pre-pandemia. Le presenze hanno un andamento similare, ma leggermente meno dinamico: la crescita si ferma infatti a +9,2% in provincia di Arezzo e a +6,4% in quella di Siena. In entrambe i territori il numero dei pernottamenti torna abbondantemente al di sopra dei livelli pre-pandemia: in particolare nel territorio aretino si è registrato un incremento del 12,4% rispetto al 2019, mentre nella provincia di Siena ci si è assestati al +2,9%. Al contrario, a livello regionale c’è ancora un gap del -5,3% da recuperare.”

“Nel 2023 la provincia di Arezzo- prosegue Guasconi - con oltre 650mila turisti, ha rappresentato il 4,4% del totale degli arrivi regionali. Quella di Siena, con 2,115 milioni di turisti, arriva al 14,4% del totale toscano. Complessivamente, quindi, nelle due province ha soggiornato il 18,8% dei turisti arrivati in regione. Più contenute le quote in termini di presenze (conseguenza della durata media più lunga dei soggiorni balneari nelle province costiere): in questo caso le quote risultano pari al 3,9% per Arezzo e all’11,8% per Siena, che corrispondono rispettivamente a circa 1,8 milioni di pernottamenti nella provincia aretina e circa 5,4 milioni in quella senese. Siamo di fronte a numeri importanti che testimoniano l’attenzione e l’impegno che amministrazioni comunali, Regione e soprattutto i nostri imprenditori, le loro associazioni di categoria e lo stesso sistema camerale hanno profuso per favorire la crescita del sistema turistico. Ricordo che la Toscana – dati riferiti al 2022 - è la dodicesima regione in Europa per presenze e la seconda in Italia dopo il Veneto (che si posiziona al settimo posto nella classifica europea). Un risultato che può essere ulteriormente migliorato se saremo in grado di supportare le imprese turistiche nell’ affrontare i rischi e le opportunità derivanti dai processi di digitalizzazione, dall’adozione di pratiche sostenibili per ridurre l’impatto ambientale e sociale del turismo oltre ovviamente dalla sfida di una competizione globale che sta peraltro subendo le criticità derivanti dalle tante crisi internazionali”.

“Particolarmente interessanti- sottolinea Marco Randellini, Segretario Generale della Camera di Commercio di Arezzo-Siena- sono i dati riferiti alla provenienza dei turisti ospitati nelle nostre strutture turistiche.  Prosegue il recupero dei flussi dei turisti stranieri che, complice anche il rallentamento della componente nazionale, anche a seguito della completa riapertura delle mete turistiche estere, presentano tassi di crescita più elevati della media: in provincia di Arezzo la componente estera dei flussi registra un +25,6% per gli arrivi ed un +11,8% per le presenze, in quella di Siena gli arrivi crescono del 21% e le presenze del 12,4%.Meno dinamica la componente nazionale: in provincia di Arezzo gli arrivi crescono del 6,2% rispetto al 2022 e superano abbondantemente il livello pre-pandemia (+14,8%), analogamente a quanto avviene per le presenze (+6,4% sul 2022, +19,9% sul 2019). Al contrario, in provincia di Siena il turismo nazionale presenta ancora alcune difficoltà: gli arrivi diminuiscono del 2,3% rispetto al 2022 e del 6% rispetto al 2019, così come le presenze (-2,6% sul 2021 e -6,5% sul 2019). Nella classifica delle presenze per regioni di provenienza dei turisti italiani sia per la provincia di Arezzo che per quella di Siena i primi tre mercati di riferimento sono rappresentati sempre da Lazio, Lombardia e Toscana. Per quanto riguarda la componente straniera, la situazione è similare ma con qualche piccola differenza: per Arezzo il primo mercato è la Germania seguita da Stati Uniti e Paesi Bassi. Per Siena gli Stati Uniti sono i primi partner seguiti da Germania e Francia. Per entrambe le province comunque la presenza degli Stati Uniti ai primi posti delle nazioni di provenienza è molto importante visto che sono proprio gli statunitensi i “Top spender” fra i turisti stranieri che visitano l’Italia, a dimostrazione quindi anche dell’elevata qualità della nostra offerta turistica.” 

Tipologia di struttura

In provincia di Arezzo, il 2023 conferma i progressi mesi in luce nei due anni precedenti: nel 2023 si contano in media 57 strutture ricettive in più con una crescita percentuale sul 2022 del 3,5%. La quasi totalità dei nuovi esercizi si colloca nell’extra-alberghiero (+56 unità, +3,8%), mentre la componente alberghiera presenta una struttura in più ed una crescita dello 0,8%. All’interno dell’alberghiero il progresso è guidato dalla crescita delle strutture di livello medio-alto (alberghi 4 e 5 stelle: +4,3%) mentre diminuisce la presenza di quelle di livello più economico (alberghi 1 e 2 stelle: -1,1%). Nell’extra-alberghiero crescono gli agriturismi (+2,2%) ma in particolare le altre strutture extra-alberghiere (+5,3%) che comprendono fra le altre tipologie quali gli affittacamere, i B&B, gli alloggi privati, case vacanza.   

In provincia di Siena, invece, la crisi ha lasciato segni più evidenti che sono emersi anche nel 2023: complessivamente gli esercizi ricettivi diminuiscono in media di 13 unità in valore assoluti e dello 0,5% in percentuale, quale risultante di una flessione dello 0,7% nell’alberghiero e dello 0,4% nell’extra-alberghiero. Nel dettaglio delle varie tipologie emergono però alcuni segnali positivi: crescono infatti dell’1,4% le strutture della fascia alta del settore alberghiero (4 e 5 stelle) insieme agli agriturismi (+0,3%).

 

Redazione
© Riproduzione riservata
21/03/2024 15:29:12


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