Bonsai di Ginepro
Sono piante o cespugli conifere sempreverdi
Il colore della vegetazione va dal verde-blu scuro al verde chiaro e la vegetazione può essere a scaglie o ad aghi. I ginepri a scaglie solitamente hanno vegetazione aghiforme quando sono giovani (detta anche vegetazione giovanile), la tipica vegetazione a scaglie fa la sua comparsa più tardi. Dopo potature o piegature drastiche, eccesso di annaffiatura o altri stress la vegetazione giovanile riappare. E possono passare alcuni anni prima che la vegetazione a scaglie ricresca e quindi permetta di rimuovere quella aghiforme.
I frutti a bacca sono rotonde od oval, in base alle specie misurano circa 2 cm fino a 3mm e maturano in uno o due anni. I semi sono rotondi o orlati, vengono spesso mangiati dagli uccelli che li disperdono con le loro deiezioni.
I ginepri sono molto indicati per creare legna secca (jin e shari), questo per il fatto che le vene vive sotto ai rami rotti o morenti per altre ragioni si asciugano e muoiono. Questo dà origine alla legna secca che viene spellata, levigata e sbiancata dai fattori climatici e, nel caso dei ginepri, diventa molto resistente. IL trittico di vegetazione verde, corteccia rosso-bruna o giallo-bruna e legna secca bianco argento è molto attraente.
Riconosci il tuo ginepro Bonsai
Ci sono due due gruppi di ginepro, uno con vegetazione a scaglie, l'altro ad aghi.
Nel bonsai le due specie di ginepri del gruppo a scaglie sono il ginepro cinese e lo shimpaku giapponese (che è una varietà del ginepro cinese trovato in origine sulle montagne giapponesi). Entrambi hanno vegetazione a scaglie con un colore tra il giallo-verde e il verde-blu, verde-grigio. Lo Shimpaku Itoigawa è molto conosciuto per la sua delicata vegetazione verde smeraldo: altre specie comprendono il sabina, il california,il ginepro delle montagne rocciose e il sierra.
Ci sono anche ginepri popolari tra quelli ad aghi. Il ginepro spinoso giapponese ha aghi acuminati, verde scuro e pungenti con una sottile striscia bianca sulla loro lunghezza; il ginepro comune nativo di Europa, Nord America, Asia e Nordafrica ha aghi acuminati ma più piccoli e più delicati rispetto alla varietà giapponese.
Linee guida specifiche per la cura del bonsai di ginepro
Posizione: sistemate la pianta all'esterno, tutto l'anno, in un punto chiaro con molta luce. Il ginepro non vive all'interno. Durante l'inverno proteggetelo quando le temperature calano sotto i -10°C (14F). Alcune specie cambiano il colore della vegetazione durante i periodi freddi e diventano marrone-porpora per un loro meccanismo di difesa dalle gelate. In primavera tornano verdi.
Annaffiatura: attenzione a non esagerare, le radici dei ginepri non amano l'umidità del terreno. Prima di annaffiare, il terreno deve seccarsi leggermente. Si può nebulizzare regolarmente la pianta, in particolare dopo il rinvaso, perché beneficia dell'umidità dell'aria.
Concimazione: usate concime organico pellettato normale ogni mese durante la stagione vegetativa o un fertilizzante liquido ogni settimana. Se si desiderano forti cacciate preferire livelli di azoto più alti in primavera.
Potatura: per sviluppare i palchi di vegetazione, si devono potare le cacciate fuori forma pinzandole o tagliandole alla base con forbici affilate durante la stagione di crescita. Non potate il ginepro come una siepe in quanto indebolireste la pianta e i tagli faranno diventare marrone gli aghi. Quando i palchi di vegetazione diventano troppo folti, vanno alleggeriti con fobici affilate alla base. Il ginepro bonsai è una pianta generalmente forte che resiste piuttosto bene alla potatura aggressiva, solo che non ricaccia dal legno, quindi bisogna assicurarsi di lasciare della vegetazione su ogni ramo che si vuole conservare.
Legatura: i ginepri coltivati per il bonsai vengono legati in modo pesante fin da molto giovani. Forme drammaticamente curvate sono molto popolari e corrispondono alle forme naturali di crescita sulle montagne giapponesi tempo fa. I ginepri possono essere piegati drasticamente, se necessario avvolgendoli con raphya o nastro per proteggerli, tuttavia bisogna fare attenzione alle parti con la legna secca; queste si rompono facilmente. Se sono grossi e maturi, possiamo rimuovere la legna secca per riuscire a piegare la parte viva più flessibile. I palchi vanno legati e impostati dopo lo sfoltimento, se necessario per far passare luce ed aria, altrimenti finiremmo per perdere le zone interne.
Rinvaso: rinvasate il bonsai di ginepro ogni due anni, gli esemplari più maturi ad intervalli più unghi usando una miscela di terriccio base (o comunque più drenante). Non potate troppo aggressivamente le radici.
Riproduzione: da seme o talea.
Acquisto di un bonsai di ginepro: la maggior parte dei vivai offre molte specie di ginepri di taglie diverse e ben curati. Spesso trovate buoni materiali grezzi anche qui. In giardini, vasi di cemento, nei cimiteri sulle vecchie tombe che vengono rimosse spesso trovate ginepri abbastanza maturi e se siete abbastanza fortunati i proprietari vi permetteranno di raccoglierne uno per pochi soldi o in cambio di una nuova pianta. I commercianti specializzati vi offrono di tutto: piante giovani, pre-bonsai, ginepri pre-impostati fino a bonsai di grande valore in vari stili e forme.
Parassiti e malattie: se i ginepri vengono ben curati e sistemati in posizione ideale, sono molto resistenti ai parassiti. Qualche volta soffrono di ragnetto rosso, cocciniglia, afidi, larve mangia aghi e lepidotteri. I consueti insetticidi/miticidi spray saranno efficaci, ma dovete prima di tutto comprendere la ragione della predisposizione della pianta all'infestazione.
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